di Filippo Bellini
La filosofia è, sin dalla Grecia antica, uno dei più affascinanti mezzi con cui l'uomo ha provato a dare delle risposte ai suoi interrogativi più profondi, suscitati soprattutto dall'esperienza delle gioie o, più spesso, dei dolori (quello che Aristotele definiva il thaumazein) o dalla semplice curiosità. In questo articolo brillante e dalla piacevole lettura, il nostro Filippo Bellini ne spiega l'importanza, rivolgendosi specialmente -ma non solo- alle ragazze e ai ragazzi del biennio, che ancora devono iniziare a confrontarsi con questa disciplina.
Nella società contemporanea, caratterizzata dal continuo susseguirsi di crisi di varie nature, si è generata una visione del mondo caotica ed instabile che, come una forte tempesta, ha sradicato ogni sicurezza che si potesse porre in esso.
La filosofia deve quindi apparirci come un faro di luce che tagli questo fosco disordine: essa porta con sé la ragione, la conoscenza e l’intelletto, con i quali ogni persona può liberarsi dai dogmi che incatenano la propria mente. È proprio questa libertà, conferita da una capacità di ragionamento sviluppato combinato ad un sapere maggiore, che risulta essere uno dei benefici maggiori donati dalla Filosofia; esso ci permette di criticare in primis noi stessi, analizzandoci come singoli soggetti nei nostri limiti conoscitivi, scomponendo le dinamiche sociali e le gerarchizzazione istituzionali che ne deriva È conosciuto l'aneddoto in cui si narra come l’oracolo di Delfi definì Socrate il più saggio tra gli uomini, e quest’ultimo, arrivatagli la notizia, affermò di sapere solamente di non sapere: egli riconobbe i propri limiti conoscitivi, impegnando la sua vita in una ricerca della sapienza priva di ogni ricaduta nella saccenza sofistica; proprio questa presa di coscienza rispetto alla propria mancanza elevò l’ateniese sopra ai suoi pari riguardo a termini di saggezza: assetato di verità, che ad esso mai si rivelava, attraverso la sua arte maieutica (dal greco μαιευτική, intesa come l’arte ostetrica), ovvero il metodo di dialogo da lui applicato, tentava di farla nascere dalle discussioni con i suoi cittadini. Il suo parlare liberamente smascherava la presunta sapienza degli uomini politici ateniesi mostrandone l’assenza di veri valori, mostrando l’irrazionalità dei dogmi imposti tramite la forza della tradizione e della religione.
Attraverso questo lavoro di critica ed autocritica, è possibile raggiungere una posizione di consapevolezza maggiore rispetto al mondo in cui ci ritroviamo, permettendoci di elaborare giudizi logici riguardanti gli eventi, andando oltre la pura opinione. È quindi vitale la Filosofia per l’individuo a causa del suo carattere sublimatore che ad esso dona la capacità di affrontare in chiave critica ed attiva la vita, abbandonando una condizione in cui ci si ritrovi succubi degli avvenimenti esterni. Quanto spesso si è stati testimoni di calunnie lanciate contro questa disciplina che, dalle antiche Poleis greche fino al mondo contemporaneo, continua ad essere il bastione della conoscenza; essa è definita da molti come obsoleta ed inutile, una reliquia del passato che permane nel nostro mondo avanzato. A noi è imposto il dovere di smitizzare queste dicerie, essendo esse fondate da opinioni superficiali. La competenza concernente la strutturazione e l’analisi di ragionamenti logici all’interno di un livello astratto è indiscutibilmente applicabile a svariati ambiti: molteplici discipline scolastiche richiedono una capacità di ragionamento; possa esso consistere in una produzione scritta, in una analisi di una fonte, della delineazione di possibili collegamenti tra argomenti, o materie, differenti oppure l’applicazione di concetti matematici a scopo di raggiungere una soluzione ad un quesito; come mai potrebbe un qualsiasi studente adempiere a questi compiti rinunciando all’abilità di interconnettere argomenti in un’unica argomentazione? Affinchè si raggiunga un ragionamento completo, è necessario continuamente unire concetti; per fare questo l’apprendimento filosofico appare essenziale. Innalza le robuste colonne su cui si erigerà la maestosa struttura della logica. L’affermazione che definisce la Filosofia come pragmaticamente inapplicabile risulta essenzialmente erronea. Riguardo a questa praticità si potrebbe sollevare un’ulteriore obiezione: troppo è il tempo che essa richiede prima di poter apparire come una risorsa utile. Desideriamo allora ricordare come ogni disciplina richieda tempo ed impegno per essere padroneggiata, e successivamente, per poter mettere in pratica i risultati che ne conseguono; perciò, come una pianta richiede una certa attenzione perché possa crescere e fiorire oppure come un focolare abbia bisogno di un certa quantità di legna prima che esso possa accrescere la fiamma per riscaldarci, anche la Filosofia esige una certa dedizione prima di illuminare il nostro spirito con i suoi doni. La passione e la devozione vengono richieste perché lo studio filosofico possa aiutarci. Il timore di alcuni titubanti curiosi nasce dal pensiero che questa disciplina sia inaccessibile alla persona comune, e quindi che sia fortemente elitaria: essi credono che l’indagine filosofica sia discussa e custodita solamente da una boriosa cerchia di saccenti esperti, un gruppo di arcigne guardie la cui presenza allontana ogni pellegrino incuriosito. È nostro onere rassicurare le persone di come questa immagine sia puramente uno stereotipo iperbolico. Sebbene i grandi autori provenissero usualmente dalle posizioni maggiormente agiate delle proprie ere, lo studio della Filosofia si è aperto ormai da tempo agli uomini e donne di ogni strato sociale; ad oggi chiunque possiede la possibilità di seguire delle lezioni universitarie oppure reperire documenti e saggi di carattere filosofico. Un aspetto che forse contribuisce a fomentare questa falsa nomea è la terminologia: al primo impatto le declamazioni contenute nei tomi a carattere filosofico potrebbero apparire come una fitta rete di parole dal significato oscuro che, aggrovigliando la mente, immobilizzano il lettore nel suo ragionamento. Per quanto i vocaboli spesso impiegati possano suonare certamente arcaici, quasi alieni all’orecchio inesperto, è proprio continuando lo studio filosofico, grazie al cui si potrà familiarizzare con il lessico specifico , che le affermazioni spesso declamate appariranno sempre più familiari ed il loro vero significato nella mente si rivelerà limpido; l’esercizio risulta lo strumento con cui spezzare l’illusoria parvenza di insormontabile difficoltà presentata da un elemento primario: la parola.
Per ultimo, invitiamo ogni persona alla perseveranza nello studio della Filosofia.
All’apparire di una qualsiasi difficoltà, vi suggeriamo di non lasciarsi sviare dalla paura, dalla stanchezza o da qualche illusoria scappatoia, bensì d’impiegare il vostro intelletto e le vostre conoscenze come mezzi con cui sormontare le avversità e proseguire nel vostro cammino per la ricerca della sapienza.