Testaccio

Il nome del rione deriva dal mons Testaceus: una collina artificiale alta 35 metri formata dai cocci (testae) e detriti vari, accumulatisi nei secoli come residuo dei trasporti che facevano capo all'antico porto fluviale della città di Roma, l’Emporium, situato approssimativamente tra l'Aventino e Testaccio.

La Porta San Paolo (Porta Ostiensis) è una delle porte meridionali delle Mura aureliane a Roma, ed è tra le più imponenti e meglio conservate tra le porte originali dell'intera cerchia muraria. Al suo fianco si erge la Piramide Cestia (Sepulcrum Cestii): una tomba romana a forma di piramide di stile egizio costruita a Roma tra il 18 e il 12 a.C. ed è stata inglobata nel perimetro del posteriore cimitero acattolico (cimitero degli Inglesi), costruito tra il XVIII e il XIX secolo.

Cimitero acattolico del Testaccio

È uno dei luoghi di sepoltura tutt’ora in uso più antichi in Europa, in quanto l'inizio del suo utilizzo risale al 1716 circa.
La popolazione del Cimitero è eccezionalmente varia, ma anche eccezionalmente ricca di scrittori, pittori, scultori, storici, archeologi, diplomatici, scienziati, architetti e poeti, e tra loro, molti di fama internazionale.
Oltre al significativo numero di tombe protestanti e ortodosse orientali, vi si possono trovare tombe appartenenti ad altre religioni quali l’Islam, lo Zoroastrismo, il Buddismo e il Confucianesimo.
Le iscrizioni sono in più di quindici diverse lingue – lituano, bulgaro, ceco-slavo, giapponese, russo, greco e avestico, e spesso incise con i tratti della propria scrittura.