SCUOLA PRIMARIA "CARLO COLLODI - TEMPO NORMALE"


Motivazioni del progetto

Nel primo ciclo d’istruzione si pongono le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva attraverso una didattica che, finalizzata all’acquisizione di competenze di “cittadino”, presuppone il coinvolgimento degli alunni in attività operative.  “[…] Educare alla cittadinanza attiva, sviluppare le competenze civiche e sociali, significa riscoprire insieme il senso della legalità e sviluppare nella vita quotidiana un’etica della responsabilità. Significa educare al diritto-dovere di scegliere e agire in modo consapevole, di promuovere azioni finalizzate al miglioramento di sé stessi, degli altri e dell’ambiente, anche attraverso le forme della cooperazione e della solidarietà […]” (dal PTOF 2019-2022 d’Istituto).

È fondamentale che i bambini imparino a conoscere il mondo che li circonda, a rispettare la natura e a comprendere che determinati atteggiamenti possono fare la differenza per l’ambiente. 

Da qui l’idea di realizzare orti didattici nel giardino della scuola Collodi T.N. per coinvolgere i bambini in attività a diretto contatto con la natura per conoscerla, amarla e rispettarla.

L'articolo di giornale

ORTOLANI IN ERBA ALLA COLLODI

Gli alunni della primaria pronti a coltivare i loro orti

Nel grande prato della Scuola Primaria “Collodi T.N”, alla fine del mese di marzo, sono stati realizzati tre piccoli orti dove gli alunni hanno seminato e messo a dimora delle pianticelle che stanno curando con attenzione in attesa di poter raccogliere frutti ed ortaggi.

L’idea di creare un orto è venuta agli insegnanti di plesso, desiderosi di vivere questa meravigliosa esperienza con i propri alunni. Il maestro Falchi, con la collaborazione di alcuni amici e genitori, ha allestito tre spazi rettangolari, grandi vasche delimitate da assi di legno riempite da terriccio e terreno fertile, adibiti a orti.

Successivamente si sono stabiliti gli spazi per ogni classe e quindi si è passati alla messa a dimora di alcune piantine di fragole, ravanelli, pomodori, zucchine, fagioli, insalata ed erbe aromatiche.

Gli alunni, ognuno con il proprio compito e muniti degli attrezzi giusti, hanno partecipato con interesse all’attività diventando dei veri e propri ortolani in erba.

Nonostante una gelata abbia distrutto parte della “piantagione”, alunni ed insegnanti non si sono dati per vinti ed hanno piantato di nuovo. L’orto è diventato un’aula a cielo aperto che i bambini osservano prima di entrare a scuola e dopo l’uscita.

Ogni alunno della scuola ha contribuito a colorare dei legnetti che sono stati applicati alle vasche così da creare una cornice variopinta e personalizzata.

Inoltre, accanto agli orti, è stata apposta una targa per spiegare, anche agli alunni che verranno, il vero senso di questo meraviglioso progetto: “O.R.T.I. – osservo, rifletto, trasformo, imparo”.

Fare l’orto è un’esperienza motivante, utile a conoscere, rispettare e prendersi cura delle piante osservandone direttamente la crescita, l’evoluzione e il cambiamento, un modo per sviluppare la cultura e il rispetto per ambiente e natura. 


Le rime

L’orto si presenta


<< Io sono il basilico

la mia passione è il canto lirico:

ci sono appassionato da quando sono nato! >>


<< Noi siamo le zucchine

dell’orto le più carine,

ma secondo ravanello

è lui il più bello! >>


<< Noi siamo i piselli 

rotondetti e piccolini

tanto amati dai bambini >>.


<< Io son la fragolina

 rossa rossa e birichina.

Faccio inquietare sempre tutti,

le verdure… anche i frutti >>.


Dialogo nell’orto

<< Ma che splendida mattina!>>

disse un dì l’insalatina.

Gli rispose il ravanello:

<< Hai ragione il tempo è bello >>.

<<Questo sole ci matura!>> disse in coro la verdura.


Pericolo nell’orto

Una lepre di San Sisto

indovina cosa ha visto?

Fresca e tenera insalata

e la pancia s’è pienata.

Quella golosona della lepre di San Sisto.


Vieni alla Collodi

Se gli ortaggi vuoi mangiare

alla Collodi devi andare.

Tante buone verdurine

tutte belle e genuine.

Questo orto colorato

dai bambini coltivato,

è un orto assai speciale…

solo qui lo puoi trovare!


Carosello di immagini

SCUOLA PRIMARIA "CARLO COLLODI - TEMPO PIENO"



ATTIVITA’DI EDUCAZIONE CIVICA: “Le parole sono un ponte per…”

Classe 3^ B, Scuola primaria "C. Collodi T.P."

Insegnanti coinvolte: Cristofori Marinucci T., Simonetti M., Vedutelli G.


L’obiettivo dell’attività di educazione civica proposto è stato quello di riflettere insieme alla classe sull’importanza delle parole-ponte utili a metterci in contatto con gli altri, per migliorarsi, crescere insieme e stabilire relazioni positive con i nostri interlocutori.

Per dare inizio all’attività, prendendo spunto dalla frase stimolo: “le parole sono un ponte per…”, è stato fatto un brainstorming per raccogliere le possibili parole/espressioni ponte partendo dalle idee degli alunni. 

Le domande stimolo utilizzate per la riflessione in classe sono state:

Cosa significa secondo te “parola ponte”?

Quali sono le parole che uniscono?

Quali tra queste parole ti piacciono di più? Perchè?

A scuola utilizziamo parole ponte? Quali?

Successivamente la classe, dopo aver ascoltato il racconto dell’ insegnante “Il ponte dei bambini”, ha riflettuto sul fatto che le parole possono essere usate anche per ferire e che spesso possono fare tanto male. 

Nella successiva lezione gli alunni, dopo la visione di un filmato intitolato “Le parole ostili”, hanno poi riflettuto sulla differenza tra le parole gentili e le parole meno gentili; dalla discussione sul filmato è emerso che le parole che feriscono vengono spesso usate sul web in quanto non c’è la consapevolezza che al di là dello schermo ci sono persone vere.

Il lavoro termina con il proposito in futuro di più fare attenzione alle parole che si utilizzano durante la giornata.

Il percorso si è concluso con la realizzazione di un cartellone murale con i disegni prodotti dai bambini relativi agli argomenti trattati.



ATTIVITA’DI EDUCAZIONE CIVICA: “Noi…per un futuro migliore” 

Classe 4^ B, Scuola primaria "C. Collodi T.P."


Nel corso di questo anno scolastico abbiamo portato avanti un progetto interdisciplinare dal titolo “Noi…per un futuro migliore”. Nell’ambito di tale progetto sono stati affrontati i nuclei tematici dell’Educazione Civica. Nello svolgere la tematica dello sviluppo sostenibile abbiamo analizzato gli obiettivi dell’Agenda 2030, soffermandoci in particolar modo sull’obiettivo 4.I bambini hanno così potuto comprendere l’importanza di un’istruzione di qualità per tutti. Questo breve articolo è il frutto delle loro riflessioni sull’argomento.

                                                                           Le insegnanti 

D’Avino Anna Maria - Gatti Maria Grazia


AGENDA 2030

OBIETTIVO 4: ISTRUZIONE DI QUALITÀ PER TUTTI

I governi di 193 paesi del mondo stanno cercando di risolvere alcuni problemi del nostro pianeta. Per questo motivo è stata fatta l’Agenda 2030 che ha 17 obiettivi molto importanti per il futuro della Terra e per avere così un mondo migliore.

L’obiettivo 4 riguarda la scuola e dice che deve essere per tutti senza distinzione di colore, di nazionalità, di lingua, di religione, di ricchezza, di genere e di condizioni fisiche e psichiche. L’agenda è stata programmata proprio per dire no alle diseguaglianze, diminuendo le differenze tra poveri e ricchi.

In questi anni molte popolazioni sono in via di sviluppo e per questo i paesi si stanno impegnando per aiutarle.

Andare a scuola è un dovere, ma anche un diritto che non tutti hanno.

Noi, a volte, non vogliamo andare a scuola e ci dovremmo sentire in colpa, perché altri bambini ci vorrebbero andare e non possono, per loro non è un peso ma è un sogno!

Noi speriamo che entro il 2030, come previsto, gli Stati riescano a dare una istruzione di qualità a tutti, perché la scuola offre una opportunità per migliorare la propria vita.

Gli alunni della IV B Collodi Tempo pieno


SCUOLA PRIMARIA "BRUNO CIARI "


Classe 5^A, Scuola primaria "Bruno Ciari"


In questo periodo così tormentato si sono riscoperti valori significativi che hanno avuto un grande ruolo nella vita della scuola e dei nostri ragazzi, primo fra tutti il bisogno di socialità.

Il distanziamento, l’impossibilità di contatti e quindi l’isolamento hanno creato situazioni di estremo disagio; siamo stati costretti a vivere la scuola in un modo diverso, distanziati e bloccati,  senza potersi scambiare nulla e senza avvicinarsi gli uni agli altri. Sono state le parole a darci sostegno ed aiuto, autostrade e ponti che hanno saputo parlare al cuore ed alla mente.

Le parole sono così indispensabili da creare o essere loro stesse un “Ponte” su cui far viaggiare la mente, la fantasia, i dubbi, le necessità, le richieste, le paure e le difficoltà di tutti… per essere in qualche modo abbracciati e consolati virtualmente  da chi ci ascolta.

L’idea della classe 5° A nasce proprio da una poesia scritta di getto da un’alunna, che ha ispirato numerosi disegni, in cui ogni bambino ha espresso il suo mondo.

Principi del Manifesto di Educazione Civica

4. Prima di parlare bisogna ascoltare

Nessuno ha ragione tutte le volte. Imparare ad ascoltare è molto bello,

perché si capiscono i pensieri degli altri e si diventa amici.

5. Le parole sono un ponte

Ci sono delle parole che fanno ridere e stare bene, come una coccola

o un abbraccio. E abbracciarsi con le parole è bellissimo!

La poesia

I disegni

Carosello di immagini

Classe 5^B, Scuola primaria "Bruno Ciari"

"Le parole sono un ponte"

I bambini si sono soffermati sulla DAD vista come un momento di unione, di presenze unite da un ponte di amicizia  e collaborazione anche con momenti simpatici e ironici.