Snakes & Arrows live

Snakes & Arrows Live (2008, Atlantic)

recensioni a cura di Luca Nappo e Davide Dal Fra

Luca Nappo:

I Rush si presentano ad un anno dall'uscita dell'ultimo lavoro in studio Snakes & Arrows con il doppio cd audio del tour omonimo che ha toccato anche l'Europa nell’ottobre 2007.

Le date di Rotterdam fotografano il trio canadese all'opera con il nuovo materiale e con i consueti estratti della loro immensa discografia.

Le prime cose da rimarcare sono la riproposizione per intero dello show tralasciando solo i vari intro e le parti parlate che sono state ridotte al minimo per lasciar spazio solamente alla musica ma soprattutto la resa audio veramente ottima collocando questo live tra i migliori dei Rush, a mio parere tra a show of hands e different stages.Una cura e precisione dei dettagli da rendere il supporto audio (quasi) perfetto, nell’attesa del relativo dvd che permetterà di vedere lo spettacolo al completo.

Riguardo al contenuto artistico, siamo di fronte ad un’altra prova eccellente dei Rush che a differenza dei tour precedenti ha scelto tanti brani dal nuovo album (ben 9) mostrando di credere appieno nel nuovo materiale.

Secondo me la scelta si è dimostrata efficace perché i nuovi brani acquisiscono in sede live ulteriore smalto e soprattutto perché il nuovo album è ottimo collocandolo tra le migliori cose partorite dai canadesi dalla IV fase ad oggi.

Il resto della scaletta, oltre alle sempre presenti The Spirit of Radio,YYZ, Dreamline, Limelight e Tom Sawyer, va a ripescare o brani mai suonati live come Entre Nous o brani che mancavano dai tour da parecchio tempo come Digital Man, Circumstances, Mission, A Passage to Bangkok e With Hunt.

Qualche fans è rimasto inizialmente spiazzato dalla mancanza di alcuni brani come 2112 o La Villa Strangiato, parti integranti della storia dei Rush ma considero questa scelta intelligente in modo da dare maggiore varietà ai tour di un gruppo che si può permettere di scegliere estratti tra tantissimi album di valore eccelso.

Notevole anche la voce di Geddy Lee che comprensibilmente non può essere come nel passato e che quindi ha modificato la sua interpretazione di alcuni brani (ad es. circumstances) per eseguirli al meglio.Ancora una volta dimostrazione di notevole professionalità.

Come su disco anche dal vivo Lifeson si è trovato a suo agio passando dalle chitarre acustiche a quelle elettriche, sciorinando ancora un’altra prova maiuscola mentre Peart ha rinnovato il suo drum solo: rispetto a R30 e altri tour il suo assolo è sempre intenso ma meno tecnico e più melodico con la consueta parte jazz nel finale, momento ormai abituale durante i concerti.

Tutto ciò permette a questo live di essere peculiare e diverso dai live precedenti, sicuramente impedibile per chi ama questo gruppo nell’attesa di vedere anche le immagini di uno Snakes & Arrows tour che ci ha presentato una band in piena forma.

Davide Dal Frà:

I Rush nel 2008 pubblicano l'album SNAKES & ARROWS LIVE.

Rispettando la caratteristica alternanza del V periodo, a seguito del fortunato SNAKES & ARROWS viene puntualmente pubblicato un live a documentazione del relativo tour di supporto.

C'è da dire che, a mio avviso, una così fitta produzione di cd tratti da concerti fa inesorabilmente perdere agli stessi quell'aura di “dono dal cielo” che invece emanavano i vecchi, classici dischi dal vivo (dove intendo per classici quelli fino a DIFFERENT STAGES). Comunque sia, ancora una volta copertina e titolo del lavoro fanno pensare più ad una preziosa appendice del precedente lavoro in studio, piuttosto che ad un live “autonomo” come quelli rilasciati fino agli anni novanta.

Il disco, mixato a cura di R. Chycki ed A. Lifeson, vede nei panni di produttore audio F. Lamoureux.

Grafica e design sono, come sempre, curati da Hugh Syme, che tra l'altro, oltre ai vari ritratti della band, inserisce un divertente primo piano dei polli allo spiedo, veri coprotagonisti anche sul palco.

Tra le varie note va evidenziata la criptica dicitura “isn't that weird?”, dall'oscuro significato.

L'album è dedicato, con evidente coinvolgimento emotivo, a Shelley Nott, membro del management della SRO inc.

Lo show, proposto in versione completa, è catturato nelle due date di Rotterdam del 16 e 17 ottobre 2007.

Probabilmente alcuni errori presenti in RUSH IN RIO sono stati riconosciuti dal gruppo e dal proprio staff: i suoni ed il bilanciamento degli strumenti sono molto buoni, rendendo giustizia allo show della band; band che non sembra accusare i segni del tempo!

SNAKES & ARROWS LIVE si piazza al 18° posto nelle classifiche degli Stati Uniti.

La scaletta proposta risulta esser piuttosto originale, presentando, oltre che alcuni dei grandi classici di sempre, anche un'ampia selezione di brani nuovi –ben 9, e tutti in splendide versioni!- ed alcune sorprese, peraltro molto gradite: su tutte Digital man, Entre nous (eseguite entrambe in maniera impeccabile), Circumstances (rivista con notevole maestria per renderla comunque credibile, rinunciando alle tonalità oramai inaccessibili), A passage to Bangkok (forse il pezzo meno riuscito di tutto il concerto, soprattutto se confrontato con la leggendaria versione live del 1981).

Tra i pezzi migliori (ed un po' insoliti) vanno segnalati almeno Mission e Witch hunt. Un momento particolare dello show è rappresentato dalla lunga parentesi strumentale, dove ogni elemento della band ha modo di esprimersi al meglio: inizia Geddy attraverso l'entusiasmante esecuzione di Malignant narcissism. Poi arriva il turno di Neil: naturalmente nella tappa olandese del tour il pirotecnico assolo di batteria s'intitola De slangwerker e Peart lascia spazio, tra gli abituali numeri da fuoriclasse ed ai consueti momenti jazzati, anche a suggestivi inserti d'atmosfera. Ad esso fa seguito Alex, con la straordinaria esecuzione di Hope, regalandoci senz'altro uno dei più intensi momenti del disco. In apertura dello spettacolo, Limelight, con una finta falsa partenza; in chiusura il super classico strumentale Yyz.

Un disco da non perdere, testimonianza di una band davvero inossidabile.