Di Campello Conte Enrico

Il Conte Enrico di Campello, sacerdote cattolico-romano, contribuisce a creare ed a guidare il ramo italiano della Chiesa Veterocattolica, che si forma in opposizione ai decreti del Concilio Vaticano I sull'infallibilità del Papa.

Il 13.9.1881 rinuncia ad ogni suo diritto canonico e nel 1882 fonda Il Labaro, rivista mensile, organo della “Riforma cattolica in Italia”, per “combattere non solo le superstizioni del Vaticano, ma anche l’ateismo e la miscredenza di qualunque forma”.

The Times del 9 marzo 1882, scrive: "Il primo numero di una nuova rivista dal tito0lo Il Labaro, avendo per motto 'In hoc signo vinces' ha annunciato la sua apparizione per il 14 di questo mese sotto la direzione del Conte Enrico di Campello, ex canonico di S. Pietro, che ha lasciato la comunione cattolico-romana alcuni mesi fa per aderire alla denominazione Episcopale wesleyana. Secono Il Monitore i dissidenti anglicani in Italia hanno offerto il capitale per finanziare la rivista, che intende promuovere la realizzazione delle idee di Cavour su 'Libera Chiesa in libero Stato'. Il conte enrico di Campello è stato - come ci ha recentemente informato, uno dei primi attori del movimento segreto durante gli ultimi anni del pontificato di Pio IX promuovere l'elezione del Pontefic da parte del popolo e del clero, ma di cui non si è più sentito nulla da diverso tempo".

Il 17 maggio 1895 The Times riporta l'annuncio di una riunione della Associazione per la Riforma della Chiesa italiana (Italian Church Reform Association) nella Exeter Hall. Secondo The Times del 20 maggio 1895, riporta che in quell'occasione l'arcidiacono di Londra, presidente dell'incontro alla Exeter Hall, annuncia che i vescovi vecchio-cattolici della Svizzera, avrebbero consacrato vescovo il conte Enrico di Campello dopo averli trovato una sede appropriata. La Chiesa anglicana appoggia questo movimento in quanto "tutti coloro che non sono volontariamente ciechi devono vedere quanto sia un'impresa disperata tentare di riformare la chiesa cattolica dal suo interno. I riformatori non hanno cercato di fondare una nuova chiesa o di trapiantare la chiesa inglese in Italia. Come i Riformatori essi si sono attenuti alle antiche linee cattoliche ed hanno cercato di edificare una propria vera, nazionale, primitiva, riformata e scritturale". Nella povertà del popolo italiano il relatore fa un'appello a che il popolo inglese, in questo momento critico, aiuti lo stabilimento deklla chiesa riformata su base permanente.

The Times del 20 marzo 1902, scrive: "Il Comitato dell'Associazione per la Riforma della Chiesa italiana (Italian Church Reform Association) ha passato una risoluzione registrando il senso degli eminenti servizi che il Conte Enrico di Campello ha reso alla causa della riforma della chiesa in Italia. La risoluzione dice: 'Proprio quando egli occupava in Vaticano una posizione eminente con la prospettiva di una brillante carriera, egli liberamente ha abbracciato la povertà e innumerevoli fastidi. Sempre di nuovo i suoi colleghi, aggravati dalle minacce o dalle seducenti promesse di Roma, hanno ceduto, ma egli ha risolutamente mantenuto le sue posizioni, con buona o cattiva fama. La sua età avanzata e ripetuti attacchi di paralisi, con la morte dei suoi principali sostenitori, lo hanno costretto a ritirarsi dall'attività, ma il Comitato implora Dio onnipotente che alla sera dei suoi giorni egli possa vedere un abbondante raccolto che sorge dai semi che gli sono stati dati da seminare".

Bibliografia

  • Cenni storici

  • “The Life of count E. Di Campello, abridged from the Italian of the rev. Ugo Janni, Bornemoth, senza data. La prima riunione della chiesa riformata è tenuta a Roma il 20.11.1882, definendosi: “Chiesa Cattolica Nazionale d’Italia, ossia l’unione di tutti i cattolici italiani che riconoscono come unico capo e Signore G. Cristo, sotto cui in unione con suoi vescovi, preti e diaconi è governata con intera dipendenza”, respingendo i dogmi cattolici. La prima chiesa italiana è aperta ad Arrone il 27 settembre 1891.

    • CHURCH REFORM MOVEMENT AT ROME. THE ITALIAN CATHOLIC CHURCH. CONTE ENRICO DI CAMPELLO ANDMONSIGNORE GIAMBATTISTA SAVARESE. SECOND EDITION, with latest Information. WINCHESTER: PRINTED BY JACOB AND JOHNSON, HANTS CHRONICLE OFFICE.