Peretti M. La pedagogia della famiglia

La pedagogia della famiglia

Di fronte ai mutamenti sociali non si possono ignorare le difficoltà educative imposte dal nuovo corso dei tempi.

Non ci sono alternative: o la famiglia è in grado di svolgere un' opera educativa secondo le attese della vita contemporanea, o è destinata a scomparire

"Si neghi l'amore (l'amore elezione e non l'amore istinto) come suprema aspirazione dell'uomo e si negherà l'importanza primaria della famiglia: essa, difatti, si costituisce come il centro e la condizione delle solide e durature relazioni d'intimità volute dai vincoli d'amore. (17)

Sostiene il primato educativo della famiglia e, quindi, della collaborazione che deve offrire e chiedere alle altre istituzioni (PF 244).

Giova ricordare che al pedagogista interessano più le riflessioni sull'istituzione domestica, che i principi e le regole del buon matrimonio.

La sua concezione circa la pedagogia familiare si riconosce nella ispirazione cristiana e rileva che la teologia si è impegnata più sui temi e problemi matrimoniali, che su quelli specificatamente familiari, pur tanto attesi ((E.F., oggi p.26)

Diversi e contrastanti sono i modelli dell'organizzazione della vita domestica, rilevabili non solo nel corso dei secoli…ma anche nelle società in cui viviamo: in qual modo preferire lo stile della propria famiglia, quello conveniente per l'armonia coniugale e la migliore educazione dei figli?…L'educazione implica sempre determinate scelte ideali ed esistenziali…Anche per la famiglia non ci si può abbandonare alla spontaneità o alla suggestione della moda, dei gusti o delle impressioni velleitarie…Il raffronto tra le ragioni delle varie teorie porta un contributo d'indubbia utilità: esso elide deviazioni ed errori e fa emergere le motivazioni più convincenti, quelle corrispondenti al bene proprio e a quello altrui (ib)

Tanto più un'istituzione si rende pedagogicamente proficua, quanto più si attiene alle sue specifiche competenze educative, cioè quanto più offre contenuti e disciplina raccomandabili per la maturazione della personalità dell'educando e per la sua più attiva partecipazione sociale.(id.109)

Quanta letteratura pedagogica per la scuola, e quanta poca per la famiglia…Tra la notevole letteratura contemporanea sulla vita familiare, quella di contenuto pedagogico costituisce la parte minore, ulteriormente ridotta quando si rileva che prevalgono le considerazioni sociologiche, psicologiche, di morale…(id.110)

Sono tutti studi preziosi, anche in vista di una compiuta argomentazione pedagogica, che, tuttavia, non possono ritenersi soddisfacenti rispetto alla tematica educativa familiare, interessata alla formazione affettiva, dei sentimenti, del carattere, quella, cioè, più adatta ai compiti educativi della famiglia.

Ormai è viva l'esigenza di fondare un discorso autenticamente e compiutamente pedagogico anche per quest'ultima istituzione, altrimenti gli appelli per un suo efficace funzionamento educativo rimarranno insoddisfatti; occorre, in altri termini, promuovere argomentazioni che non si limitino ai modi del comportamento tra genitori e figli, ma che comprendano gli aspetti fondamentali istituzionali della realtà familiare con tutte le loro implicanze educative.

Si vuol dire che, se genitori e figli sono i protagonisti dell'educazione promossa dalla famiglia, essi dalla scena della convivenza domestica debbono ricavare le sollecitazioni e le risorse formative proprie di quella convivenza, e tali da legittimare una vera cultura educativa della famiglia. Il ruolo dei padri e delle madri è sempre impegnato in circostanze ben precise e in condizioni del tutto tipiche, tanto da far risultare equivoche le eventuali trasposizioni delle avvertenze metodiche e didattiche da altre istituzioni alla famiglia.(ib)

Formulate le caratteristiche della cultura educativa familiare (pp.111 ss.), analizza i contenuti particolari, non separati né separabili, di quella cultura e relativi alla formazione affettiva, sessuale, morale, religiosa…Ti dà la considerazione globale della pedagogia familiare, idonea per cogliere gli aspetti e i problemi delle diverse questioni inerenti alla formazione della personalità dei figli (110).

Non ogni cultura può essere qualificata come conveniente rispetto al fine della compiuta formazione della personalità…è il fine dell'educazione ad esigere contenuti e modalità di intervento…La cultura educativa esige l'organizzazione dell'educazione della vita. Senza questa organizzazione, l'educando sarebbe esposto a tutte le provocazioni ambientali prive di significato formativo; sarebbe inoltre abbandono al flusso della sua mera spontaneità…Poiché l'orizzonte della cultura trascendo quello della cultura…bisogna imparare quello che non si ha, né si sa… ciò implica certe scelte…Si tratta di organizzare l'esperienza…Il nostro compito consiste nel rilevare i tratti particolari della cultura educativa familiare, assegnando ai genitori e ai figli i rispettivi ruoli formativi ed evitando le tanto frequenti contaminazioni con i ruoli di insegnanti e di scolari, o, comunque, propri di altre istituzioni(113)

Gli aspetti specifici della cultura educativa familiare (115)

E' il vissuto familiare che per primo incide nell'educazione del figlio

La fiducia fondata sull'esperienza dell'amore dispone al riconoscimento dell'autorità ed all'obbedienza

La famiglia è la fondamentale istituzione delle virtù basilari nella formazione umana…la sola in grado di offrire la continuità e l'intimità delle relazioni che rivelano e confermano la consistenza delle identità personali. Senza la certezza di queste identità, sicure fonti di tante gratificazioni, il figlio proverebbe l'insicurezza data dagli incontri occasionali e dalle anonime relazioni…La vita umana palesa la fecondità delle sue risorse in virtù della realtà delle singole persone, delle loro prestazioni…Esaltiamo la famiglia perché è l'istituzione che permette la presenza più immediata e la dedizione più intima e costante della realtà personale..

La compagine della famiglia permette la partecipazione più immediata e duratura delle intime risorse, si afferma come la primaria istituzione culturale per la formazione dell'uomo (116)

Se alla famiglia attribuiamo una relazionalità umanamente più partecipata, perché personalisticamente più intima e valida, a essa spetta il primato tra le istituzioni educative.

Nega, invece, quel primato chi celebra la presunta superiorità del sapere, dell'idea, della tecnica, sulla singolarità personale; chi al significato dell'atteggiamento interiore culturalmente preferisce le nozioni e la somma delle competenze produttive…(117)

I razionalismi, gli idealismi e tutte le concezioni che in vari modi hanno esaltato l'"impersonale" (enciclopedia, Stato, partito, produzione, idea) si sono sempre rivelati avari nella comprensione dei valori familiari, preferendo quelli della scuola, dell'accademia, del partito, della fabbrica, dell'azienda, rispetto ai quali la famiglia non può sostenere rapporti di competizione…(117)

La metodica della cultura educativa familiare (117ss)

Anche nella famiglia si insegna e si impara: linguaggio, idee, giudizi di stima, sentimenti, attitudini e abilità varie, in una parola, s'insegna e si impara a vivere.

I genitori nella famiglia sono tenuti a svolgere il ruolo di padri e di madri e non quello di maestri o professori: a scuola gli insegnanti sono in funzione di

una cultura simbolica, sistemata in termini che trascendono le competenze esercitate solo a contatto con la vita quotidiana.(118)

Lamenta l'esistenza di genitori…(118)

L'età evolutiva 153 ss.)

I genitori devono essere attenti a modificare la guida educativa in relazione alle specifiche forme richieste dall'infanzia, dalla fanciullezza e dall'adolescenza. Occorre evitare l'adultismo ma anche l'infantilismo. Entrambi questi difetti sono abbastanza diffusi e celati dai genitori con giustificazioni spesso capziose o seducenti, appellantesi tutte al presunto bene dei figli…; mentre il fine dell'educazione si attua mediante l'armonico esercizio delle funzioni e delle disposizioni della personalità; esercizio che, in ogni fase dell'età evolutiva, assume aspetti specifici che l'educazione deve rispettare….In pedagogia si ripete che l'educando non è oggetto ma soggetto dell'educazione; questa, pertanto, nell'educando stesso trova le energie primarie per operare il perfezionamento atteso: infanzia, fanciullezza, adolescenza manifestano ben distinti modi di crescere e di perfezionarsi. Anche il genitore deve conoscerli e favorirli…Denuncia i casi in cui i figli sono costretti a subire pressioni, costrizioni e violenze, causa di disordini nel comportamento dei figli.

Bisogna conoscere il figlio per educarlo bene per offrirgli quanto abbisogna.

Denuncia ancora le forme di spontaneismo da certuni erroneamente identificato con il rispetto della libertà….La personalità matura a mano a mano che si abilita a operare in nome dei valori della vita i quali richiedono scelte e decisioni coerenti con il programma educativo…

I figli inquieti, ansiosi, tirannici, sempre scontenti, sono le vittime d'una formazione sbagliata..questa si evita prima di tutto con la conoscenza dei principi e delle regole che ordinano lo sviluppo dei figli e con l'adeguata preparazione pedagogica.

Un'attenzione è data ai minorati: i quali hanno diritto di essere sostenuti in tutti i modi (154) idonei a permettere loro di recuperare, fin dove possibile, l'esercizio delle funzioni lese, e d'acquistare il livello di cultura di cui possono essere capaci.

Non può essere trascurate le caratteristiche tipiche delle differenze di sesso. "Sussistono ancora alcune discriminazioni tra formazione culturale maschile e femminile. Riteniamo una pratica pedagogicamente errata educare fratelli e sorelle allo stesso modo, ma anche quella che riserva alle donne una formazione minoritaria.(155)

Rileva che i genitori sono poco disposti a sentirsi attribuire alcuni motivi dei disordini educativi dei figli, disordini che vengono attribuiti al coniuge, ad un parente, all'ereditarietà, all'ambiente…Anche i genitori devono rassegnarsi ad ammettere i loro limiti, anch'essi sbagliano deformando la personalità dei figli, ai quali troppo spesso viene scaricata parte della presunta responsabilità dei loro difetti.. Attenzione :i figli saranno tali più per le disposizioni espresse dai genitori, che per i legami di consanguinità. Per tal motivo ha senso l'adozione (211)

La famiglia e le istituzioni educative ((279ss.)

L'istituzione educativa primaria, la famiglia non è oggi sufficiente: la formazione dei figli chiede di essere integrata dall'opera di altre istituzioni. Famiglia e scuola devono reciprocamente collaborare nel rispetto delle singole funzioni. Famiglia e Chiesa, famiglia e associazioni giovanili…

Questioni di pedagogia

I fattori che costituiscono gli aspetti nuovi della vita domestica l'intimità e l'affettività, pregni di una virtualità educativa di grande interesse (328)