DA MACAONE A FARFALLA

Il macaone, protagonista di numerose poesie e racconti, è il simbolo di grazia, leggerezza e fragilità. La farfalla è l'animale più adorato per la sua capacità di evocare stati d'animo e sentimenti diversi. Per i biologi è un lepidottero, provvisto allo stato adulto di ali dalle tante colorazioni che vive lo stato larvale sotto forma di bruco.

Il suo ciclo inizia dall'uovo che viene deposto dalla farfalla su una pianta ospite che servirà da nutrimento al bruco: in questo caso il macaone preferisce le ombrellifere, una pianta che cresce un po’ ovunque nell’Emisfero Boreale, che hanno infiorescenze a ombrella e sono per lo più erbacee.

Il piccolo bruco di macaone, uscito dall'uovo dopo 8/10 giorni, attraverso quattro mute, aumenta di dimensione e cambia colore fino a giungere al termine della sua esistenza di larva. Tutto ciò avviene in un periodo di circa quattro settimane. Al termine della sua vita larvale, il bruco è lungo circa cinque centimetri.

Dopo aver raggiunto lo sviluppo massimo, abbandona la pianta che lo ha nutrito e dalla quale non si sarebbe mai separato e vaga come impazzito alla ricerca di un posto sicuro dove potersi trasformare in crisalide.

Il bruco del macaone si prepara ad un periodo di trasformazioni: tesse una cintura di seta, composta da migliaia di fili sottilissimi che lo tiene saldamente ancorato al supporto in posizione obliqua e, altrettanti fili, all'altro capo gli garantiscono un ancoraggio sicuro. Con movimenti ritmici, si libera della pelle e dà inizio alla trasformazione. Dopo alcune ore la metamorfosi è completa e il nostro bruco è una crisalide.

Dopo qualche settimana, la crisalide inizia a schiarirsi mostrando i colori del macaone al suo interno che, dopo poche ore, sfarfalla. Sono necessari circa 50 minuti affinché la farfalla pompi l’emolinfa, il suo sangue, nelle ali e che queste si induriscano .

Finalmente la farfalla è pronta a spiccare il suo primo volo.

A febbraio, nelle classi 4e sez. A e B , sono arrivate delle scatole che contenevano dei bruchi.

Da ciascun bruco, con il tempo, sarebbero nate delle farfalle.

E così è stato: dopo un po’, uno dei bruchi si è trasformato in farfalla dal colore chiaro. 

Per noi alunni, osservare direttamente la metamorfosi e vedere spiccare il volo alla farfalla, è stato meravigliosamente emozionate.


Giornalisti: Falco Vittoria e Fiorentino Marco