Roma

I sette colli di Roma sono le alture su cui fu costruita la città antica, tuttora evidenti nel centro storico della città moderna, con un'altezza di circa 50 metri.

I colli riportati da Cicerone e Plutarco sono: Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale e Viminale.

L'orografia dei colli subì cambiamenti con la costruzione della città; queste alture non sono isolate ma compongono un sistema collinare costituito da tre lunghe "dita di una mano" che si riuniscono a est nel pianoro dove attualmente sorge la stazione Termini, tra cui si interponevano alcune valli come la Vallis Murcia (tra Aventino e Palatino, e occupata più tardi dal Circo Massimo) e l'area del Foro romano (tra Palatino, Velia e Campidoglio).

Le Mura serviane sono le prime mura di Roma (VI secolo a.C.), fatte costruire secondo la tradizione da Tarquinio Prisco, poi ampliate e dotate di un ampio fossato dal successore, Servio Tullio, dal quale presero il nome.
Al centro del tratto maggiormente esposto delle mura serviane, quello cioè tutto in pianura tra la porta Collina e l'Esquilina, si apriva la Porta Viminalis che, insieme alle due citate e alla Querquetulana, è tra le più antiche porte dell'intera cinta difensiva dell'antica Roma.
La porta Viminalis si apriva all'incirca al centro del lungo tratto di mura tuttora esistente in piazza dei Cinquecento (il reperto più imponente ancora visibile), sul lato destro di chi esce dalla Stazione Termini. Il giardino che contorna le mura copre il terrapieno dell'antico argine (e la lieve pendenza sul lato della piazza ne è un pallido ricordo), il cui muro di sostegno è ancora visibile nel piano sotterraneo dell'edificio della stazione, di fronte al ristorante McDonald's.

La piazza del Quirinale è delimitata a nord-est dall'imponente facciata del Palazzo del Quirinale, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana. L'edificio, costruito negli anni 1573–1585 da Martino Longhi il Vecchio e poi (1578) da Ottaviano Mascherino come residenza estiva dei pontefici romani, fu successivamente ampliato dagli architetti Fontana, Ponzio, Maderno e Bernini. Con la presa di Roma del 20 settembre 1870, il Palazzo divenne sede della monarchia e, dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, sede ufficiale della massima magistratura repubblicana.
Al centro della piazza si trova il grande gruppo scultoreo della Fontana dei Dioscuri; inserito nel gruppo, si erge un obelisco proveniente dal Mausoleo di Augusto.
Il lato est della piazza, è delimitato dal Palazzo della Consulta, già sede del tribunale dello Stato Pontificio, poi del Ministero dell'Africa Italiana, e dal 1955 della Corte Costituzionale.