INTERVISTA AD ALESSANDRO STAMER

Articolo pubblicato dall'assessorato Pubblica Istruzione del Comune di Lecce il 15/12/2016

Complimenti ai giornalisti del giornale on line della redazione di E20T del 5° Circolo- “Livio Tempesta”, presenti all'incontro con l'autore Alessandro Stamer. Pubblichiamo l'articolo di Simone Bruno. Nelle foto: piccoli giornalisti a lavoro!

INCONTRO CON L'AUTORE (e non solo)

Lecce,15 novembre, Sala Conferenze del Must. Noi di E20T abbiamo incontrato Alessandro Stamer , l'autore di Panciollo, un gigante che ti fa morire ...dalla voglia di conoscere le sue avventure. Ma chi ha veramente creato Panciollo?

Alessandro Stamer, autore e illustratore del libro "Panciollo e il terrore degli Gnagnabhuu", ed. Musicaos, vive e lavora a Lecce. Fa il poliziotto, ma soprattutto si sente un papà a tempo pieno, che adora leggere storie ai suoi figli e, proprio grazie a questa sua passione, ha provato a scrivere un racconto da lui inventato.

Così è nato il libro “Panciollo e il terrore degli Gnagnabhuu”.

A scuola, con i miei colleghi del giornalino, ne ho letto alcuni capitoli. Subito catturato dalle vicende di Panciollo, mi sono informato su Internet per conoscere meglio sia il contenuto del libro che la personalità di questo papà scrittore che avrei conosciuto di lì a poco, grazie ad uno degli interessanti e stimolanti incontri con l'autore, organizzati dall'Assessorato alle Politiche Scolastiche .

Il pomeriggio dell'incontro, un vero scoop! Abbiamo avuto la fortuna di intervistare Gabriele, il figlio di Stamer, che ha solo 8 anni ma che ci ha raccontato un sacco di curiosità su suo padre e ha risposto alle nostre domande.

Da quanto racconta Gabriele, suo nonno leggeva tantissimi libri ad Alessandro Stamer , ma erano tutti libri molto vecchi e di letteratura.

Anche Alessandro Stamer leggeva molti libri ai suoi due figli ma, ad un certo punto, si è reso conto di averli finiti tutti e allora ha iniziato ad inventarsi storie che ai suoi figli piacevano molto. E siccome da storia nasce storia...ecco che ha dato vita alla storia di “Panciollo”, diventata poi un libro.

Nel racconto l'autore rivela l’amore per la sua città (Lecce) e l’immagine di “Panciollo” è nata dalle paure dei suoi figli che sfruttava per catturare la loro attenzione e creava interesse per le storie che raccontava loro (Questo non secondario dettaglio fa pensare che i veri autori del simpatico gigante siano i suoi figli, ma non lo diciamo a nessuno...)

Gabriele è molto contento di avere un padre come Alessandro Stamer che con la sua fantasia riesce a dare vita a storie fantastiche e coinvolgenti ma è anche un po’ dispiaciuto perché, a causa del suo lavoro, passa poco tempo con i suoi figli.

Non c'è da dargli torto, anche perché, da quello che l'autore ha risposto alle nostre pressanti domande, si è capito benissimo che è un papà poliziotto simpaticissimo, armato...di fantasia!


Simone Bruno, della redazione di E20T.