Un giornalista dovrebbe scrivere sempre la verità dei fatti, senza mascherare una notizia, per paura che qualcuno protesti contro di lui; The Spectator parlava un po’ di tutto liberamente, ecco perché ha avuto così tanto successo.
Questo giornale nasce nel periodo dell'Illuminismo, periodo in cui una delle parole chiave è “libertà”, Infatti in questo periodo, oltre ai giornali, si diffondono dei Salotti Aristocratici, ovvero delle specie di riunioni tra persone di un ceto elevato, in cui si discuteva di tutto ciò che si scriveva nei giornali.
Oltre a questi salottini nascono i primi “Caffè”, delle specie di bar, che sono più sale da thè o da caffè in cui, oltre a discutere si poteva sorseggiare anche una bevanda.
Se immaginiamo una discussione, pensiamo alla violenza; è un pò quello che accadeva nella famosa Accademia dei pugni italiana, conosciuta per queste discussioni, così animate che a volte finivano appunto a pugni… Dopo The Spectator, il giornale era diventato un argomento di cui parlare tutto il giorno, tutti i giorni: discussioni politiche, riguardanti lo sport, l'attualità, proprio come accade al giorno d’oggi.
A proposito, ancora oggi esiste un giornale online che si chiama ”The spectator”, in memoria del primo giornale, in cui si tratta di situazioni attuali che riguardano la Gran Bretagna e anche un po’ tutto il mondo, come un vero e proprio giornale; ma la particolarità restano le sue radici…
In questo periodo ci sono molti siti giornalistici, che hanno quasi del tutto rimpiazzato la stampa cartacea. Chissà se questa modernizzazione del giornale ha avuto conseguenze positive o negative, sia per chi scrive che per chi legge? Tratteremo questo argomento in un altro articolo. Per ora godiamoci la libertà che abbiamo conquistato.
P.S. martedì 3 maggio si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa.
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Rebecca Weindam Zoungrana, Elisabetta Iodice, 2^D