"Il mio volo fragile" di Paola Moglia. Argento metallizzato, spruzzo colore acrilico in rilievo, forma di carta lavorata con colle, 70x70
La creatura alata procede nel suo volo. È un volo sopra pennellate rosse che raccontano di dolore, sangue e passioni carnali. È un volo sopra la terra, la materia e le miserie umane. Librarsi nell’aria è il raggiungere l’elevazione spirituale. Ma la fatica della creatura è percepibile. Immediata, palpabile. La creatura è fragile, il suo incedere è esitante. Il suo volo è radente al suolo. Ancora non sicuro. Ancora non lontano dal fango. Faticoso, incerto. Imprevedibile nel suo proseguo. L’essere è forse l’incarnazione del nostro spirito che tende a nobilitarsi ma che fatica a farlo. Fortunatamente sullo sfondo del cielo vi è un simbolo. Sembra un braccio muscoloso o forse una luce. Chissà che non sia il segno della forza e della speranza per la creatura e per lo spirito dell’artista e per lo spirito di noi tutti, creature contese tra il cielo e la terra, tra il divino e l’umano.