Adolescenza

Il DDV (Drogato Da Videogiochi)

Di sicuro molti ragazzi, nel profondo, sono dei DDV (DDV=drogato da videogiochi)

La classica routine del DDV è abbastanza semplice.

Se riesce a svegliarsi presto, la prima cosa che fa è accendere il suo smartphone e iniziare una partita ad uno dei tanti giochi che ha scaricato.

Prepararsi per andare a scuola passa in secondo piano e spesso si veste all’ultimo minuto, frettolosamente, e non riesce a fare nemmeno colazione; e tutto questo perché deve finire una semplice partita.

La scuola per lui è una vera e propria prigione poiché deve stare delle ore senza pigiare i tasti di un joystick e staccarsi dalla sua Playstation viene sempre visto come un grande castigo.

Fortunatamente la prigione obbligatoria finisce verso l’ora di pranzo e, tornato a casa, esce un vero e proprio MOSTRO!

Se decide di pranzare, mangia, ma di fretta, perché ha delle cose più importanti a cui pensare.

Si rinchiude nella sua camera da letto, o meglio, chiamiamolo nascondiglio.

Proprio lì dentro, dove nessuno può vederlo e dove non riescono a penetrare nemmeno i raggi del sole (che potrebbero provocare gravi ustioni al soggetto). esce il vero MOSTRO.

Nessuno ne ha mai visto uno, però le voci che girano sulla vera forma dei DDV sono tante e    nessuna è certa.

Il DDV gioca finché può, anche sette ore consecutive, perché l’unica cosa che impedisce la sua connessione con la console è un mostro peggiore di lui.

Un mostro che mette paura all’altro mostro.

Il mostro che spaventa il DDV sarebbe sua madre, che gli rinfaccia il fatto che non dovrebbe stare a giocare, ma dovrebbe recuperare quel quattro rosso in matematica che risalta all’occhio ogni volta che apre il registro.

Tralasciando gli inconvenienti, al DDV piace ogni tipo di videogioco: dagli sparatutto a giochi più tranquilli tipo Minecraft.

Quindi, cari lettori, ecco un consiglio.

Se come amico avete un DDV, la sua non è una grande passione per i videogiochi, è una fissa e se non volete ritrovarvi a giocare insieme a lui per giornate intere, proponetegli una bella camminata all’aria aperta... potrebbe fargli bene. 

Alice Pignani, Cristian Palazzetti, Davide Canalicchiio - 2^D

Adolescenza, portami via…

 11 gennaio 2022

Quante volte ci siamo messi davanti lo specchio a guardarci: questione di fisico o di carattere…

Quanto ci abbiamo pensato alle modelle che passano sui quei lunghi corridoi, sempre apparentemente perfette…

Quanto le abbiamo invidiate per la loro “perfezione”?

In questa età si prova l'imbarazzo e ci sono le prime “scelte” che cambieranno tutto.

Siamo nell’età in cui ci sentiamo giganti, sì, giganti pronti a distruggere il mondo, che poi si frantumano e dietro ci siamo noi, “piccole pecorelle indifese”.

Noi stiamo cambiando, il nostro corpo sta cambiando e anche la nostra mente, i pensieri e il modo di guardare la vita:

Vogliamo battere quei noiosi degli adulti che ci stanno “accollati”; ma siamo veramente pronti?

Tutti noi delle medie stiamo per diventare dei veri e propri “teenagers” (o adolescenti).

Irritanti e inspiegabili comportamenti, atteggiamenti da persone suscettibili, il cambio di voce e altre insolite cose che capitano in questo periodo.

La nostra vita sta per capovolgersi; sembrava solo ieri che eravamo dei bambini, ma oggi siamo pronti per fare un passo…il  passo importante.

Un domani noi saremo gli adulti, saremo noi a gestire le responsabilità; l’adolescenza è l’intervallo che ci apre le porte.

È ufficiale: stiamo “MATURANDO”!

Molti ragazzi si sentono insicuri sul proprio corpo.

Qualche chilo di troppo o qualche chilo di meno?

Sono troppo grassa/o?

Sono troppo magra/o?

La verità è che il corpo cambia, e anche le preoccupazioni, ma noi saremo sempre noi solo un po’ diversi.

Le ragazze diventano donne, i ragazzi diventano uomini; tutto ci sembra confuso, ma tra qualche anno ci rideremo sopra e ripenseremo a tutte quelle stupidaggini che avevamo fatto da piccoli.

Cominciano a spuntare sul tuo viso i primi brufoletti, è questione di vita o di morte: anche se la tentazione è forte: non spremeteli!!!


Beh, veniamo al vero dramma: questo è il periodo degli apparecchi per tutti noi. Quanti di voi si sono vergognati e quanti si vergognano ancora oggi per qualcosa di naturale, che alla fine aiuta solo noi stessi.

Nell'adolescenza incominciano i primi amori e le cotte, che ci sembrano la cosa più bella del mondo, ma che sono passeggeri. Quanta emozione…e quanto dispiacere!

In una puntata di una serie televisiva abbiamo visto la storia di due anziani innamorati fin dalle medie e questo loro amore è andato avanti per tutta la vita, fino alla morte, Bello vero?

Siamo anche nel periodo della vergogna e dell’imbarazzo per ogni cosa, poveri genitori che ci devono sopportare!

Ma alla fine ci sono passati tutti… L’adolescenza non è qualcosa di facile, si perde il carattere che avevamo nell’infanzia per “acquistarne “uno nuovo.

Per alcuni genitori può essere un cambiamento, diciamo, insopportabile, shoccante. Non siamo più i/le loro bambini/e!!!

Cominciamo a “ribellarci”, ma atttenzione! Anche se va di moda la frase “le regole sono create per essere infrante” o “la storia non è fatta da chi segue le regole”, certe volte conviene ascoltarle.

Quindi viviamo la nostra adolescenza con i suoi cambiamenti, ma rimaniamo saldi su un principio: non seguire solo l’impulso, ma pensare alle azioni prima di compierle.

 #Adolescenza #cambiocarattere

Rebecca Wendyam Zoungrana, Elisabetta Anna Iodice, 2^D