E-LEARNING... MA CON IL CUORE

Eccola la nostra scuola! Non sembra lei. Cancello chiuso, portone chiuso, un solo collaboratore, non si fa sportello al pubblico … Intorno il deserto, dentro il silenzio. No, non può essere questa la nostra scuola. Il silenzio non appartiene alle scuole. Anche nelle classi più disciplinate c’è sempre un bisbiglio di fondo che noi insegnanti quasi non sentiamo più, tanto ci siamo abituati.

Ancor prima dell’ufficiale sospensione, il nostro Preside si era attivato, dandoci indicazioni ben precise: “Da domani tutte le classi sperimenteranno l’e-learning tramite la piattaforma di Gsuite per almeno un paio d’ore al giorno”. In pochissimo tempo ci attrezziamo, estendiamo CLASSROOM a tutte le classi, inseriamo gli alunni e siamo pronti! Così, dopo alcuni giorni, le attività didattiche sono sospese e ci chiedono di organizzarle a distanza. E noi non siamo del tutto impreparati: da tre anni tutti i docenti del “Tempesta” utilizzano la suite di Google per condividere documenti ed elaborarli in simultanea a distanza; alcune classi già utilizzavano CLASSROOM per delle attività. Iniziamo a selezionare materiale, a cimentarci nell’utilizzo di apps e strumenti per rendere le nostre lezioni più accattivanti. Autoformazione in tempi record! Diamo indicazioni ai genitori. Anche loro si organizzano e sono bravissimi da casa a far “entrare” i propri figli in CLASSROOM. In pochi giorni risultano attivi più di 860 utenti. E così si interagisce. Noi docenti condividiamo lezioni, i nostri alunni le guardano, le leggono, le copiano … Poi assegniamo i compiti, loro li svolgono e ce li mandano per correggerli. Noi li correggiamo. Tutti! Uno ad 30uno! E alla fine glieli restituiamo con annotazioni, voti e commenti. Tutti i bambini rispondono bene a questo tipo di didattica, sono entusiasti e partecipano benissimo. Inizialmente inviano timide risposte ai nostri commenti: “Grazie, maestra!”, “Ok, maestro”, “D’accordo! Correggo subito”. Poi, dopo un po’, esplodono le loro emozioni e i loro pensieri, le loro richieste di contatto: “Ci mancate”, “Ti mando tanti baci”, “Non vedo l’ora di riabbracciarvi”, “Ma quando si torna a scuola?” e noi, dall’altra parte, a dare conferme.

Ci siamo! Tranquilli! Non vi lasceremo soli! Dopo una settimana di affanno e di iniziale diffidenza, ci fermiamo un po’ e ci rendiamo conto che quello che tutti noi stiamo facendo è davvero grande: stiamo cercando di annullare quella distanza che sembrerebbe voler imporre l’e-learning. Eh, già! Perché poi in realtà questo tipo di didattica non pone distanze abissali tra docenti e alunni. Attraverso il monitor instauriamo con ogni nostro alunno un’alleanza speciale che genera emozioni positive. In altre parole, diciamo loro che per la scuola sono importanti, che si è ancora insieme e che la scuola è pronta ad aiutarli. E’ questo che, speriamo, rimarrà impresso nei loro cuori alla fine di questa triste storia. Noi adulti, invece, rifletteremo sull’importanza di una vera alleanza scuola-famiglia, basata sul rispetto reciproco, sul dialogo e sulla leale collaborazione perché stiamo dimostrando ai nostri bambini che intorno a loro ci sono adulti che si aiutano a vicenda e sui quali possono contare, soprattutto in situazioni difficili come questa.