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La Provincia 30-8-2019
A Curtatone personale di Moglia
CURTATONE (MANTOVA). La sede principale di Montanara di Curtatone apre le porte all'arte, a quella fredda, forte e potente che domina l'acciaio, che domina lo spazio nelle ultime opere di Paola Moglia., la pittrice cremonese che l'ha ideata e curata in collaborazione con l'amministrazione della cittadina mantovana (fino all'1 settembre).
"Questa mostra - spiega Moglia - nasce da un'idea che coltivo da tempo, aprire cioè le porte delle sale comunali all'arte con mostre personali rivolte alla pittura, scultura, fotografia, design, con lo scopo di valorizzare sia il lavoro degli artisti che la bellezza talvolta troppo poco conosciuta dei palazzi che le ospitano". Moglia porta a Curtatone una selezione delle sue opere più recenti a cominciare dalle tele a fondo nero "Ascesa" e "Dominio". Qui l'acciaio sapientemente lavorato non soltanto è padrone dello spazio centrale ma cattura l'attenzione di chi guarda diventandone il punto luce a tal punto che nepppure gli spruzzi vitali di acrilico rosso riescono a distogliere. "Fa paura pensare quale forza abbia contorto un materiale così indocile, ostinato e invulnerabile - scrive la critica Paola Barbieri. E' come fissare una ferita che offende l'algida perfezione. E quindi ci inquieta però al contempo ci affascina, ma perchè regala personalità e mistero".
Può rimanere disorientato chi è abituato a leggere nel mondo silenzioso a tinte madreperlacee dei dipinti di Moglia tutte le sfumature del suo pianeta inconscio, la forza dell'acciaio applicata alla tela ne mette a nudo la tenacia dal rosso vischioso come fosse appena uscito dalla bocca di un vulcano che lo lambisce senza toccarlo, esplode invece quel tratto di matericità che negli anni si è trasformata nel leit motiv di una produzione, alla fine mai uguale a se stessa.
Quella attraversata da uno stile che sa variare dai colori caldi di terre e sole al nero macchiato di sangue, dagli azzurri e dai blu marini ai bianchi candidi ed elegantissimi in esposizione c'è n'è una selezione molto ampia (una quarantina le tele) perchè a Moglia non fa certo difetto la prorompente forza vitale "dietro i colori, i tratti e la materia che lei plasma per un risultato sempre originale, sorprendente e carico d'incanto".
Nata a Cremona nel 1963, a soli sette anni inizia a frequentare il Centro Artistico Leonardo sotto la guida di Giorgio Mori e partecipa ad esposisioni estemporanee. Frequenta il Bembo in città e il liceo artistico di Verona dove si diploma. Studia alla scuola internazionale di Grafica a Venezia e alla scuola Politecnica di Design di Milano. Tra i recenti riconoscimenti, la selezione alla Triennale di Roma con il dipinto "La poesia del silenzio" e la partecipazione con altri 26 artisti italiani al progetto Procida mediterranea 2022.
Foto: La pittrice nel suo atelier cremonese. A fianco "Ascesa", acciaio e acrilico e "Fuoco di ghiaccio", materico con colori acrilici, due delle opere presenti in mostra.