Menopausa

Laser terapia endovaginale

La menopausa comporta una serie di adattamenti a carico dei principali organi ed apparati dell’organismo femminile a causa di una diminuzione di estrogeni ( ed anche di testosterone).

I suoi effetti sono soprattutto evidenti a carico dell’apparato genitale, della pelle e delle ghiandole mammarie.

Sono coinvolti anche l’apparato locomotore (ossa e muscoli), l’apparato cardiocircolatorio (cuore arterie e vene), il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) e la bassa via escretrice urinaria (vescica ed uretra).

Dal punto di vista dell’urologo sono particolarmente rilevanti gli effetti sulla :

  • vescica

  • uretra

  • piano perineale

Cistite Recidivante

  • Disturbi come bruciore durante la minzione , minzione molto frequente sia di giorno che di notte , dolore sovrapubico, sensazione di incompleto svuotamento vescicale tanto da dover andare quasi continuamente ad urinare anche se la vescica è vuota .

  • Dopo la menopausa e soprattutto dopo diversi anni da questo evento , senza terapia estrogenica sostitutiva, le pazienti spesso sperimentano con frequenza molto più elevata episodi di cistite o anche episodi di infezioni urinarie asintomatiche. La vescica, dopo periodi lunghi di deprivazione estrogenica, va incontro ad una atrofia epiteliale importante .

  • Si parla di Cistopatia Disendocrina, proprio per indicare queste forme di cistite recidivante postmenopausale che sono frequentemente associate con un grado più o meno marcato a Distrofia Vaginale. Da frequenti cistiti recidivanti possono derivare : infezioni renali con modificazione della funzionalità renale e calcolosi renale.

  • Anche una variazione del PH vaginale crea una minore barriera protettiva alla penetrazione di batteri nell’apparato urinario, diminuendo la presenza di lattobacilli a livello vaginale con,maggior colonizzazione di enterobatteri dall’intestino.

  • L’incompleto svuotamento della vescica ( spesso presente nel prolasso vescicale ) con presenza di residuo vescicale di urina post minzionale ,può facilitare la proliferazione batterica in vescica , peggiorata da malattie concomitanti ( diabete).

Disfunzione Sessuale Femminile

  • Con questo termine viene indicata la persistente incapacità ad ottenere o mantenere una lubrificazione vaginale adeguata, quale risposta alla eccitazione sessuale, durante tutto il rapporto fino al suo completamento

  • Disturbi come: disordini dell’ eccitazione sessuale, perdita della libido, perdita della lubrificazione e/o della sensibilità vaginale, dolore durante la penetrazione (Dispaureunia), perdita o l’assenza dell’orgasmo sono problemi che non sono solo frequenti, ma rivestono un impatto non trascurabile nel vissuto psicologico della paziente con rilevanti ripercussioni sociali.

  • Tra le cause della disfunzione sessuale femminile non figura solamente quella psicologica come si è da sempre ritenuto, ma viene riconosciuto un ruolo anche alla menopausa figura al primo posto. Diversi studi clinici hanno evidenziato che il 62-85% delle donne oltre i 60 anni soffrirebbero di disfunzione sessuale .

  • La menopausa agisce attraverso la carenza cronica di estrogeni che può causare riduzione importante fino alla perdita del desiderio sessuale e della lubrificazione vaginale e difficoltà nell’orgasmo. Inoltre nei casi più avanzati quando si manifesta la distrofia vaginale compare dolore durante la penetrazione tale da rendere il coito difficile o addirittura impossibile.

  • Di riflesso la non più giovane età del partner ( con problemi legati all’invecchiamento dell’apparato uro-genitale maschile ) può creare problemi di difficolta’ alla penetrazione con, secondario deficit erettile, complicato da problemi psicologici da “ stress da performance “ con peggioramento dei rapporti di coppia.

Caruncola Uretrale

  • Formazione rossastra, che talvolta la paziente stessa riferisce di aver percepito in corrispondenza del meato uretrale esterno. In genere non si tratta di niente di grave ma solo di un “ polipo” più o meno grande, di natura assolutamente benigna, situato allo sbocco dell’uretra solitamente alla parete posteriore .

  • La causa ancora una volta è rappresentata dall’ infiammazione cronica favorita dall’ atrofia della mucosa dell’uretra per la carenza di estrogeni secondaria alla menopausa. Può creare : irritazione locale lieve

  • Perdita ematica , difficoltà minzionali. La terapia varia secondo le dimensioni e può consistere nella semplice somministrazione di estrogeni nelle forme lievi o, nei casi più gravi , nella asportazione chirurgica con un piccolo intervento eseguibile in anestesia locale.

Incontinenza Urinaria e Prolasso Genitale

Per Incontinenza Urinaria si intende la perdita involontaria di urina attraverso l’uretra : la classificazione clinica dell’incontinenza si distingue nelle seguenti forme:

  • Overflow incontinence : si verifica quando la vescica è troppo piena e la pressione al suo interno diviene troppo elevata a causa della impossibilità a distendere ulteriormente l’organo. In pratica la condizione si realizza quando il soggetto non riesce a vuotare la vescica per cause ostruenti anatomiche (prolasso grave ,ipertrofia o neoplasia prostatica ,Stenosi dell’uretra) o neurologiche (vescica neurologica ad esempio nei mielolesi o nella sclerosi multipla).

  • Urge Incontinence ovvero Incontinenza da Urgenza, si manifesta con uno stimolo urinario imperioso, improcrastinabile , tale da non poter esser controllato o da essere controllato con difficoltà con conseguente frequente perdita di urina.

  • Stress Incontinence ovvero incontinenza da sforzo si manifesta in seguito ad un improvviso aumento della pressione addominale come avviene ad esempio durante i colpi di tosse , gli starnuti, il sollevamento di pesi (borsa della spesa , prendere in braccio un bambino ecc.).

  • Giggle Incontinence, è la perdita di urina durante il riso ,in genere interessa soggetti giovani, di sesso femminile ed avviene in seguito a risate prolungate e fragorose.

  • Sex incontinence ossia la perdita involontaria di urina durante il rapporto sessuale .

  • Nella donna in menopausa la forma di incontinenza più frequente è la Incontinenza da Stress più o meno associata con Urge e Sex Incontinence. Riguardo alle cause possiamo dire che diversi fattori interagendo tra loro possono determinare la comparsa della incontinenza urinaria femminile da stress :

  • Ipermobilità della giunzione vescico-uretrale : I muscoli del piano perineale sono meno tonici e così anche i tendini che tengono attaccati i muscoli alle ossa ed il complesso vescica – uretra ai muscoli per effetto delle precedenti gravidanze ,parti, obesità e probabilmente anche della carenza estrogenica. Quando la funzione di sostegno viene a mancare per eccessiva debolezza muscolo-tendinea la vescica e l’uretra tendono a spostarsi al di fuori della cavità addominale durante l’aumento della pressione addominale. In questo modo l’aumento pressorio non può essere trasmesso all’uretra e per questo tende a verificarsi l’ incontinenza da stress.

  • Incompetenza sfinterica: la carenza prolungata di estrogeni determina sicuramente una riduzione dei valori pressori nell’uretra femminile per la riduzione del flusso di sangue nel plesso sottomucoso dell’uretra e per riduzione del tono dello sfintere uretrale intrinseco.

  • Incompleto svuotamento della vescica ( spesso presente nel prolasso vescicale ) con presenza di residuo vescicale di urina post minzionale , che facilita la proliferazione batterica.

Cistocele

  • Lo sfiancamento del Piano Perineale è inoltre responsabile di un’altra patologia che spesso si associa con l’incontinenza urinaria: il Prolasso Urogenitale.

  • Si tratta dello scivolamento di alcuni visceri che sono normalmente contenuti all’interno dell’addome verso l’esterno attraverso il canale vaginale: possono così essere interessati la vescica , il retto ed anche l’utero o ,nelle donne in cui l’utero è stato asportato, del fondo della vagina (Cupola Vaginale).

  • Il prolasso si può manifestare come una massa che la donna può sentire con le mani subito fuori dell’ingresso della vagina . Può causare una fastidiosa sensazione di ingombro tra le gambe, dolore perineale e può essere associato ad :

    • incontinenza urinaria ,

    • sensazione di minzione difficoltosa

    • può essere asintomatico.

    • Il prolasso può essere facilitato anche da

      • numero di gravidanze ,

      • terapie chirurgiche

      • rxterapia dello scavo pelvico

La terapia

  • Laser terapia endovaginale per migliorare il trofismo delle pareti vaginali : Il laser agisce stimolando delicatamente il tessuto vaginale, aiutandolo a produrre più collagene e rafforzare il tessuto.

  • La terapia ormonale della menopausa è sicuramente di pertinenza ginecologica.

  • In caso di infezioni delle vie urinarie confermate da antibiogramma , occorre dare una terapia antibiotica. Per evitare il ripetersi delle infezioni urinarie , si possono applicare alcuni schemi terapeutico-comportamentali :

    • Non eccedere con : cioccolata, cibi piccanti, spezie, carne di maiale, insaccati

    • Abolire o diminuire notevolmente gli Alcolici ed i Super-Alcolici

    • Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno in modo tale da consentire un regolare ed adeguato apporto idrico all’organismo.

    • Bere Aloe Vera aiuta a disinfiammare le vie urinarie . Fare attenzione a non assumere dosi eccessive di aloe in caso di varici ed emorroidi ( potrebbe aumentare l’eventuale sanguinamento) , in malattie infiammatorie dell'intestino, appendicite sintomatica e morbo di Crohn. Aloe non deve essere assunta in alte dosi insieme a : diuretici tiazidici, cortisonici, liquirizia e glicosidi cardioattivi: si può accentuare la perdita di potassio.

    • Alcuni alimenti producono gas, non abusarne : Legumi, Broccoli,Cavolfiori, Verza, Fagioli, Funghi, Cetrioli, Formaggi Freschi e naturalmente le Bevande gassate.

    • Assumere prebiotici : (inulina e frutto-oligosaccaridi contenute in natura in : cicoria, carciofo, cipolla, porri, aglio, asparagi, grano, banane, avena e soia ) che creano condizioni ambientali favorevoli alla crescita di batteri non patogeni e migliorano il trofismo cellulare intestinale.

    • Assumere probiotici a stomaco vuoto o sotto forma di ovuli vaginali (I microrganismi probiotici competono con quelli dannosi sottraendo il loro nutrimento, producono sostanze che inibiscono il loro sviluppo e stimolano la risposta immunitaria intestinale) : ECN 1+1 cp al giorno per 15g . Possono essere assunti anche al termine di una terapia antibiotica (ma non durante la terapia : gli antibiotici li inattivano).

    • In caso di stitichezza assumere liquidi e consumare alimenti ricchi di fibre vegetali, scorie , pane integrale, verdure cotte a foglia larga, spinaci, frutta cotta o assumere lassativi naturali.

    • Bere tisane con alcune di queste sostanza , senza eccedere (1 litro / g per 15g )

        • mirtillo rosso ( controindicato in chi assume anticoagulanti , gastrite, diabete , iperuricemia )

        • betulla pendula ( controindicato in chi assume anticoagulanti , barbiturici , ipotensivi e allergia ai salicilati )

        • verga d’oro ( controindicato in chi assume diuretici )

        • ortosifon ( controindicato in chi assume diuretici e ipotensivi )

        • uva ursina ( controindicato nella gastrite )

    • Evitare di praticare sport potenzialmente traumatici ( bicicletta, motocicletta, equitazione ). E’ possibile passeggiare e praticare attivita’ sportive rilassanti ( nuoto, corsa, ginnastica ).

    • Cercare di evitare se possibile attivita’ sedentaria e non trattenere a lungo la minzione.

    • Svolgere una regolare attivita’ sessuale senza eccessi, evitando rapporti durante il periodo di cistite acuta ed avere rapporti protetti.

    • Mantenere un corretto ecosistema vaginale perché spesso le infezioni delle vie urinarie sono secondarie o facilitate da un alterazione dell’ecosistema vaginale .

    • Le infezioni vaginali sono la conseguenza di uno squilibrio del pH ( acidità ) vaginale : una alterazione del ph vaginale provoca uno squilibrio nell’ecosistema vaginale facendo diminuire il lattobacilli che ,sono lo scudo alle infezioni , legandosi alla mucosa vaginale impedendo la penetrazione e la proliferazione dei batteri patogeni, funghi o parassiti. ll ph può variare fisiologicamente nelle varie età femminili e dipende spesso da situazioni ormonali .

    • Il ph vaginale può alterarsi per

        • antibiotici ,

        • contraccettivo orale,

        • stress,

        • rapporti sessuali molto frequenti,

        • indebolimento del sistema immunitario,

        • diabete,

        • biancheria intima sintetica,

        • assorbenti interni,

        • detergenti intimi aggressivi,

        • fumo,

        • alimentazione scorretta ( ricca di zuccheri ) ,

        • abuso di igiene intima con sostanze particolarmente aggressive.