Sir Safety Umbria Volley: l'amore per la pallavolo


La Sir Conad Perugia è una società pallavolistica maschile italiana con sede a nella nostra città. Nasce nel 2001, a Bastia Umbria, raccogliendo l’eredità dell’ex squadra di serie  C. 

L’attuale allenatore della SIR è Nikola Grbic, arrivato nel 2014-2015.

La SIR è una squadra molto forte, con a capo Leon, uno dei giocatori migliori della squadra.

Un giorno siamo andate a vedere una partita ed è stato molto entusiasmante, perché per noi che amiamo la pallavolo è bello entrare nel suo mondo. Molti, affascinati dal clacio, dicono che la pallavolo è uno sport noioso, infantile e molto poco entusiasmante. Ma per chi lo pratica è gioia, libertà e divertimento, cioè lo sport migliore di sempre! E voi, cosa ne pensate?

Viola Paradisi, Martina Bellavita - 1 ^D

Il giornalismo: una corsa verso la libertà.


La scrittura è da sempre stata una fonte di comunicazione, qualcosa che rimane nel corso del tempo. 

Noi redattrici di #traibanchidiscuola oggi scriviamo in un giornalino online; pensare che nell’antichità non sapevano nemmeno cosa fosse un giornale! 

Il giornale non è altro che una raccolta di articoli che ne sono l’essenza; ogni parola del giornale serve a riportare, a diffondere la verità, cosa che non sempre è stata possibile nella storia. 

Quando viene prodotto il primo giornale? Scopriamo insieme la sua storia…

Dopo l’invenzione della stampa (Gutemberg, 1455), nel Seicento cominciano a diffondersi le prime Gazzette a stampa, che uscivano ogni una o due settimane; la censura controllava severamente i contenuti, quindi chi scriveva e chi stampava aveva pochissima libertà. Poi nascono i quotidiani: il primo della storia esce a Lipsia nel 1660, ma la vera patria del giornalismo è l’Inghilterra, dove nel 1731 esistevano già ben 400 diversi giornali! I primi furono il Daily Courant (1702), il Daily Post e il Daily Journal. Qui in Inghilterra si verifica proprio il primo grande boom del giornale moderno, un po’ più “leggero”, per un pubblico di massa: le testate The Tatler e The Spectator sono appunto i primi due esempi della storia di giornalismo moderno e di massa. The Spectator, in particolare, ebbe un grandissimo successo, facendo un record di vendite, soprattutto perché trattava anche temi di attualità, coinvolgendo anche i lettori, come oggi si fa nei blog. E soprattutto non c’era censura.


Un giornalista dovrebbe scrivere sempre la verità dei fatti, senza mascherare una notizia, per paura che qualcuno protesti contro di lui; The Spectator parlava un po’ di tutto liberamente, ecco perché ha avuto così tanto successo.

Questo giornale nasce nel periodo dell'Illuminismo, periodo in cui una delle parole chiave è “libertà”, Infatti in questo periodo, oltre ai giornali, si diffondono dei Salotti Aristocratici, ovvero delle specie di riunioni tra persone di un ceto elevato, in cui si discuteva di tutto ciò che si scriveva nei giornali.

Oltre a questi salottini nascono i primi “Caffè”, delle specie di bar, che sono più sale da thè o da caffè in cui, oltre a discutere si poteva sorseggiare anche una bevanda.

Se immaginiamo una discussione, pensiamo alla violenza; è un pò quello che accadeva nella famosa Accademia dei pugni italiana, conosciuta per queste discussioni, così animate che a volte finivano appunto a pugni… Dopo The Spectator, il giornale era diventato un argomento di cui parlare tutto il giorno, tutti i giorni: discussioni politiche, riguardanti lo sport, l'attualità, proprio come accade al giorno d’oggi.

A proposito, ancora oggi esiste un giornale online che si chiama ”The spectator”, in memoria del primo giornale, in cui si tratta di situazioni attuali che riguardano la Gran Bretagna e anche un po’ tutto il mondo, come un vero e proprio giornale; ma la particolarità restano le sue radici…

In questo periodo ci sono molti siti giornalistici, che hanno quasi del tutto rimpiazzato la stampa cartacea. Chissà se questa modernizzazione del giornale ha avuto conseguenze positive o negative, sia per chi scrive che per chi legge? Tratteremo questo argomento in un altro articolo. Per ora godiamoci la libertà che abbiamo conquistato.

P.S. martedì 3 maggio si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa

#THESPECTATOR #TRAIBANCHIDISCUOLA #Vivalalibertà #ilgiornale


Rebecca Weindam Zoungrana, Elisabetta Iodice, 2^D

La leggenda di Babbo Natale

25 dicembre 2021

Tutti lo conoscono! Non sanno, però, chi sia veramente! Stiamo parlando del mitico Babbo Natale, San Nicola o Santa Claus. Ora vi parleremo della sua leggenda e di come è nato. Tutto iniziò circa 1700 anni fa; fu vescovo della città di Myra, in Turchia, per quasi 40 anni e durante questo periodo aiutò molte persone, compiendo miracoli. Questo fantastico uomo fece molti regali ai bambini, quindi divenne un grande dispensatore di doni e fece contenti tutti i bambini del mondo. Alla sua morte, il suo culto si diffuse ovunque; in Puglia, in particolare, fu conosciuto come San Nicola di Bari. Dall'Inghilterra il suo culto fu portato negli Stati Uniti, dove venne rappresentato come lo "Spirito del Natale passato", ispirandosi a un celebre racconto di Charles Dickens. Così diventò il Babbo Natale che tutti conosciamo: un uomo anziano molto buono e generoso.  Si veste con giacca e pantaloni rossi, una cintura nera con una fibbia dorata e un particolare cappello rosso con i bordi di pelo bianco. La sua storia ha inizio nel 300 d.C., quindi il nostro Babbo Natale ha più di 1700 anni, anche se ne dimostra circa 70, perché viene raffigurato con lunghi capelli e folta barba bianca.

 Viaggia con una slitta trainata da otto renne: la più famosa si chiama Rudolf ed è caratterizza da uno splendente naso rosso che illumina il cammino. Le altre renne si chiamano Cometa, Ballerina, Fulmine, Donnola, Freccia, Saltarello, Donato, Cupido. 

Babbo Natale distribuisce i regali infilandosi nel camino per poi metterli sotto l’albero di Natale. Durante il resto dell’anno si dedica a costruire i regali per l’anno successivo con la Signora Natale chiamata anche Mrs. Claus e con l’aiuto dei suoi elfi. La Signora Natale fa dei buonissimi biscotti con gli elfi e si prende cura delle renne. 

La leggenda vuole che Babbo Natale viva al Polo Nord, in Lapponia; Rovaniemi è la città natale ufficiale.

Quindi, la figura di Babbo Natale così come la conosciamo ha trovato fortuna inizialmente negli Stati Uniti, ma in Europa è nata e  vissuta una figura simile a Babbo Natale, chiamata appunto San Nicola.

Curiosità: i Babbo Natale esistiti, secondo i film, sono tutti bambini orfani chiamati Nicolas.


Nicole Fettucciari, Viola Paradisi, Daniele Spaccini - 1^D