L'editoriale
Cari lettori,
io e tutta la redazione vi diamo il benvenuto nel numero di febbraio dell’edizione di “Elena & Ettore” dell’anno scolastico 2023/2024, ringraziandovi per il tempo che vorrete dedicare alla lettura.
Prima di lasciarvi proseguire, però, occorre rispondere alla domanda che sicuramente molti di voi si staranno ponendo: “Perché questo titolo? Cosa significa eupoliteuo?”.
Come forse alcuni dei classicisti avranno intuito, si tratta di un verbo greco (εὐπολιτεύω), che si può tradurre come “essere un buon cittadino”. Ebbene, dinnanzi al compito di dover scrivere un giornalino che, pur nel contesto edulcorato dell’ambito scolastico, ci ha portato a dover fronteggiare alcune tra le sfide che si presentano anche nei grandi giornali, siamo stati spinti a riflettere sul significato più profondo dell’informazione, inscindibilmente legato al concetto espresso dal verbo greco eupoliteuo.
Nell’Atene del V secolo a.C., per chi era dotato dei diritti politici, l’essere un uomo probo coincideva con l’essere un cittadino probo; non c’era scissione tra l’essere una persona e l’esser parte del corpo civile della città. Oggi moltissime cose sono cambiate e il significato stesso di essere cittadino è notevolmente mutato, ma siamo pur sempre in una condizione di democrazia, che per funzionare appieno necessita che l’equazione tra uomo e cittadino continui ad essere valida. Se si vogliono mantenere le conquiste alle quali secoli di evoluzione storica ci hanno portato e non lasciarci tentare da disastrosi populismi, è imprescindibile non solo che tutti prendano parte alla vita pubblica, ma soprattutto che lo facciano con consapevolezza e, per quanto possibile, con comprensione di ciò che avviene e che è avvenuto nel mondo.
Ecco, dunque, qual è il ruolo dell’informazione: permettere ai cittadini di orientarsi in una realtà sempre più complessa e in mutamento costante, affinché con contezza dei fatti possano formarsi delle proprie idee e svolgere al meglio il proprio compito di protagonisti attivi della democrazia.
Noi, ovviamente, come giornalino d’istituto del Liceo Majorana-Corner siamo ben lungi dal pretendere di assolvere a questi alti scopi. Tuttavia, seppur consci della sua limitatezza, vorremmo dare un nostro piccolo contributo in questo senso. Ognuno dei membri della redazione ci ha messo del suo, cercando di valorizzare le proprie attitudini e i propri interessi: così, dall’approfondimento sui progetti scolastici (in primis il viaggio d’istruzione ad Auschwitz, il concertone di Natale e gli eventi sportivi), alle recensioni (ad esempio, sul film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”), dagli articoli culturali (come l’approfondimento sul ruolo della musica classica) a quelli più leggeri (tra cui l’oroscopo e la rubrica di “curiosità per tenere sveglio il tuo compagno di banco”), dall’attualità (le riflessioni sulla Giornata del Ricordo) alle interviste (come quella al professor Manzato), abbiamo cercato di spaziare il più possibile, affinché ciascuno, nella varietà dei contenuti, possa trovare ciò che più rispecchia la propria identità e divenire nel suo piccolo più consapevole. Quantomeno, noi stessi abbiamo acquisito una consapevolezza nuova delle difficoltà, delle sfide, ma anche e soprattutto delle soddisfazioni che lavorare ad un giornale comporta: la scrittura degli articoli, la loro rielaborazione grafica, la scelta delle fotografie, il coordinarsi tutti insieme…
Tutto questo - per me è molto importante sottolinearlo- non sarebbe stato possibile senza il prezioso, indispensabile, contributo di ciascuno tra giornalisti, grafici, fotografi e redattori. Ma non solo: le professoresse Lupo e Di Cresce, referenti del progetto, che ci hanno costantemente sostenuto e guidato, sono divenute le nostre bussole. Pertanto, a tutti loro si indirizza innanzitutto il mio più sentito ringraziamento personale, ma credo di poter esprimere anche il vostro, se apprezzerete i contenuti di questo numero.
È necessario lodare l’impegno di tutti proprio perché il giornalino è duplicato. Infatti, come avrete notato aprendo il sito, l’edizione 2024 si comporrà di due numeri: il presente e quello di maggio/giugno, che auspichiamo sia ancora più ampio. Infatti, oltre a rubriche ed articoli ormai divenuti tradizionali, come l’ipse dixit, le recensioni o gli approfondimenti di attualità, abbiamo in programma moltissime novità, tra cui interviste in ambito scolastico e a personaggi pubblici di rilievo, consigli di ascolto e persino dei podcast realizzati dai nostri professori su tematiche che, sebbene possano destare interesse e curiosità, spesso non si ha occasione di approfondire in classe. Alcuni tra questi contenuti usciranno come anticipazioni prima del vero e proprio secondo numero di quest’anno in maniera periodica, nei prossimi mesi. Peraltro, perché possiate restare sempre in contatto con il giornalino, esprimere i vostri suggerimenti e le vostre critiche, accedere a contenuti extra -divertenti o seriosi- e ad anteprime degli articoli, abbiamo creato anche una pagina ufficiale su Instagram (@letturalmente_majo), che vi invitiamo caldamente a seguire. Condividiamo questa pagina con la Bacheca di lettura, il progetto della scuola volto alla promozione dei libri, che da quest’anno è stato accorpato ad “Elena & Ettore”. Perché, come disse Proust, “ognuno, quando legge, legge sé stesso”. Ciò vale indubitabilmente per libri e poesie, ma speriamo che, mutatis mutandis, anche i nostri articoli possano concorre al medesimo scopo.
Proprio per questo, vi auguriamo vivamente buona lettura!
Il caporedattore,
Vittorio Maria Moro
La redazione
Caporedattore:
Vittorio Maria Moro IIA
Giornalisti:
Barina Gianluca 4B
Bernardin Alessandra 4LA
Campi Elena 4C
Carraro Veronica 4F
Chinellato Piermatteo 2F
Francescato Alma 3A
Massaro Teo 4B
Pellizzon Aurora 4LC
Sitran Milena 3A
Stevanato Lorenzo IIA
Zennaro Nicole 3A
Piccinelli Enrico III A
Grafici:
Chinellato Piermatteo 2F
Libralesso Beatrice 1F
Sitran Milena 3A
Fotografo:
Brazzolotto Matteo IB
Bacheca di lettura:
Brunetti Alessia 2A
Campi Elena 4C
Carraro Veronica 4F
Franzoni Giulia IIA
Scaggiante Sara 2A
Schiavon Sofia 2E
Con il contributo esterno di:
Enrico Picinelli IIIA
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