La poesia nascosta: il metodo Caviardage

La poesia nascosta: il metodo Caviardage


Come suggerisce il nome, derivante dal francese antico, il metodo del caviardage consiste nell’eliminazione di alcune parti di un testo già scritto per formare una poesia, nascosta tra le pagine di un libro e riportata alla luce dalla creatività di chi lo pratica.

L’ufficiale invenzione del metodo risale ai primi anni sessanta, quando un eccentrico artista inglese,Tom Phillips, decise di acquistare dei libri usati; ispirandosi al dadaismo, che sostiene che le creazioni degli artisti debbano nascere per caso, pagina dopo pagina creò la sua opera nascosta, che comprende 367 pagine di poesie illustrate con questa tecnica, poi pubblicate nel 1973 e ad oggi custodite in un museo. Nonostante la tecnica fosse stata inventata ufficialmente da Phillips nel Novecento come esercizio di scrittura poetica creativa, il caviardage era già in uso da molto tempo come metodo di censura o di protezione di dati segreti all’interno di documenti privati.

La tecnica, a differenza di quanto suggerisce il nome, non ha come azione primaria la cancellazione di parti del testo, bensì l’individuazione delle parole della poesia nascosta all’interno della pagina; esse devono corrispondere alle emozioni dello scrittore e a ciò che vuole trasmettere. Le parole vanno poi ordinate secondo un senso logico e infine il resto della pagina verrà oscurato; altrimenti, tramite l’utilizzo di colori e disegni la pagina potrà diventare un vero e proprio quadro che racconta una storia. Nonostante possa sembrare un processo inutile al fine di creare una poesia, alla base del sistema ci sono l’inventiva e l’emotività di un artista.

 Il fatto di non dover comporre un testo da zero consente a tutti di poter svolgere questo esercizio, che con la sua semplicità permette di creare piccole opere d’arte. Oltre che all’impiego del metodo come tecnica creativa, il caviardage è un ottimo modo anche per rilassarsi ed esprimere le proprie emozioni. Per i più piccoli può essere un metodo di apprendimento divertente e coinvolgente, per esprimere i loro sentimenti e lavorare al tempo stesso sulla fantasia e sulle abilità artistiche. Infine, rappresenta un ottimo passatempo contro la noia e un modo di riutilizzare vecchi libri già letti. Infatti, è possibile evitare di sbarazzarsene, e cercare di dare loro una nuova vita: il caviardage insegna che tra le intricate parole delle pagine dei libri si nasconde sempre una nuova storia che attende di essere rivelata.



Giorgia Morelli