Granuloma Inguinale

Infezione a trasmissione sessuale data da Klebsiella Granulomatis ( detta anche Calymmatobacterium granulomatis o Donovanosi) .

Il granuloma inguinale è molto raro nei climi temperati, ma è più frequente nelle aree tropicali e subtropicali come India, Guyana e la Nuova Guinea, ma occasionalmente si presenta anche in Occidente.

Ci sono non più di un centinaio di casi segnalati ogni anno in Europa.

La malattia si diffonde principalmente attraverso il rapporto vaginale o anale. Molto raramente si diffonde durante il sesso orale.

Gli uomini sono colpiti due volte di più rispetto alle donne, e la maggior parte delle infezioni si verificano nelle persone di età compresa tra i 20 e i 40 anni.

Sintomi

l periodo d'incubazione varia da 1 a 12 set. La lesione iniziale è costituita da un nodulo indolore rosso-carne che si trasforma in una placca arrotondata, maleodorante, rilevata e vellutata.

Le sedi dell'infezione negli uomini sono

  • il pene

  • lo scroto

  • l'inguine

  • le cosce

  • nei maschi omosessuali, l'ano e le natiche

  • il volto

Le sedi dell'infezione nelle donne sono

  • la vulva,

  • la vagina

  • il perineo

  • il volto

Non è presente linfoadenopatia e la malattia si diffonde per contiguità e per auto infezione.La guarigione è lenta, con formazione di cicatrici. Frequenti sono le infezioni secondarie, che possono provocare abbondanti distruzioni tissutali. Talvolta si verifica una diffusione ematogena con anemia, cachessia e morte.

Diagnosi

La diagnosi può essere confermata dall'esame microscopico, rilevando la presenza di corpi di Donovan ( bacilli intracitoplasmatici nei macrofagi colorati con i preparati di Giemsa o di Wright ) negli strisci eseguiti su materiale prelevato per raschiamento dei margini delle lesioni.

Terapia

La terapia per l'infezione prevede l'utilizzo di antibiotici .

I soggetti che abbiano avuto contatti sessuali con i pazienti devono essere sottoposti a esame clinico allo scopo di evidenziare eventuali lesioni ed impostare una terapia preventiva. I pazienti stessi andranno tenuti sotto controllo per almeno 6 mesi dopo una terapia apparentemente efficace.