Gravi infezioni virali ( Epadnavirue e Flavivurus ) a trasmissione parenterale e sessuale e per via meterno-fetale ; esistono diversi ceppi virali ed i più frequenti , trasmessi per via sessuale, sono B e C .

L'azione del virus avviene dopo un periodo di incubazione variabile : HBV: 30-180 giorni, HCV: 15-90 giorni, HDV: 30-180 giorni, provoca un danno citopatico immuno-mediato alle cellule epatiche che può risolversi entro 6 mesi o che può sviluppare una malattia cronica con insufficienza epatica, cirrosi epatica , epato carcinomi e morte.

Si valuta una incidenza di circa 600.000 casi all'anno in tutto il mondo con alti tassi di mortalità in Africa , Cina e Sud Est asiatico .

Il virus é stato dimostrato , oltre che nel sangue, anche nella saliva, sperma, muco vaginale, urina, lacrime e sudore.

In una coppia in cui uno dei due partner è infetto, la probabilità di trasmissione è del 40% per un singolo rapporto ; dopo un'epatite acuta la possibilità di contagiare può durare sino a sei mesi.

Nelle epatiti croniche si è contagiosi per tutta la vita.

La trasmissione da madre contagiosa a neonato durante il parto è elevata ; in Italia l'incidenza di epatite acuta B sintomatica è di 2 casi su 100.000 all'anno, la prevalenza di HBsAg è inferiore al 2% e le stime di incidenza e prevalenza di epatite cronica C sono rispettivamente di 4-5 casi 100mila l'anno e del 3%. .

Il 30 - 40% delle persone sieropositive negli Stati Uniti sono anche infettati con epatite C che, in questi pazienti, ha una più rapida progressione verso la cirrosi e la morte. La co-infezione Hiv +HCV aumenta il rischio di trasmissione materno-fetale di entrambe le malattie.

Sintomi

La malattia può essere asintomatica o baldamente sintomatica.

Nelle forme acute abbiamo un periodo pre-itterico (dura circa 7 giorni) con :

  • astenia ( stanchezza generale )

  • anoressia ( inappetenza )

  • nausea

  • dolori addominali

  • vomito

  • febbre.

Abbiamo quindi un periodo itterico ( dura 15-30 giorni ) con urine color marsala, sub ittero ( giallo nelle sclere ), progressiva colorazione giallastra su tutto il corpo.

Le epatiti acute possono guarire o cronicizzare ( il rischio di cronicità é del 10% per HBVe 70% per HCV ) ; abbiamo spesso sub ittero ( giallo nelle sclere ),e rischio di progressione a cirrosi.

Nelle forme più gravi si può sviluppare insufficienza epatica con :

  • encefalopatia

  • confusione mentale

  • alterazioni del comportamento

  • difficoltà all'eloquio

  • modificazioni del ritmo sonno-veglia

  • stato stuporoso sino al coma con spasticità degli arti, non risposta agli stimoli dolorifici.

  • deficit della coagulazione, edema cerebrale.

L'infezione cronica di HCV si sviluppa nel 70% -85% delle persone infette da HCV; Il 60% -70% delle persone infette sviluppa una malattia attiva del fegato.

La maggior parte delle persone infette non sono a conoscenza della loro infezione perché sono asintomatiche

Diagnosi

Attualmente la diagnosi di epatite C si basa sull’impiego di due esami del sangue:

  • la ricerca degli anticorpi specifici contro l’HCV

  • l’individuazione delle particelle virali attraverso l’esame dell' HCV-RNA.

È inoltre possibile valutare in modo indiretto lo stato di infiammazione del fegato determinando i livelli delle transaminasi epatiche.

Una volta accertata la presenza del virus si possono eseguire ulteriori indagini volte a definire precisamente il danno al fegato :

  • biopsia epatica

  • elastometria epatica (fibroscan)

  • individuare il genotipo dell’HCV e la carica virale grazie all’esame della genotipizzazione e dell’HCV-RNA qualitativo e quantitativo.

Terapia

Non esiste una cura per l'infezione da virus dell'epatite ; si utilizzano farmaci antivirali per attenuare gli effetti della malattia .Tutti i partner con i quali si sono avuti rapporti nei 6 - 12 mesi l'infezione andrebbero avvisati e avviati ad un controllo medico ; è necessario astenersi dai rapporti sessuali sino a quando non si è chiarita la propria situazione clinica e/o quella del partner.

La vaccinazione resta l'arma più efficace nel caso di una coppia in cui uno dei partner sia portatore del virus B. La vaccinazione è comunque consigliata ed è obbligatoria , in Italia, per i nuovi nati dal 1991; è efficace del 95% circa, e protegge per circa 5-10 anni.

La vaccinazione dovrebbe essere eseguita su :

  • adulti a rischio per esposizione sessuale (partner positive/i, persone sessualmente attive che non sono in una relazione reciprocamente monogama ).

  • adulti a rischio per esposizione percutanea o mucosa al sangue ( utilizzatori di droghe per iniezione, contatti familiari di persone HBsAg-positivi, detenuti, operatori sanitari e operatori della sicurezza pubblica a rischio di esposizione a sangue o fluidi corporei ).

  • adulti con epatopatia cronica, cirrosi, steatosi epatica, epatite alcolica, epatite autoimmune e livello di alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) superiore al doppio del limite superiore di normale.

  • adulti con malattia renale allo stadio terminale, compresi quelli che ricevono emodialisi, dialisi peritoneale e dialisi domiciliare.

  • adulti con infezione da HIV

  • politrasfusi

  • personale sanitario

  • donne in gravidanza a rischio di infezione da virus dell'epatite B ( più di 1 partner sessuale durante i precedenti 6 mesi, essere state valutate o trattate per un'infezione trasmessa sessualmente, uso di droghe iniettabili recenti o partner sessuale con Hbs Ag).

  • viaggiatori internazionali verso regioni con livelli elevati o intermedi di infezione da virus dell'epatite B endemica.

  • La vaccinazione va eseguita anche a soggetti a rischio ( conviventi di malati, politrasfusi, personale sanitario, detenuti, addetti ai rifiuti ).

Una nuova terapia di associazione sperimentale, multigenotipica, a base di grazoprevir (inibitore della proteasi ) ed elbasvir (inibitore del complesso replicativo NS5A), segna una grande accelerazione, verso una cura radicale , con ottimi risultati.