Testosterone
Tribulus terrestris
Il testosterone è un ormone steroideo regolato dall'ormone luteinizzante ( a livello ipofisario ) che è a sua volta regolato da GnRh ( secreto dall'ipotalamo ) , e prodotto dalle cellule vdi Leydig situate nei testicoli (e , in minima parte, dalle dalla corteccia surrenale ).
Nell'uomo è deputato allo sviluppo degli organi sessuali (differenziazione del testicolo e di tutto l'apparato genitale) e dei caratteri sessuali secondari, come la barba, la distribuzione dei peli, il timbro della voce e la muscolatura e la crescita ossea.
Nell'uomo adulto i livelli di testosterone giocano un ruolo molto importante per quanto riguarda la sessualità, l'apparato muscolo scheletrico, la vitalità e la buona salute, intesa soprattutto come protezione da malattie metaboliche come ipertensione e diabete e sulla depressione.
Contribuisce a garantire la fertilità in quanto stimola la maturazione degli spermatozoi nei testicoli e influenza qualità e quantità dello sperma prodotto poiché opera sulle vie seminali e sulla prostata.
Il testosterone regola anche il desiderio, l'erezione e la soddisfazione sessuale.
Il testosterone è sintetizzato maggiormente nelle cellule di Leydig dei testicoli a partire da molecole di colesterolo , trasformato nel fegato in altre sostanze ormonali e smaltito tramite i reni.
La diminuzione cronica di testosterone comporta:
diminuzione di massa ossea
aumentano i rischi di osteoporosi
la massa muscolare diminuisce
il grasso corporeo aumenta
presenza di stanchezza, spossatezza
depressione
aumento di rischi aterosclerotici
ipertensione
aumento rischi di diabete
sindrome metabolica
rischio di disfunzione erettile
Il testosterone viene sintetizzato già dal feto a partire dalla sesta settimana di gestazione in quantità intorno a 0,5 mg/die. In questo stadio promuove la crescita ossea e muscolare ed è responsabile della differenziazione sessuale. Aumenta lentamente fino a circa 1 mg/die entro i dieci anni di età. Entro i dieci e vent'anni di età ( adolescenza maschile ) la sintesi aumenta rapidamente fino a raggiungere 5 ÷ 7 mg/die per rimanere a questo livello fino a circa trent'anni. Dopo i trent'anni la sintesi diminuisce di circa 2% all'anno fino a raggiungere 3 ÷ 4 mg/die all'età di ottant'anni.
C'è una grande variazione giornaliera (circadiana):
la testosteronemia raggiunge un minimo verso 1:00 di notte.
rapidamente aumenta alle 6:00 ÷ 12:00.
nel pomeriggio prevalgono i processi metabolici decompositori e la testosteronemia si abbassa lentamente fino alla 1:00 di notte.
Esistono due quote di testosterone : quello legato a proteine circolanti SHBG ( è la maggior quantità ) e quello liberoIl testosterone nel sangue circola per la maggior parte legato alle proteine (44% legato all’SHBG, 4% legato alla CBG e 50% legato all’albumina), mentre solo il 2-3% circola in forma libera, il cosiddetto testosterone libero. La forma libera dell’ormone è quella attiva, subito disponibile per le cellule, quindi legata più direttamente alla sua azione. Tuttavia non è ancora noto se i sintomi da carenza di testosterone siano meglio correlati ai livelli di testosterone totale o libero.
Il dosaggio del testosterone libero non deve esere fatto di routine ma può aiutare nella diagnosi di ipogonadismo, soprattutto quando i risultati del testosterone totale sono equivoci o non riflettono la reale situazione clinica . E' di ausilio per la diagnosi di ipogonadismo laddove il testosterone totale risulti normale o nella fascia compresa tra 8 e 12 nmol/l in presenza di sintomi specifici di ipogonsdismo.
Il testosterone può essere alterato se viene modificata la concentrazione di proteine circolanti che lo legano ( SHBG ) :
aumentano in : ipertiroidismo , cirrosi epatica , farmaci estrogenici e terapia per epilessia )
diminuiscono in : trattamento con glucocorticoidi o con GH , Acromegalia , Ipotiroidismo, S. di Cushing, Iperinsulinemia, Sindrome nefrosica e obesità.
In caso di diminuzione del testosterone plasmatico , la sua somministrazione è controindicata se :
ipertrofia prostatica sintomatica ( presenza di residuo vescicale o ipertrofia prostatica sintomatica ( luts )
in pazienti con problemi di infertilità
nella neoplasia mammaria maschile
sono in corso valutazioni sulla eventuale pericolosità della sua somministrazione in pazienti con neoplasia prostatica
in caso di ematocrito elevato
in pazienti con cardiopatia medio-severa
In caso di sua somministrazione si devono monitorare : psa trimestrale, emocromo e funzionalità epatica e si deve eseguire eco transrettale semestrale.
La terapia sostitutiva con pomate , compresse od iniezioni può essere coadiuvata da una terapia alimentare e comportamentale :
Il Fieno greco è sicuro e naturale e aiuta ad aumentare la forza, la resistenza, la vitalità e aumenta il rilascio dell’insulina utile per l’aumento muscolare.
Tribulus terrestris
La L-Arginina, oltre ad avere proprietà antiossidanti ed immuno stimolanti, possiede anche attività vasodilatatoria a carico delle arterie
La Vitamina D3, livelli adeguati di questa vitamina sono importanti per favorire la crescita muscolare, la forza e la massa e giocano un ruolo fondamentale nella sintesi delle proteine.
La Vitamina B6 contribuisce alla regolazione dell’attività ormonale.
Lo Zinco ed il Magnesio contribuiscono al mantenimento di livelli normali di testosterone nel sangue e alla protezione dallo stress ossidativo.
Per evitare una diminuzione del testosterone occorre evitare : zuccheri , soia ( contiene estrogeni vegetali ) , alcool , eccedere in esercizi fisici ( aumentano il cortisolo ), curare il sonno ed avere un peso corporeo normale.
Il coronavirus ottiene l'ingresso nella cellula umana legando le sue proteine virali (S) all'ACE2 e sul priming della proteina S mediante TMPRSS2. Il TMPRSS2 è un gene regolato dagli androgeni e questo può spiegare la maggiore suscettibilità degli uomini a sviluppare infezioni gravi SARS-CoV-2 rispetto alle donne .Poiché è noto che i farmaci anti androgeni riducono i livelli di TMPRSS2, si pensa che gli antagonisti del recettore degli androgeni potrebbero essere utilizzati per bloccare o ridurre la gravità dell'infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti maschi.