Vittoriale degli italiani

Gardone Riviera

La villa di Cargnacco (contrada di Gardone), attirò l’attenzione di Gabriele D’Annunzio nella prima metà del XX secolo. Il Governo Italiano la espropriò nel 1918 l’immobile di proprietà di Henrich Thode (illustre storico dell’arte) e l’affidò al poeta, intenzionato a realizzare una sorta di memoriale della sua vita inimitabile e delle imprese degli italiani durante la Grande Guerra. Con la villa, il Vate rilevò anche i suoi preziosi contenuti, tra cui una biblioteca di circa seimila volumi, manoscritti di Wagner, il pianoforte Steinway che fu di Listz.

Nel corso degli anni, nella villa “La Prioria“ furono effettuate ristrutturazioni e vari ampliamenti ad opera di Gian Carlo Maroni, architetto di Riva del Garda.  Solo nel 1923 si ha per la prima volta notizia della denominazione “Il Vittoriale“, data al boschetto di magnolie nei Giardini, dove sono erette numerose colonne memoriali, e poi estesa a tutta la proprietà.
Con l’acquisto dell’adiacente Villa Mirabella e dell’ex Hotel Washington, con l’abbattimento dell’immonda taverna (ossia l'osteria ubicata davanti al portale di accesso al Vittoriale) e con l’acquisto di nuove aree circostanti, il complesso del Vittoriale arrivò a raggiungere circa nove ettari di estensione, prospicienti un panorama unico del lago di Garda.
L’imponente residenza, da luogo di ricevimento e rappresentanza diviene patrimonio comune, con un “Atto di donazione al popolo italiano“ redatto nel 1923 e perfezionato nel 1930.

La piazzetta di fronte all’ingresso della casa, è la piazzetta Dalmata ed è totalmente contornata dalla facciata gialla della Prioria e degli edifici più recenti che vennero aggiunti affiancandosi ad essa, ovvero il museo d’Annunzio eroe e i loggiati dello Schifamondo.
Al centro della piazza si innalza un alto obelisco con, sulla cima, la statua della Madonna con il Bambino.
Separata dai loggiati si trova invece la piazzetta dell’Esedra, che prende il nome dalla struttura stessa che si trova qui, ovvero un incavo semicircolare in cemento dotato di una piccola cappella nel quale è possibile accedere.

La Prioria – il Palazzo di d’Annunzio