Achilli Giacinto

Frate domenicano, sacerdote e professore di teologia, Giacinto Achilli diventa gradualmente critico verso il Cattolicesimo romano ed abbraccia il Protestantesimo in Inghilterra diventando militante avversario del Papato. Ambigue vicende di abusi in campo sessuale che egli avrebbe perpetrato ne guastano però, la fama. Si mette particolarmente in rilievo in Inghilterra per aver intentato e vinto una causa in tribunale per calunnia contro il Cardinale John Henry Newman.

Prime fasi della sua vita

Giacinto Achilli nasce nel 1803 a Celleno presso Viterbo, che allora faceva parte dello Stato della Chiesa. Educato nel collegio dei Gesuiti fino il 1819, entra nell’ordine dei Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). Nel 1821 si reca a Lucca per proseguire i suoi studi teologici ed è ordinato sacerdote nel 1825 alla corte del Duca Carlo Luigi. E' chiamato a Roma nel 1824 per terminare i suoi studi. E' poi eletto dal Vescovo e dal Comune professore di filosofia al Liceo nel 1826. Occupa la cattedra di Teologia e di Sacre Scritture nel seminario di Viterbo fino alla fine del 1833. E' durante questo periodo che comincia a scoprire contraddizioni fra l'insegnamento delle Sacre Scritture e le dottrine del Cattolicesimo romano (contestando, ad esempio, la Transustanziazione) che metteranno in forte crisi il suo ministero, portandolo gradualmente ad abbracciare il Protestantesimo.

In quell'anno è eletto dal Generale dei Domenicani Reggente o Prefetto degli studi e professore primario nel Collegio di Minerva a Roma e contemporaneamente è invitato a diventare Professore di Sacre Scritture nell'Università di Macerata, mentre il Cardinale Galeffi gli offre una cattedra nell'Arciginnasio di Roma. E' per questa causa che lascia la cattedra a Viterbo, indeciso su quale delle due carriere seguire. E' allora che riceve l'incarico di Visitatore dei conventi domenicani negli Stati Pontifici e in Toscana. Vi rimane fino all'inizio del 1835 quando è invitato dal Cardinale Serra a predicare i sermoni quaresimali nella cattedrale di Capua. Accetta anche con l'intenzione di abbandonare l'ordine domenicano, del quale si dice disgustato.

Durante quella Quaresima domanda ed ottiene la secolarizzazione col favore del Papa Gregorio XVI e per un editto della Congregazione di Disciplina. Subisce, infatti, Subisce un’azione disciplinare da parte delle autorità ecclesiastiche per abusi di carattere sessuale, inclusa una violenza sessuale apparentemente perpetrata su una ragazza quindicenne di Napoli nel 1840. Respinge queste accuse e fa domanda di abbandonare lo stesso sacerdozio. Alla vigilia del completamento della secolarizzazione, riceve una lettera da tre Cardinali che lo esortano a differire la sua decisione e rimanere per qualche tempo ancora nell'Ordine. Persuaso a questo riguardo, rimane quattro anni ancora fra i Domenicani di Napoli, impegnato nella predicazione e nell'insegnamento.

E' nel 1841 che ritorna a Roma e che comincia ad avere guai con l'Inquisizione. Ulteriori atti di indisciplina costringe il Tribunale Ecclesiastico a sospendere permanentemente l’Achilli dalla cura d’anime, imponendogli una penitenza di tre anni nel remoto Monastero di San Nazzaro (BN), il risultato dei quali, stancatosi di servire nel ministero della Chiesa romana, si separa da quell'ufficio, spinto dall'Inquisizione a rinunciare per sempre ad ogni ministero ecclesiastico, viene lasciato in libertà e cessa di essere sacerdote cattolico.

Nell'ottobre del 1842 ripara a Corfù, allora Protettorato britannico, e vi chiede asilo politico asserendo di essere un Cavaliere fuggito dalla fortezza di Ancona. Le autorità dell’isola sembrano disposte a concedere, però, l’estradizione richiesta dal Console dello Stato della chiesa fintanto che scoprono come l’Achilli dichiari di essere un perseguitato per motivi di fede, essendosi convertito al Protestantesimo. Di fatto, questi era stato ingaggiato in una fervente propaganda anti-cattolica, sotto l’influenza di Isaac Lowndes il segretario presbiteriano scozzese della Società Biblica. Ottiene la naturalizzazione come suddito britannico. A Corfù si avvicina agli ambienti anglicani e con l’appoggio inglese fonda nel 1844 una chiesa evangelica italiana e insegna lingua e letteratura italiana. Qui incontra i fratelli Bandiera che preparavano la loro sfortunata spedizione.

Tutto questo sembra però che non impedisca l’Achilli di condurre ulteriori disavventure sessuali. Si allea poi con i nazionalisti italiani del Risorgimento che però, più tardi, lo denunciano per essersi disonestamente profittato di loro.

Malta e l’Inghilterra

Dopo essersi stabilito sull’isola di Malta nel 1846. Collabora con l’ex-prete Camilleri alla redazione della rivista: “L’Indicatore” e convince gli inglesi dell’isola a creare un istituto per ex-preti da preparare al ministero evangelico.

Nel 1847 si trasferisce a Londra per raccogliere fondi per l’Istituto, quindi torna a Malta per organizzare una Chiesa evangelica di lingua italiana con il De Sanctis aprendo una sala di culto. Nel 1848 “L’Indicatore” sospende, però, le pubblicazioni. De Sanctis e gli altri evangelici si distanziano da lui per la sua condotta considerata immorale.

Là il comitato maltese del Collegio protestante di S. Giuliano lo nomina professore con la speciale missione di diffondere il Protestantesimo in Italia. Durante la sua assenza da Malta, però, due dei suoi seguaci, già sacerdoti, sono accusati di fornicazione ed essi asseriscono di essere stati in questo incoraggiati dallo stesso Achilli. Achilli ritorna così a Malta nel dicembre di quell’anno, e viene licenziato dal Comitato di Londra, insieme ad un suo collaboratore che similmente era stato accusato, nel 1848.

Ritorna però a Londra nel giugno seguente, dove trova appoggio, persuaso della sua buona fede, incluso Culling Eardley Eardley, presidente dell’Alleanza Evangelica.

Il Risorgimento

A seguito dei moti rivoluzionari italiani del 1848, Roma cade nelle mani dei nazionalisti della Repubblica romana. Achilli li raggiunge nei primi mesi del 1849 e continua, sostenendoli, la sua propaganda anti-cattolica e repubblicana.

Il 24 giugno 1849 sposa Josephine Hely, figlia più giovane del capitano James Hely del quale era diventato amico quando si trovava in Inghilterra.

La Repubblica Romana cade nel giugno 1849 quando i francesi occupano la città e ristabiliscono come capo dello stato il Papa Pio IX.

Sebbene il presidente francese Napoleone III di Francia (Luigi Napoleone) chieda al Papa di concedere un’amnistia, Achilli viene arrestato, il 29 luglio, dal Cardinale vicario e fatto imprigionare dal tribunale ecclesiastico in Castel Sant’Angelo, reo di aver predicato contro la religione cattolica ed aver preso parte ai moti rivoluzionari. Lì Augustin Theiner teologo tedesco, cerca di riconvertirlo al Cattolicesimo, senza però alcun successo.

Lewis Tonna ed altri evangelici londinesi fanno pressione sul governo francese affinché l’Achilli sia liberato e, nell’ottobre del 1849 hanno successo.

L’Inghilterra e la controversia

I sostenitori evangelici dell’Achilli lo riportano in inghilterra e lo stabiliscono come pastore della chiesa evangelica di lingua italiana sotto l’egida dell’Alleanza Evangelica. Una serie di pamphet antagonisti che alternativamente attaccano e difendono la figura dell’Achilli, vengono pubblicati fra Eardley e da esponenti prominenti del Cattolicesimo inglese, fra cui il Cardinale Wieseman. Nel frattempo l’Achilli viene accuato di aver violentato o assalito quattro delle sue domestiche e un’ulteriore giovane donna. Nel 1850 il Papa Pio IX ristabilisce la gerarchia della Chiesa Cattolica in Inghilterra e nel Galles suscitando divisioni fra la popolazione.

Nel 1850, l’Achilli tiene un culto evangelico in italiano ogni domenica in una cappella di Dufour Place, Broad Street, Golden Square.

Il cardinale John Henry Newman sembra disposto a reiterare le accuse del Wiseman sull’immoralità sessuale dell’Achilli affermando che quest’ultimo avesse mentito sulle reali cause della sua espulsione dalla chiesa cattolica e ne parla in una conferenza pubblica il 28 luglio 1850, dopo un consulto legale, temendo un’accusa di calunnia. Gli avvocati lo rassicurano esprimendo l’opinione che una tale reazione fosse possibile ma non probabile. Nell’agosto seguente l’Alleanza Evangelica rende noto che intende appoggiare l’Achilli nel denunciare Newman per calunnia.

Achilli offre un compromesso, ma Newman afferma di non poter ammettere da parte sua alcuna colpa. Una tale ammissione avrebbe macchiato, afferma, Wiseman e l’intera Chiesa cattolica del Regno unito, oltre che sé stesso. Newman chiede a Wiseman di rendere disponibile tutta la documentazione necessaria a sostenere il caso, ma il Wiseman, distratto da altre questioni, non riesce a produrre alcunché. Achilli mente quando giura che le accuse che gli vengono fatte non abbiano alcun fondamento. Questo lo autorizza a portare pregiudizi della giuria contro Newman. Ironicamente, però, egli diventa il primo giudice ad ammettere come prova in un tribunale inglese un documento dell’Inquisizione.

Newman viene di fatto condannato per calunnia il 25 giugno 1852 per non essere riuscito avanti contro Newman l’accusa di calunnia, piuttosto che una semplice causa civile per danni. Newman rischia casì il massimo della pena, una multa illimitata o persino un anno di carcere.

Il processo inizia il 21 giugno e dura cinque giorni. Newman è sostenuto dagli avvocati più famosi del tempo, ma Newman, secondo la legge, deve giustificarsi e fornire prove circostanziate di quanto afferma. Newman manda così una delegazione all’estero per raccogliere prove, ed essa ritorna con alcune fra le vittime dell’Achilli dall’Italia e da Malta disponibili a testimoniare. Il giudice, però, il Barone John Campbell ardente protestante, rifiuta l’accettabilità di tali testimonianze e attizza i a fornire prove per 22 delle 23 accusa rivolte all’Achilli. il 31 gennaio 1853 egli viene condannato a pagare un’ammenda di 100 sterline (corrispondenti a 8800 sterline attuali). Le sue spese legali ammontano a 12.000 sterline (un milione di sterline attuali) pagate con una sottoscrizione pubblica raccolta fra i cattolici.

L’esito del processo diventa una vittoria di Pirro per l’Achilli, la cui reputazione è ora rovinata. Si trasferisce negli Stati Uniti d’America con gli Swedemborghiani e lavora per una Società biblica americana per tradurre il Nuovo Testamento in italiano.

Rimanda sua moglie in Italia e, nel 1859 si ritrova in tribunale accusato di adulterio con una certa Miss Bogue.

Nel 1860 scompare dalla circolazione, lasciando un suo figlio, di otto anni, alle cure della s.ra Bogue con un biglietto che intima la sua intenzione di suicidarsi. Da allora non si saprà più nulla di lui.

Opere

    • Giacinto Achilli, Dealings with the Inquisition.

      • Il Nuovo Testamento, Tradotto da Giacinto Achilli, American Bible Union, Pubblicato da American Bible Union, 1854, ISBN 0524057966, 9780524057964, 342 pagine.