Riflessioni

Non posso chiedere a nessuno di voi, che mi seguirà, od a quanti di voi che mi hanno preceduta, di sentire o di provare le mie stesse suggestioni o commozioni; dal mio canto, posso solo farvi partecipi di qualche mia emozione, e mi costa non poco, perché è uno “svelarmi” che non mi appartiene.

Io, innanzitutto, sono partita per conoscere l’arte e la storia, ma anche alla ricerca di dimensioni ormai perdute (ma per il tutto vi rimando alle prime pagine), perché in Spagna avevo già visto qualcosa di speciale. Ma qualcosa di veramente straordinario l’ho conosciuto poi.

Se avete un po’ di coraggio e se potete, andate da soli, perché questa è la vera dimensione del Cammino, con i suoi ritmi e con i suoi silenzi, dove ogni attimo ti sembra di toccare Dio.

Ciò nonostante, sono estremamente grata a Mariangela che si è fidata di me, e senza la quale, non sapendo ciò che mi aspettava, non avrei probabilmente mai iniziato!

E per finire, la fatica, le avversità, le incognite, non sono nulla di fronte a quanto ricevete. Sembra quasi che più soffriate più riceviate! Sono valori d’altri tempi e quindi anche questo ringiovanire, riportarvi alle origini, è una sensazione meravigliosa.

La vostra vita viene rivissuta allontanando o mitigando in stupefacenti sfumature tutto quanto è stato triste e difficile, ed esaltando tutto quanto è stato semplice o bello in splendide ed enormi emozioni. È un po’ come il Poderoso Padre degli Spagnoli (la forza), anzichè il nostro Dio Onnipotente (che ci sovrasta). Ma è sempre Lui. La Fede che avevi solo in sottotono, ti prende e nonostante la tua materialità, ma soprattutto la tua consapevolezza e obiettività ti facciano vedere anche i miseri aspetti, purtroppo anche senza valori, della nostra Chiesa, riesci ad andare al di là delle consuetudini e degli uomini.

Dio non è nell’altare dorato, Dio è lì in mezzo alle desolate montagne, Dio è sotto la pioggia, ma Dio è soprattutto nella sofferenza di quanti mi hanno preceduta, con molti maggiori meriti e soprattutto con molte più gravi necessità.

Allora ti senti una nullità, ti sembra quasi di aver sfidato la Sua misericordia. Allora ti vergogni di non aver sofferto di più, di aver qualche volta barato. Ma in fondo, chi ti impone che, per aver diritto alla Santità, tu debba percorrere questo ed in questo luogo?

Solo l’amore, ecco: questo in fondo è ciò che prevale sulla bellezza dei luoghi, sulle sofferenze, sulle necessità, sulle penitenze e quant’altro. È vero, è una prova, ma non per misurare noi stessi, bensì per misurare Dio, quasi a sfidarLo; ma è immane e non sempre noi abbiamo la consapevolezza della nostra nullità nei Suoi confronti. Questi sono i nostri peccati, la presunzione e l’orgoglio.

Alla fine del Cammino, ma penso anche della nostra vita, non importa quanti chilometri abbiamo percorso, ma l’AMORE con il quale li abbiamo percorsi. Io non riesco a manifestarvi la gioia che ho provato e non solo nell’arrivare, ma nel quotidiano andare della vita.

Auguro ad ognuno di voi di trovare la stessa dimensione, e non importa se sia nel quotidiano percorrere il corridoio di casa.

Per finire, come ha scritto Don Agusto Losada Lopez, Parroco di Triacastela:

“Cammino… tragitto che percorriamo per arrivare o raggiungere una meta”.

“Cos’è il Cammino di Santiago? Spiritualità, cultura, trekking e turismo? Vacanze?”

Secondo me un po’ tutto, ma nasce dalla fede dei nostri antenati e solo vivendolo si può coglierne l’essenza, che non si può manifestare e non si può descrivere in parole, o in semplice teoria.

Soprattutto comunque è spiritualità! Ecco ciò che ti attende, indipendentemente dalla religione e dalla fede, perché il Cammino è un incontrare se stessi, è una perenne ricerca, un rapportare ciò che ti circonda alla realtà essenziale della vita.

Al ritorno, la dimensione quotidiana avrà il sopravvento, ma non potrai mai dimenticare il tuo SOGNO. Ed il sogno ci aiuta a vivere. Se poi in esso riponiamo la nostra fede, ci saranno anche gioia, pacatezza e serenità. In ogni caso, domani inventerò un sogno nuovo per cui vivere.

Grazie Santiago, mi hai dato più di quanto chiedessi!