La fragilità della coppia coniugale ed i riflessi sui rapporti genitori-figli.  -Riflessioni pedagogiche-

La vita della coppia, pur dipendendo in parte dal passato dei due componenti, si deve costruire giorno per giorno sulla base di un progetto di vita  costantemente rinnovato dai doveri che la vita coniugale e genitoriale esige. Questa prospettiva promuove l’ordine delle relazioni tra i coniugi e con i figli: relazioni che vanno costruite con competenza e generosa dedizione.

    Nella nostra società si dà sovente il caso che i suddetti rapporti vengano messi in crisi da tensioni all’interno della coppia che si ripercuotono negativamente nei

rapporti con i figli. Quando poi si verificasse la separazione della coppia dovremo parlare di lacerazione che avviene nel cuore dei figli sconvolti sul piano dell’amore: è una breccia aperta attraverso la quale non possono passare che messaggi di precaria accettazione. Molti studiosi di diverse discipline si stanno occupando di questi problemi.

Conflitti di coppia come risorse da valorizzare?

    Le differenze di genere tra uomo e donna, pur nella parità giuridica dei due, le differenti caratteristiche della individuale personalità, l’incidenza del peso dello specifico ruolo lavorativo di ciascuno, possono essere fonte di interno conflitto nelle relazioni di coppia, ma possono anche essere considerate risorse da valorizzare.

   Pur prendendo atto di tante difficoltà,  riteniamo che sia possibile venire incontro con fiduciosa speranza alle coppie intenzionate a far appello alle loro risorse umane e culturali, per prevenire o/e correggere eventuali tensioni.

    In questa prospettiva i coniugi possono arricchire e perfezionare la loro personalità ed acquisire nella reciproca relazione un’apertura alla disponibilità di mediare le loro relazioni tra loro e nei rapporti con i figli. Ciò comporta rinunciare all’autoritarismo anche in educazione e dialogare con i  figli favorendo che essi crescano secondo la loro individuale originalità. Sarà un lavoro su di sé che dà come esito una sempre migliore armonia  di coppia ed un sereno e costruttivo  rapporto educativo versi i figli. In altre parole intendiamo che sia possibile valorizzare l’amore coniugale, che di sua natura spinge a camminare insieme, a camminare verso il mondo con chiarezza di concetti e coerenza di vita.

   E’ doveroso ricordare che la coppia in difficoltà  può trovare aiuto appoggiandosi ad esperti, i quali, purtroppo, solitamente intervengono quando la relazione è già patologica. Tuttavia il fatto di rivolgersi a loro indica il desiderio di voler risolvere i propri dissensi, tensioni e conflitti interni. L’esperto per parte sua  cerca di mettere pace e far ritrovare l’unione e il consenso.

Correlazione tra vita di coppia e genitorialità

  E’ importante riconoscere l’esistenza di una correlazione tra i fattori che fanno la coppia e quelli relativi agli atteggiamenti educativi genitoriali. Siamo invitati a riflettere sul fatto che una serena vita di coppia è il presupposto essenziale  per l’esercizio di una buona genitorialità. Ed è altrettanto vero che la coppia disarticolata,che vive tensioni al suo interno, rompendo unità di intenti e di reciproco amore, genera disordine nella formazione dell’identità del figlio, il quale più avanti nell’età si può sentire “figlio di nessuno”, disorientato nel mondo dei valori, proteso all’individualismo e all’egocentrismo. Egli vive quel disagio che gli  impedisce la costruzione della propria identità. Non fa meraviglia che egli si associ  ai suoi pari “indignados” cioè gli insoddisfatti cui manca ogni speranza.

Gesti di immaturità della coppia

   Certe tensioni nei rapporti di coppia, causate da diversità di carattere, di incomprensione nelle reciproche attese, di frustrazioni nel proprio vissuto sociale, portano facilmente ad accuse reciproche, che emergono ben presto dalla consuetudine di vita. Sono difficoltà che chiedono di essere superate e che vengano misurate sull’influsso negativo nei rapporti con i figli, i quali perdono la fiducia delle figure parentali. A ciò si aggiunga anche il pessimo costume di volersi accaparare ciascuno per proprio conto il loro affetto con esagerate esaltazioni di stima e con vistosi regali. In tal modo, al figlio, indotto a rifiutare un genitore a favore dell’altro, vengono sottratte le preziose esperienze di un amore figliale sereno, costruttivo, fondato sulla fiducia, fatto cioè di coscienza delle proprie capacità, dei propri limiti e dei propri doveri.

Competenza educativa della coppia

    Né dobbiamo dimenticare o sottovalutare l’importanza della competenza educativa della coppia. Errori fatti in “buona fede”, ossia dovuti a pretesa di considerarsi competenti chiamando in campo il buon senso e  l’esperienza della propria educazione ricevuta, contrapponendola, come spesso avviene, al partner considerato inesperto,causa tensione e rinuncia alla collaborazione educativa. E’ doveroso tener presente che i figli d’oggi vivono in una società diversa dalla loro d’un tempo, ma,che in ogni caso il contrasto della coppia disorienta il figlio deprivandolo delle due diverse modalità complementari d’aiuto,rendendo difficile la formazione dell’identità del figlio. Il progresso degli studi psicologici e pedagogici offre elementi per una migliore intesa ed armonia della coppia e  maggior serenità nel figlio.  Per una coppia può essere un atto di umiltà  dover uscire dagli schemi appena ricordati ed adoperarsi per acquisire specifiche competenze.

   I figli hanno bisogno dell’aiuto dei genitori che sono in un  ruolo di superiorità e posseggono maggiori competenze. L’interazione genitori-figli è efficace quando  l’educatore  in possesso delle competenze di guida svolge responsabilmente funzioni regolative e orientative, che risuonano positivamente nell’animo del figlio in quanto egli avverte di essere facilitato nel raggiungimento della sua autonomia. Sarà, pure,  il clima socio-affettivo operante nei riguardi del figlio, che rinforzerà il senso di valorizzazione della propria persona.   Il figlio che si sente meno amato e peggio rifiutato finisce nello sbando, in preda dai propri istinti e dei non migliori influssi della società.

 Maturità contro fragilità

    Di fronte a queste riflessioni dobbiamo chiamare in campo la maturità della coppia genitoriale, quale importantissima garanzia contro la precarietà del successo educativo. Si vuol dire che la fragilità della coppia può essere corretta e superata anche in considerazione della responsabilità dei cattivi influssi che ne deriverebbero ai  figli. La volontà resta sempre la grande risorsa di ogni persona e con essa si può correggere e migliorare tutto ciò che dipende da sé.

   Rigorosamente parlando i figli hanno diritto di avere genitori esemplari, oltre tutto perché dal loro comportamento apprendono il significato ed il valore della vita. Le relazioni di coppia congruenti con i loro compiti fondamentali  e del tutto trasparenti proteggono dal  costruire relazioni artificiose e di routine e fanno sì che essi acquistino maggiore credibilità e che nei figli si radichi il convincimento che essi sono persone sicure.

   In sintesi congruenza, trasparenza, autenticità proteggono il figlio dal mettere in atto comportamenti di rischio.

   Con l’impegno della buona volontà di entrambi i componenti della coppia è possibile uscire dalle varie forme di tensioni: occorre credere alla possibilità che ogni uomo ha di poter disporre di sé, creando situazioni di vita migliori. E’ nefasto cedere  alla fatalità. Il figlio crescendo in età apprezzerà quanto i genitori hanno fatto per il suo bene.

 

   In fine rileviamo che se da un lato  crediamo che la coppia possa porre rimedio alla sua eventuale fragilità, non ignoriamo che diversa è la situazione di una coppia composta di elementi in cui uno dei due o entrambi sono inabili alla vita coniugale per specifica immaturità psicologica ossia per incapacità di assumere i doveri coniugali. In tal caso mancano le risorse di base.                                           

  NB. Attraverso i dati del tribunale ecclesiastico triveneto  veniamo a sapere che fra le cause di nullità matrimoniale  le situazioni di “immaturità psicologica” vanno aumentando (il 35,3 per cento tra le varie motivazioni)

Luigi Secco