Power Windows

Power Windows (1985, Mercury)

recensione a cura di Davide Dal Fra

I Rush, nel 1985 pubblicano l'album POWER WINDOWS.

Con questo nuovo capitolo, la III fase dei Rush, raggiunge forse il suo apice. I brani sono complessi ma abbastanza immediati, gli arrangiamenti e l'esecuzione come sempre magistrali. Il trio si avvale di un nuovo co-produttore, Peter Collins (soprannominato Mr. Big per i sigari che fuma!), che collabora anche nell'arrangiamento dei brani. Rispetto al suo predecessore, POWER WINDOWS ha sonorità un po' meno fredde ma sempre molto moderne. Diventa sempre più difficile classificare i Rush entro un genere musicale; qui convivono rock, pop, new-wave. Il progetto è veramente ambizioso: l'album viene registrato in tre differenti studi, in alcuni brani suona una orchestra di trenta elementi arrangiata e diretta da Anne Dudley. Da segnalare che in questo album i Rush registrarono le loro parti separatamente. Alcune parti di tastiera sono suonate da Andy Richards. Tutte le musiche sono di Lee e Lifeson ed i testi di Neil. Da notare che gli ispirati testi di questo album furono utilizzati per alcune lezioni nelle scuole canadesi! Tutta la parte grafica è di Syme. L'ellepi è dedicato alla memoria di Harry Smith. Tra le note di copertina, nella parte dedicata alla strumentazione, merita di essere segnalata la Omega Concern, società di Alex che commercializza vari supporti per chitarre, e leggii, inventati e brevettati da Alex stesso!

Offerto dalla lettera M.

The Big Money: quale miglior apertura per un album!? Il brano ha un ritmo fantastico, e qui la tecnologia è al servizio del rock. Non si può trovar nessun difetto nel pezzo, Alex gioca tra tremolo ed armonici con disinvoltura, le rullate della parte finale sono potentissime... un nuovo classico! (voto: 8)

Grand Designs è l'ultimo brano con riferimenti reggae realizzato dai nostri. Ancora una volta i tre si dimostrano maestri nel genere. Molto bello l'elaborato e lungo finale del pezzo, come l'assolo di chitarra che continua anche quando Geddy riprende a cantare. (voto: 7,5)

Manhattan Project. “Progetto Manhattan” era il nome in codice degli esperimenti americani sulla energia atomica degli anni 40. Di questo parla il meraviglioso testo di una delle più belle produzioni della band in senso assoluto. L'arrangiamento insolitamente scarno nella strofa, compensato da un ritornello trascinante, la intensa parte orchestrale, un lento ed inesorabile crescendo, una melodia splendida. (voto: 8)

Marathon. Non sono mai stato molto in sintonia con questo pezzo, pur essendo solitamente criticato in maniera positiva. Il giro di basso è straordinario, ma la canzone nell'insieme risulta essere pesante. Nel finale in crescendo si apprezza, oltre che l'orchestra, un coro di 25 elementi diretto e arrangiato da Andrew Jackman. (voto: 6)

Territories è sicuramente il brano più complesso del lotto. Pieno di particolari e dettagli nell'arrangiamento, è un pezzo veramente splendido, anche se forse non proprio immediato. La performance strumentale è incredibile, il ritornello fantastico. (voto: 8)

Middletown dreams è un brano collocabile entro coordinate decisamente pop. Bella la strofa, soprattutto la seconda, coronata da uno splendido cesello chitarristico e completata poi da una irresistibile e lineare incursione tastieristica. Un po' più debole è invece il ritornello. (voto: 7)

Emotion detector. L'introduzione del brano fa promesse lusinghiere che poi di fatto non vengono mantenute.... Siamo ancora in territorio pop, ed il brano è sicuramente il più debole dell'album. Si salvano l'assolo di chitarra e le parti di batteria elettronica, per il resto c'è veramente pochino. (voto: 5)

Mystic Rhythms. I Rush si fanno subito perdonare per la discutibile prova precedente sfornando un capolavoro assoluto! Il brano rappresenta uno dei classici più amati del trio, ed il motivo è presto detto. Come suggerisce il titolo, il pezzo è tutto incentrato sull'ipnotico ritmo, suonato da un Peart impeccabile, maestro alle percussioni sia acustiche che elettroniche. I compagni contribuiscono a rendere questa canzone un vero gioiello. (voto: 8)