La grande emergenza educazione

La grande emergenza "educazione"

Non è mai abbastanza chiarito in che cosa consiste per noi l'educazione. In breve diciamo che si tratta di sostenere il processo formativo dell'educando, valorizzando le sue risorse personali: dal tipo di intelligenza, di affettività, di tendenza alla socialità, all'amicizia, alla collaborazione, affinché egli cresca secondo sé e non secondo altri progetti a lui estranei e tanto meno nell'abbandono agli istinti, al piacere senza un progetto di vita. Al centro, dunque, vi sta l'educando con le sue "attese" e "possibilità"; l'educatore è al suo servizio. E' un servizio che deve assumere forme adatte per ogni situazione, temperamento, età e che guida nelle incertezze, corregge le deviazioni e stimola le capacità proprie dell'educando per fargli emergere e maturare la sua identità.

In educazione difficoltà sul piano operativo pratico sono sempre esistite non solo per la delicatezza delle singole età, ma anche per l'influsso della cultura dell'ambiente, di per sé mutevole e non sempre di facile interpretazione.

" Oggi, in realtà, ogni opera di educazione sembra diventare sempre più ardua e precaria. Si parla perciò di una grande "emergenza educativa", della crescente difficoltà di trasmettere alle nuove generazioni i valori- base dell'esistenza e di un retto comportamento, difficoltà che coinvolge sia la scuola sia la famiglia e si può dire ogni altro organismo che si prefigge scopi educativi" (Dal discorso di Sua Santità Benedetto XVI alla Diocesi di Roma 11 giugno 2007)

"Dobbiamo dare la colpa agli adulti di oggi, che non sarebbero più capaci

di educare? E' forte, sia tra i genitori che tra gli insegnanti e in genere tra gli educatori, la tentazione di rinunciare, e ancor prima il rischio di non comprendere nemmeno quale sia il loro ruolo, o meglio la missione ad essi affidata" (Dalla Lettera del Santo Padre Benedetto XVI alla diocesi ed alla città di Roma del 21 gennaio 2008).

Sta nei fatti che attualmente siamo in presenza di un fenomeno di deterioramento sul piano educativo: fenomeno che colpisce adulti e giovani.

- Gli adulti spesso hanno una visione confusa del significato della vita e talora vivono esperienze familiari contorte che tolgono la serenità nei rapporti sia familiari che extrafamiliari; e, quello che più conta per il nostro argomento, non sanno come rapportarsi con i figli: sono incerti su che cosa si debba insegnare nelle varie età e sul come farlo. Così prevale il "lascia fare". In questo riflettono quell'insieme di concezioni della vita che riconosciamo tipiche della società contemporanea dal liberismo al permissivismo: non vi sono regole per cui tutto ciò che accade è lecito; nulla è connaturato con l'essere dell'uomo e tutto è rimesso nella libertà totale. Chiaramente siamo nell'anarchia, che abbandona il giovane a se stesso e che, pertanto conduce ad un radicale impoverimento della vita umana (Cfr. Hervé A.Cavallara, Famiglia ed educazione tra modernità e postmodernità, In La grande emergenza educativa. Pedagogia e Vita marzo-aprile 2009 , pp.48 -62).