Joachim Heinrich Wilhelm Wagener

Un tempio delle arti per la nazione

Il mercante e banchiere berlinese Joachim Heinrich Wilhelm Wagener fu un appassionato sostenitore dell’arte contemporanea, socio onorario dell’Accademia di Belle Arti di Berlino, amico e corrispondente di molti artisti. La sua collezione comprendeva tutte le scuole importanti della Germania, da Berlino e Düsseldorf a Monaco di Baviera, e tutti generi, dalla grande pittura di storia a ritratti, paesaggi, nature morte e scene di genere. Lo sviluppo della collezione è ben documentata attraverso i quattro cataloghi pubblicati tra 1828 e 1861. Molti dei dipinti e degli artisti della raccolta, come le famose opere di Karl Friedrich Schinkel e Caspar David Friedrich, rispecchiavano il fervente spirito di rinascita nazionale del romanticismo tedesco. Nel 1861 Wagener lasciò i suoi tesori al re di Prussia, Guglielmo I, con il vincolo di fondare una galleria nazionale. Il grande tempio delle arti, l’odierna Alte Nationalgalerie, fu commissionata dal futuro imperatore della Germania a Friedrich August Stüler. Inaugurato nel 1876, reca sul frontone l‘iscrizione „DER DEUTSCHEN KUNST MDCCCLXXI“ (Per l’Arte Tedesca 1871), sottolineando il ruolo delle arti come pilastro fondante del nuovo impero germanico proclamato a Versailles nello stesso 1871. In realtà la collezione Wagener includeva anche opere importanti di artisti francesi, belgi e italiani e aveva un taglio più europeo rispetto al progetto finale della galleria nazionale. Accanto a un capolavoro dell‘Ottocento italiano come la Fuga di Bianca Cappello da Venezia di Francesco Hayez, erano presenti molte opere che riflettevano l’italofilia dell’Ottocento tedesco come la Veduta del duomo di Milano di Johann Carl Schultz o il Tasso che incontra Eleonora d’Este di August Ferdinand Hopfgarten.

Johann Carl Schultz,
Veduta del Duomo di Milano
(1829), olio su tela

Francesco Hayez,
La fuga di Bianca Cappello da Venezia
(1853-54), olio su tela