Neoplasia vescicale






La neoplasia vescicale è la neoplasia più comune del tratto urinario.  Il tasso di incidenza nel'Unione europea è di 27 su 100.000 uomini e  6 su 100.000 donne. In Europa si segnala una maggior incidenza in Spagna ed il più basso in Finlandia. Il tasso di mortalità è di 8 su 100.000 per gli uomini e 3 su 100.000 per le donne. 

Una crescente evidenza suggerisce che la predisposizione genetica ha una notevole influenza sulla incidenza di neoplasie vescicali, specialmente attraverso il suo impatto sulla suscettibilità ad altri fattori di rischio. La sindrome di Lynch o il carcinoma colorettale ereditario non poliposico (HNPCC) è una condizione autosomica dominante più comunemente associata ad un aumentato rischio di carcinoma del colon-retto , dell'endometrio , dell'ovaio, dello stomaco, dell'intestino tenue, del sistema epatobiliare, del sistema nervoso centrale, della pelle e del tratto urologico.

Fattori di rischio

Alla diagnosi iniziale, il 70% dei casi sono non muscolo-invasivi e circa il 30% invadono lo strato muscolare della parete vescicale . A volte la neoplasia superficiale si trasforma in infiltrante nonostante il trattamento chirurgico e/o chemioterapico endovescicale :  il 70% - 80% delle neoplasie vescicali sono recidivanti dopo il trattamento iniziale ed il 20% si trasformerà in neoplasia muscolo invasiva in 5 anni.

L' associazione tra neoplasia del tratto urinario superiore e neoplasia della vescicale può arrivare sino al 26%.

I sintomi

I sintomi con cui si può presentare il tumore della vescica sono comuni anche ad altre malattie che colpiscono l'apparato urinario.  Manifestazioni frequenti sono la presenza di sangue nelle urine (micro e macro ematuria) e la formazione di coaguli, la sensazione di bruciore alla vescica alla minzione, la difficoltà e il dolore a urinare, una maggiore frequenza minzionale. 

Con la progressione della malattia questi disturbi possono diventare importanti.

Il tumore della vescica può diffondere localmente e a distanza per via linfatica, dapprima ai linfonodi e successivamente, attraverso il circolo sanguigno, ai polmoni, al fegato e alle ossa.

Non sempre il suo comportamento è prevedibile per quanto riguarda le ricadute, l'aggressività e le metastasi.

E' importante non sottovalutare mai un episodio di sangue nelle urine o la presenza di emoglobina nell'esame delle urine ; se è vero che spesso una cistite o una infiammazione alla prostata possono dare questo sintomo , è altrettanto vero che sottovalutare il sintomo può portare ad una diagnosi tardiva di neoplasia vescicale, con grossi problemi terapeutici.

Esistono anche neoplasie vescicali completamente asintomatiche scoperte per caso durante una ecografia di controllo per altre cause.

CTM


Ecografia e Ecocolordoppler


Risonanza Multi Parametrica


Alterazioni genetiche

Esami

Come per ogni forma tumorale, le possibilità di cura della neoplasia vescicale sono sensibilmente aumentate da una diagnosi precoce ; l'individuazione e la stadiazione della neoplasia richiedono il ricorso congiunto ad esami clinici, strumentali e di laboratorio.

Considerati i numerosi fattori di rischio, è innanzitutto fondamentale un'accurata anamnesi sia personale che lavorativa, associata ad un'attenta valutazione della sintomatologia . 

L'analisi tradizionale delle urine (ricerca di sangue, proteine, glucosio, urinocoltura, anticorpi specifici ecc.), unitamente all'esame citologico delle stesse, può fornire importantissimi indizi diagnostici. 

Abbiamo diversi tipi di cistoscopie :

- Cistoscopia tradizionale con strumenti flesibili o rigidi 

- Cistoscopia a luce blu (BLC® con Cysview) con un agente fotosensibilizzante che si accumula nelle cellule neoplastiche ed emette una luce rossa / rosa dopo l'esposizione allaluce blu

Tests ancora in fase di validazione

In caso di grosse masse vescicali infiltranti e per la loro stadiazione è utile l'esecuzione di :

G : grado di differenziazione cellulare

Stadiazione

Categoria “T”

TX il tumore primitivo non può essere definito

T0 nessuna evidenza del tumore primitivo

Ta carcinoma papillare non invasivo

Tis carcinoma in situ

T1 il tumore infiltra la sottomucosa (lamina propria), ma viene considerato fra le neoplasie superficiali

T2 la neoplasia infiltra lo strato muscolare superficiale

T3a la neoplasia infiltra lo strato muscolare profondo

T3b la neoplasia infiltra il grasso perivescicale

T4 la neoplasia invade gli organi adiacenti

T4a il tumore invade la prostata, l’utero o la vagina

T4b il tumore invade la parete pelvica o addominale


Categoria “N”

NX lo stato dei linfonodi regionali non può essere definito

N0 nessuna evidenza di metastasi nei linfonodi regionali

N1 metastasi in un solo linfonodo di dimensioni non superiori a 2 cm

N2 metastasi in un solo linfonodo di dimensioni comprese fra 2 e 5 cm, o in linfonodi multipli non superiori a 5 cm

N3 metastasi ai linfonodi di dimensioni superiori a 5 cm


Categoria “M”

MX la presenza di metastasi a distanza non può essere accertata

M0 non segni di metastasi a distanza

M1 metastasi a distanza

Per una adeguata terapia e per il  follo w up occorre valutare :


Tac con mdc iodato







Termoterapia




Immunoterapia endovescivale






Gemris

Terapia per neoplasie superficiali


Esiste un Algoritmo di Cueto per valutare rischio di recidiva o di progressione della malattia in pazienti trattati con BCG 

Le instillazioni sono eseguite :

Sono in corso sperimentazioni terapie con : 

Le instillazioni vescicali del bacillo Calmette-Guérin (BCG) in pazienti con carcinoma della vescica non muscolo-invasivo (NMIBC) sono associate a un ridotto rischio di malattia di Alzheimer e altre demenze ( Congesso American Urological Association  2021) .

Derivazioni urinarie

Terapia per neoplasie infiltranti

Esistono indici per valutare le complicanze per un intervento di asportazione della vescica : 


In caso di pazienti che non possono essere sottoposti a chemioterapia con Cisplatino sono in studio : 

Nel tumore della vescica in fase avanzata l'approccio terapeutico è di tipo polichemioterapico e rx terapico e la asportazione della vescica) si attua per evitare o in caso di massivi sanguinamenti :


Nei pazienti anziani ( età maggiore di 80a ) con carcinoma muscolare invasivo la chemio-rxterapia offre risultati uguali alla terapia chirurgica.

E' in studio la possibilità di utilizzare cateteri per brachiterapia vescicale posizionati in laparoscopia o in robotica

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