Gitanjali Rao: Scienziata a 15 anni

GITANJALI RAO, SCIENZIATA A 15 ANNI

Sulla copertina del 14 dicembre 2020 della celebre rivista “Time” appare Gitanjali Rao con il nuovo riconoscimento di “Kid of the year”. La ragazza, di origine indiana, nata in Colorado e residente a Denver, è stata intervistata da Angelina Jolie, attrice e attivista statunitense.

“Non somiglio al tipico scienziato. Tutti gli scienziati che ho visto in TV sono più grandi di età e di solito bianchi. Era strano per me, era quasi come se la gente avesse assegnato dei ruoli in base al genere, all’età e al colore della pelle. Il mio obbiettivo non è solo inventare qualcosa per risolvere i problemi del mondo ma anche ispirare altre persone a fare lo stesso. Perché, per quanto riguarda la mia esperienza personale, non è facile quando non vedi nessuno simile a te. Quindi voglio davvero diffondere questo messaggio: se lo posso fare io, puoi farlo anche tu!”. Ha affermato la ragazza, aggiungendo che il suo sogno è quello di creare una comunità globale di giovani inventori.

A proposito di ciò, una delle innovazioni più importanti di Gitajali è nata in risposta alla crisi dell'acqua di Flint, dove l'inquinamento da piombo ha portato ad un'emergenza ambientale. La ragazza ha creato Thetys - dal nome della dea greca Teti - un apparecchio portatile che in dieci secondi rivela se l'acqua è pura o se ci sono tracce di piombo. Il dispositivo funziona tramite nanotubi di carbonio e comunica attraverso bluetooth con un qualsiasi smartphone.

Gitajali, durante l’intervista ha parlato anche di una sua altra recente innovazione “si chiama Kindly - un’app, estensione di Chrome – in grado di individuare tempestivamente fenomeni di cyberbullismo basandosi su una tecnologia di intelligenza artificiale. “Ho cominciato a codificare alcune parole che possono essere identificate come potenziale bullismo - spiega la giovane scienziata -, la mia creazione analizza queste parole e ne identifica altre simili. L'obiettivo non è punire qualcuno. Proprio perché sono una ragazza, capisco in primo luogo che i teenager tendano ad infuriarsi a volte, piuttosto è un’occasione per riflettere su quello che si è detto precedentemente cosicché si sappia come comportarsi la volta successiva”.

Ora la giovane scienziata - che desidera studiare genetica ed epidemiologia al Massachusetts Institute of Technology di Boston -, sta lavorando ad un apparecchio, basato sulle ultime scoperte dell’ingegneria genetica, che aiuta a diagnosticare precocemente la dipendenza da oppioidi.

La storia di Gitanjali è sicuramente d’ispirazione per le nuove generazioni che possono fruire più facilmente a materiale scientifico e sono maggiormente interconnessi. Infatti il clima multiculturale sta portando al superamento, almeno parziale, delle differenze di genere ed etniche, contribuendo ad una ricchezza e originalità fondamentali per il progresso.


Francesca Ragosta