Rimini

rimini_centro_storico.jpg

Rimini sorge in quel lembo meridionale della Romagna compreso fra il mare Adriatico e le dolci colline dell'Appennino.
I suoi tesori d’arte contemplano capolavori unici che vanno dal periodo romano a quello rinascimentale, come l`Arco d`Augusto, il Ponte di Tiberio, Castel Sismondo, il Tempio Malatestiano, la romana piazza Tre Martiri o la medioevale piazza Cavour, per terminare con il Museo della città e il sito archeologico della ‘Domus del Chirurgo’ con l’eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, giunto intatto a noi dall'età romana.

Tempio malatestiano

Il Tempio malatestiano, usualmente indicato dai cittadini come il Duomo e dal 1809 divenuta cattedrale col titolo di Santa Colomba, è il principale luogo di culto cattolico di Rimini.
Rinnovato completamente sotto la signoria di Sigismondo Pandolfo Malatesta, con il contributo di artisti come Leon Battista Alberti, Matteo de' Pasti, Agostino di Duccio e Piero della Francesca, è, sebbene incompleto, l'opera chiave del Rinascimento riminese ed una delle architetture più significative del Quattrocento italiano in generale.
Tra il Duecento e Trecento furono aggiunte due cappelle sul lato sud. Parte dei marmi per i lavori furono presi da rovine romane in Sant’Apollinare in Classe e da Fano.
La chiesa, nonostante le dimensioni relativamente modeste, era già utilizzata nel 1312 come luogo di sepoltura della famiglia Malatesta, arricchita da altari e opere d’arte, alle quali fu chiamato a contribuire anche Giotto.