CORSO DI PITTURA E DISEGNO anche per bambini!
Grandi Mostre - Fly Icarus - Fly Ever Higher Toward's The Sun - MARCA Fine Art Museum - Catanzaro
Espone il Maestro Paola Moglia
Patrizio Arabito - Andracchio vincenzo - Piera Bachiocco Feliziani - Andrea Biffi - Luigia Boccalone - Remo Giuliottavio Carradori - Letizia Cucciarelli - Elena Maria Cozzupoli - Patrizia Crupi - claudio Cuomo -Paola d'Antuono - Ornella De Rosa - Rosanna di Cecca - Umberto Falbo - Graziella Ferlito - Maurizio Fulginiti - Pino Monteleone - Federica Manin - Paola Moglia - Massimo Monforte - anna Nuzzo - Gisella Occhiuzzi - Franacesca Patilucci - Lluigi Perenz - Carla Patella - Pantalioni simonetta - Paola Salome - Irene Sitibondo -Michele Straface - Cristiano Sandonà (Sandos)
Presiedono: Amedeo Momile, Sindaco di Soveria Simeri e Presidente della Provincia di Catanzaro
Prof. Giuseppe Giglio, Storico e Critico d'Arte, Prof Jean Francois Bachis- Pugliese Archivista, semiologo e Critico d'Arte
Prof.ssa Mery Rose Florio, linguista e Critico d'Arte, Dott.ssa Tania Romeo, Direttore Artistico
Thirteen Autumns and a Window
Fly Icarus - Fly Ever Higher Toward's The Sun. Ouverture & Vernissage
VENERDI' 5 DICEMBRE 2025 H 18.30 - MARCA- Museo dell'Arte Contemporanea di Catanzaro
Via Alessandro Turco 63 - CATANZARO
Dal 5 Dicembre 2025 fino al 5 Gennaio 2026
Grandi Mostre - Fly Icarus - Fly Ever Higher Toward's The Sun - MARCA Fine Art Museum - Catanzaro
Dal 5 Dicembre 2025 fino al 5 Gennaio 2026
Espone il Maestro Paola Moglia
Presiedono: Amedeo Momile, Sindaco di Soveria Simeri e Presidente della Provincia di Catanzaro
Prof. Giuseppe Giglio, Storico e Critico d'Arte, Prof Jean Francois Bachis- Pugliese Archivista, semiologo e Critico d'Arte
Prof.ssa Mery Rose Florio, linguista e Critico d'Arte, Dott.ssa Tania Romeo, Direttore Artistico
"The Dragon and the greath apocalypse and the vision on Joachim of Fiore" EX MAM Cosenza
Dal 5 Dicembre 2025 fino al 5 Gennaio 2026
Espone il Maestro Paola Moglia
Presiedono: Amedeo Momile, Sindaco di Soveria Simeri e Presidente della Provincia di Catanzaro
Prof. Giuseppe Giglio, Storico e Critico d'Arte, Prof Jean Francois Bachis- Pugliese Archivista, semiologo e Critico d'Arte
Prof.ssa Mery Rose Florio, linguista e Critico d'Arte, Dott.ssa Tania Romeo, Direttore Artistico
"Volo di Icaro" di Paola Moglia
Materico: serigrafia trattato, colore acrilico, spray, colle, gesso.
"Volo di Icaro" di Paola Moglia
Materico: serigrafia trattato, colore acrilico, spray, colle, gesso.
"Volo di Icaro" di Paola Moglia
Materico: serigrafia trattato, colore acrilico, spray, colle, gesso.
🌞 Paola Moglia – Il volo di Icaro
Tecnica mista materico, colori acrilici
Presentazione critica di Donata Ardigò
Con Il volo di Icaro, Paola Moglia reinterpreta il mito antico trasformandolo in un’esperienza profondamente interiore. Le tre opere, accomunate da un forte linguaggio materico e da un uso emotivo del colore, raccontano non tanto la caduta dell’eroe, quanto il suo desiderio di elevarsi, il suo gesto audace, la sua luce.
Il mito diventa un viaggio psicologico: dall’impeto alla trasformazione, fino alla rivelazione di un’immagine alata che non è più punizione, ma nascita.
🔶 1. L’ascesa
Nel primo quadro, dominato da una grande nube rossa sospesa su un ampio campo azzurro, si avverte l’impulso iniziale: l’energia di chi decide di staccarsi dal suolo.
Il rosso, esplosivo ma ancora raccolto, rappresenta la spinta del desiderio, il calore del sole che attira e accende.
L’azzurro sottostante è lo spazio dell’aria: una soglia, un invito, un luogo di sospensione dove il volo diventa possibile.
L’opera esprime la potenza del momento in cui Icaro sceglie di elevarsi, mosso da ardore e innocenza.
🔷 2. La sfida al cielo
Nel secondo quadro la tensione aumenta: il rosso ora è un gesto che taglia la tela, un lampo verticale che parla di slancio, rischio e vertigine.
Il blu scuro in alto a sinistra è il punto misterioso verso cui Icaro si spinge — il cielo profondo, il limite, il divino.
L’intera composizione è diagonale, spinta, irrequieta: è il corpo nel pieno del volo, nel momento in cui la velocità travolge tutto.
L’opera racconta la parte più audace e insieme più fragile del mito: la sfida.
🔵 3. La metamorfosi
Nel terzo quadro, l’immagine del corpo alato emerge finalmente, come una figura luminosa tra l’incendio del cielo e l’onda blu sottostante.
Qui Moglia abbandona l’idea della tragedia: l’Icaro che vediamo non precipita, non scompare.
È un essere che esiste tra due mondi — cielo e mare — come se il suo gesto, invece di condannarlo, lo avesse trasformato in pura essenza, pura luce.
Il rosso diventa il ricordo del sole, il blu diventa la memoria del mare: ma il corpo alato è un ritorno, non una fine.
L’artista sembra suggerire che il volo non è caduta, è rinascita.
🎨 La tecnica
L’uso della tecnica mista materica permette a Paola Moglia di creare superfici vive, increspate, quasi in movimento.
Il colore non è un semplice elemento pittorico: è materia narrativa.
• Rosso: calore, ardore, impulso, il sole di Icaro
• Azzurro: aria, sospensione, respiro
• Blu profondo: il rischio, l’abisso, il limite
• Bianco: la parte spirituale, l’ala, l’essenza che sopravvive
L’artista dipinge stati d’animo prima ancora che figure.
Il mito è un pretesto per parlare dell’essere umano e del suo bisogno eterno di andare oltre.
✨ Conclusione
Il volo di Icaro diventa così un trittico sull’audacia, sul desiderio e sulla forza trasformativa del sogno.
Non una tragedia, ma un atto di libertà.
Non una caduta, ma un’occasione per immaginare la possibilità di diventare altro, di elevarsi oltre i propri confini.
Paola Moglia restituisce al mito la sua dimensione più profonda:
il coraggio di provare a volare.
Donata Ardigò
Gianfranco Pugliese è con Paola Moglia presso Marca - Museo delle Arti di Catanzaro., Calabria. https://www.facebook.com/share/p/17ydwyZpNZ/
Paola Moglia. 1963, Cremona. Il volo di Icaro - Idropittura, colori acrilici, gesso in polvere, pietra pomice, colla su tela - Misure portanti di100x100cm per ognuna delle tre tele. ( Trittico) Anno 2025.
l'Aniconismo pittorico, suggestiona di continuo l'anima vegetante della Pittrice, Paola Moglia, nonche' tal fatto e' palesato adunque anche in questo suo trittico in menzione, realizzato in memoria delle stesse esperienzialita' di vita del giovane Icaro, figlio di Dedalo e della schiava di Re Minosse, Naucrate.
Conciossiacosa che, si deduce il fatto che, cotale avvertenza tecnicistica palesata attraverso l'estro artistico della pittrice Moglia, basata appunto sull' aniconismo pittorico, ponga in essere semanticamente dei concetti inerenti a evocare l' estromissione totalizzante della classica prigionia della forma geometrimatematecizzata, preferendo accio' l' ontognificazione diretta sulle tre superfici delle tre tele sopraddette, quadrangolari, di chiara matrice geometrica euclidea, di svariate cromotraspaluminescenze aniconiche, in continuo trasmutazionismo pittorico, capaci in uopo di accidentalizzarsi in complesse autoevaporizzazioni pittoriche di colore rosso, grigio, blu e celeste manifeste biditridimensionalmente sempre sulle tre superfici delle tele in questione.
Perciocche' si palesa il fatto che, il colore celeste e il colore blu rappresentino delle "sostanze spirituali" che vivacizzano l' anima vegetante dello stesso Icaro, sicche' il mare di colore celeste rappresenta la sua agitazione d' animo mentre il blu, il cielo e la sete di conoscenza. Il rosso, rappresenta la vulcanicìta' e ipertensione psicologica di Icaro, che vuole sfidare i limiti imposti dagli dei, per superarli e trasmutarsi sostanzialmente come uno dei tanti dei sopraddetti. Icaro si percepisce nel quadro centrale del trittico, di colore bianco traspaluminescente, mentre vola in alto dei Cieli. Icaro in effetti e' la stessa figlia di Minosse, appunto Arianna, colei che donera' a Teseo il filo da seguire per non smarrirsi dopo aver ucciso il Minotauro, all'interno dei corridoi del labirinto.
Arianna e' la figlia di Minosse e di Pasifae, nonche' sara' colei che si invanghìrà del toro bianco che fu regalato a suo marito, sicche' dal rapporto d' amore fra Pasifae e il toro bianco nascera' il Minotauro, appunto il fratellastro di Arianna, mezzo uomo e mezzo toro.
Saputo cio' Minosse dall' imbarazzo, fece costruire il labirinto al suo architetto di fiducia, appunto Dedalo, padre di Icaro, per rinchiudervici dentro il Minotauro.
I Greci per non essere attacati dai Cretesi furono obbligati a versare come tributo ogni anno a Minosse i loro giovani, per darli in pasto e in sacrificio al Minotauro stesso. Teseo, figlio di Egeo, re di Atene, decise personalmente di recarsi all'interno del labirinto per uccidere il Minotauro, per far cessare questi sacrifici.
Giunto a Creta, la figlia di Minosse, Arianna, si innamora di lui, e gli da un gomitolo di lana per ritornare vivo e vegeto dopo che avra' ucciso il Minotauro e uscire così dal Labirinto.
Ecco che Teseo rappresenta la forza di Arianna che uccide le sue paure di ragazza, simboleggiate appunto da questo mostro psicologico che e' appunto il Minotauro stesso.
Teseo una volta fuoriuscito dal labirinto si trasforma in Icaro, ed e' Icaro stesso che rappresenta la sete di conoscenza di Arianna e che vuole a tutti i costi rubare il fuoco agli dei, ma per questo suo peccato di "hybris', verra' punito/a per essersi troppo avvicinato/a al sole, dove la cera che tenevono unite le piume della ali di Icaro squagliera', con la conseguenza di farlo cadere nelle oscurita' piu' profonde e oscure del mare Egeo.
Quindi Arianna rappresenta simbolicamente il punto iniziale di una retta, mentre Icaro quello finale, che volle a tutti i costi trasformarsi in una linea infinita senza limiti e confini. In effetti la pittura aniconica della pittrice Moglia, estromette ogni tipo di linea di contorno esile e massiva che possa favorire la perimetralizzazione di tutti i cromatismi che sono stati utilizzati da lei stessa per costituire l' artisticizzazione di queste sue tre tele in questione, costituenti appunto il trittico in menzione.
Tutti i colori aniconici rappresentano appunto la Quintaessenza dell' anima vegetante di Arianna che si "iposticizza" in Teseo, e Icaro, ma nello stesso tempo anche in Minosse, in Naucrate, in Pasifae, nel Minotauro e in Dedalo. In effetti tutti questi personaggi sono una sola persona, appunto Arianna.
La pittrice Moglia non ha rappresentato un Icaro perdente, ma un Icaro in continuo movimento e con la sua sete di innalzarsi sempre di piu' alla destra degli Dei.
L' Icaro di Paola Moglia non e' un perdente e quantomeno un vittorioso, ma solo un ottimo e istancabile viaggiatore che si dirige verso un futuro radioso e tranquillo tutto da scoprire.
Jean-François Bachis-Pugliese, Archivista, Semiologo e Critico d'Arte, nonche' Esperto e Perito d' Arte della Camera di Commercio della Provincia di Cosenza. Copyright 2025.Tutti I Diritti Riservati