Argentina
aggiornato a marzo 2025
aggiornato a marzo 2025
Deve contenere gli elementi sottoindicati:
numero della fattura;
luogo e data di emisione;
nome ed indirizzo dell’esportatore;
nome ed indirizzo dell’importatore;
descrizione della merce e voce doganale;
quantita di merce, numero di colli e peso lordo;
valore della merce (CIF, FOB, CFR ecc.);
paese d’origine;
porto di imbarco;
mezzo di trasporto;
porto di destinazione;
ammontare delle spese di trasporto;
ammontare delle spese di assicurazione;
la seguente dichiarazione redatta dall’esportatore:
“Declaro bajo juramento que todos los datos que contiene esta factura son el fiel reflejo de la verdad y que los precios indicados son los realmente pagados (o a pagarse).
Declaro de igual forma que no existen convenios que permitan alteraciones de estos precios”.
La fattura deve essere prodotta in 4 copie, in lingua spagnola ed e’ esente da visti. È tuttavia ammesso l’uso delle lingue: italiana, francese, inglese e tedesca, salvo facoltà della dogana argentina di esigere la traduzione in lingua spagnola.
È inoltre richiesta la ”nota de empaque”, cioè la descrizione analitica dell’imballaggio.
NON è richiesta la fattura consolare
Si tratta della dichiarazione realizzata nella fattura export come nel punto precedente.
Trasporto via mare: polizza di carico (Bill of Lading);
Trasporto via aerea: lettera di vettura aerea (Air WayBill).
Si, è richiesta insieme alla fattura export.
Per prodotti provenienti dal Mercosur o da altri Paesi con preferenze tariffarie
Per l'importazione di birra dall'Italia con certificazione rilasciata da quel Paese, non è necessario presentare un certificato di analisi del prodotto, ma le aziende importatrici devono solo presentare una dichiarazione giurata come “Avviso di importazione”. I requisiti per questa procedura sono dettagliati nella sezione “DOCUMENTI D'IMPORTAZIONE”.
Considerazioni generali
All’etichetta originale del prodotto deve essere aggiunta un’etichetta complementare con caratteri di buone dimensioni, rilievo e visibilità, con le seguenti informazioni in spagnolo:
denominazione del prodotto;
elenco degli ingredienti;
origine del prodotto;
nome e indirizzo dell’importatore;
nome e indirizzo dell’esportatore;
contenuto netto in cl, ml o cc;
gradazione alcolica in % volume;
lotto di produzione;
data di scadenza, nel caso in cui la bevanda alcolica contenga 10% (v/v) o più di alcool;
Devono inoltre riportare le seguenti diciture: "Beber con moderación" y "Prohibida su venta a menores de 18 años”.
Le etichette delle bevande alcoliche commercializzate nel paese devono riportare, stampate in un punto ben visibile e in colori contrastanti -in modo da garantirne la correttezza-, un pittogramma costituito da un cerchio con una barra trasversale con una donna incinta. La riduzione minima consentita di questo logo è di 6 mm. I prodotti che presentano un'etichetta incisa sulla confezione, dovranno aggiungere detto logo.
Considerazioni specifiche
È obbligatorio dichiarare il contenuto alcolico (ad eccezione della birra analcolica e del malto liquido) come percentuale in volume (% vol.) con una tolleranza di ±0,5 vol.
Nell'etichettatura possono essere utilizzate denominazioni di fantasia, purché accompagnino le denominazioni di vendita.
Le denominazioni di vendita per le diverse classificazioni delle birre devono avere lo stesso risalto e la stessa dimensione dei caratteri.
I contenitori delle bevande alcoliche commercializzate nel Paese devono riportare, in caratteri ben visibili e in un punto visibile, il titolo alcolometrico corrispondente al loro contenuto. Devono inoltre riportare le seguenti diciture: “Beber con moderación” y “Prohibida su venta a menores de 18 años”.
La Resoluzione SENASA N° 614/2015 (Servizio Nazionale di Sanità Agroalimentare) stabilisce che il materiale da imballaggio in legno e il legno di supporto e di sistemazione utilizzato nel commercio internazionale di merci in arrivo o in arrivo e in transito interno attraverso il Paese devono essere scortecciati, privi di insetti e/o di segni di attività biologica, trattati e certificati mediante il marchio, ove opportuno. Gli ispettori del SENASA, autorizzato dalla Direzione nazionale per la protezione dei vegetali, hanno la facolta di ispezionare e autorizzare l'ingresso di materiale da imballaggio in legno, qualsiasi sia la merce che contengono o acondicionen, cosi come i mezzi di trasporto, allo scopo di determinare lo stato fitosanitario e la conformità allo standard internazionale e può ordinare l'applicazione delle misure fitosanitarie che ritiene opportune, qualora il materiale da imballaggio in legno non soddisfi i requisiti dello standard.
Il marchio per certificare che il materiale da imballaggio in legno è stato sottoposto a un trattamento fitosanitario approvato deve includere solo:
Il simbolo della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante (IPPC).
Il codice ISO del Paese di due (2) lettere, indicato nell'esempio come XX.
Il codice del produttore/fornitore del trattamento, assegnato dall'Organizzazione Nazionale per la Protezione delle Piante (NPPO), indicato nell'esempio come 000.
Il codice del trattamento applicato (HT, MB, DH) è indicato nell'esempio come YY.
Il marchio deve essere di forma rettangolare o quadrata e deve essere contenuto in un bordo con una linea verticale che separa il simbolo IPPC, che deve trovarsi sul lato sinistro, dagli elementi del codice.
La marcatura deve essere leggibile, permanente e non trasferibile (tintura indelebile o stampa a caldo). La marcatura non deve essere disegnata a mano. Le dimensioni devono essere tali da consentire il riconoscimento dei caratteri senza ausili visivi.
Il materiale da imballaggio in legno deve essere realizzato con legno scortecciato. Possono rimanere resti di corteccia visivamente separati e chiaramente distinguibili che misurino: meno di tre (3) centimetri di larghezza (indipendentemente dalla lunghezza) o più di tre (3) centimetri di larghezza, a condizione che la superficie totale di ogni pezzo di corteccia sia inferiore a cinquanta (50) centimetri quadrati.
I pacchi di legno che entrano in Argentina devono essere dichiarati nel Sistema Integrato di Gestione dei Pacchi di Legno Importati (SIG Imballaggi) della SENASA.
Prima del momento in cui la merce imballata in imballaggi di legno arriva al punto geografico di ingresso nel Paese, l'utente esterno (Spedizioniere Doganale o Agente di Trasporto Doganale per conto dell'Importatore) deve gestire il modulo di un Affidavit con cui richiede l'autorizzazione all'ingresso degli imballaggi di legno (indipendentemente dal tipo di legno con cui sono costituiti) attraverso il SIG Imballaggi.
Il formato dell'Affidavit è riportato nell'Allegato I della Delibera SENASA n. 614/2015.
DICHIARAZIONE DOGANALE D'IMPORTAZIONE
Le aziende importatrici che immettono prodotti alimentari che sono stati certificati da uno dei Paesi considerati ad alta sorveglianza sanitaria (ad esempio l'Italia) devono compilare la dichiarazione giurata sotto forma di “Avviso di importazione”, nella quale saranno richieste le seguenti informazioni:
I) Dati dell'azienda importatrice: ragione sociale, Codice Unico di Identificazione Fiscale (C.U.I.T.), provincia, indirizzo, località, autorizzazione ai sensi della normativa vigente.
II) Dati del magazzino: nome del magazzino, indirizzo, città, provincia.
III) Dati del prodotto: nome, marchio/nome di fantasia, lotto, data di scadenza, numero di unità, presentazione per unità, paese di origine, nome o ragione sociale del produttore.
IV) Informazioni sulle etichette in conformità alla legislazione vigente, nella lingua nazionale, compreso il nome e l'indirizzo dell'importatore e il numero di lotto.
V) Destinazione: se è destinato alla commercializzazione, all'uso proprio dell'importatore (UPEI) o a un campione senza valore commerciale.
Devono inoltre allegare l'“autorizzazione all'immissione in commercio” o il “certificato di libera vendita del prodotto” o un documento analogo approvato dall'autorità sanitaria competente dei Paesi elencati nell'Allegato III del Decreto n. 35/2025.
Attualmente in Argentina sono in vigore rigidi controlli sui cambi, che solo permettono
alle aziende argentine effettuare pagamenti all'estero da conti locali solo nei casi
espressamente previsti dalla normativa. Queste restrizioni si applicano sia al pagamento
delle importazioni sia al pagamento di servizi o finanziamenti concessi da non residenti.
In relazione al pagamento delle importazioni, Gli importatori sono autorizzati a pagare l'intero importo delle merci a partire da trenta giorni di calendario dopo la registrazione dell'entrata in dogana, con eccezioni in base al tipo di merci che consentono l'accesso al mercato dei cambi per il pagamento il giorno successivo alla registrazione dell'entrata in dogana.
Nel caso dei vini, questi sono soggetti a “licenza automatica di importazione”. Nel caso degli spumanti, questi sono soggetti a “licenza non automatica di importazione”
Non è richiesto.
Dopo l’ingresso dei prodotti importati nello spazio doganale, l’importatore deve fare richiesta ai rispettivi Istituti di prelievo dei campioni per controllo d’importazione d’ogni partita. Al momento del prelievo dei campioni dovra’ essere presente un rappresentante autorizzato dall’importatore.
L’Istituto consegnera all’importatore il certificato degli analisi che abilita alla libera circolazione.
L’importazione è soggetta al pagamento dei seguenti dazi doganali:
2203 - Birra
dazio: 20% sul valore CIF;
diritto di statistica: 3% sul valore CIF;
IVA: 21% sul valore CIF piu gli altri dazi.
Tasse interne: 14%
Regime PSP/Corriere: questo regime regola una versione semplificata delle importazioni e delle esportazioni documentate dai fornitori di servizi postali (PSP) e dai corrieri per le spedizioni personali. Si tratta di un regime diverso da quello in cui le spedizioni sono gestite da corrieri ufficiali, quindi queste regole non si applicano a questi ultimi.
Il regime esenta le Spedizioni Personali dalle certificazioni INAL, quindi le birre possono essere introdotte sotto questo regime.
Limite di peso: 50 kg, per pacco o spedizione postale, indipendentemente dal peso totale della spedizione.
Limite di valore: FOB USD 3.000
Limite di spedizioni all'anno: 5 per destinatario, per anno solare; chi supera questo numero di spedizioni non beneficia delle eccezioni del regime delle piccole spedizioni.
Limite di unità per spedizione: 3 della stessa specie. Non si tratta di 3 unità uguali, ma della stessa specie o gruppo, ad esempio 3 unità di “cosmetici” o “abbigliamento”.
Queste spedizioni non possono essere di natura commerciale per il destinatario.
Tassazione: uguale a quella di una normale importazione definitiva, tranne per il fatto che la spedizione ha un valore inferiore a 400 USD FOB; al di sotto di tale soglia sono dovute solo l'IVA e le imposte interne e non sono dovuti i dazi all'importazione e le tasse statistiche. Le tasse vengono pagate dal Corriere al momento della dichiarazione in Dogana.
Valore CIF + diritto d’importazione + diritto statistica = Valore A
IVA: 21% o 10,5% sul Valore A = V1
IVA addizionale: 20% o 10% sul Valore A = V2
Anticipo imposta sui redditi: 6% sul Valore A = V3
Imposta sul ricavato lordo: 2,5% sul Valore A = V4
Imposta di Consumo (variabile s/prodotto) = V5
Valore Totale importazione = Valore A+V1+V2+V3+V4+V5
L’importatore di vini deve essere iscritto:
presso la dogana;
presso l'INAL.
Per essere importatore di alcolici, occorre ottenere un numero di registro presso il RNPA. L’iscrizione si realizza presso l’INAL.
La persona deve essere iscritta presso l'AFIP (Administración Federal de Ingresos Públicos).
ANMAT ( Amministrazione nazionale dei farmaci, degli alimenti e della tecnologia):
https://www.argentina.gob.ar/anmat
Consegne personali:
https://www.afip.gob.ar/envios-internacionales/courier/pequenios-envios.asp
ARCA (Agencia de Recaudación y Control Aduanero) https://www.arca.gob.ar/
Consultare la PAGINA INIZIALE.
Ulteriori dati statistici sul Paese e sul prodotto si trovano ai seguenti link:
ICE Buenos Aires
Per ulteriori informazioni è possibile, a titolo gratuito, chiedere supporto al nostro Ufficio estero competente per questo mercato attraverso la seguente procedura:
accedere a AGENZIA ICE - AREA CLIENTI (dove è possibile registrarsi per la prima volta usando la P.IVA aziendale oppure, se già registrati, autenticandosi con le proprie credenziali - in caso di password dimenticata usare l'opzione per il recupero password);
cliccare su GESTIONE RICHIESTE;
cliccare su RICHIESTE SERVIZI;
compilare il modulo di richiesta, seguendo le indicazioni (nella sezione sulla tipologia di richiesta selezionare "Informazioni doganali, fiscali, legali, valutarie" oppure "Informazioni generali di primo orientamento";
inviare la richiesta utilizzando il pulsante in basso nella pagina;
confermare l'invio della richiesta con il pulsante in basso nel riepilogo;
attendere di essere ricontattati dall'Ufficio estero.
Per eventuali necessità è possibile contattare: buenosaires@ice.it.