"Figli" di Dante
6 febbraio 2021
E se Esopo avesse parlato “col donca”?
Quando il dialetto incontra le favole: L’agnello ‘nfurbito in perugino
La celebre favola di Esopo Il lupo e l’agnello, probabilmente la più conosciuta, è stata tradotta oltre che dal greco all’italiano, anche in vari dialetti. La versione più famosa è quella in dialetto romanesco di Antonio Trilussa, versione che io ho trovato molto divertente. Per questo, su indicazione della mia insegnante di lettere, ho provato a giocare e a creare una versione della favola in dialetto perugino. Spero che vi piaccia.
N’Lupo che beveva ‘ntol rigagnlo
vide ‘nto l’altra riva n’Agnello.
– Commai nun vien tuquà? – je chiese ‘l Lupo.
– L’acqua,‘nton quil punto è trubbla e trista
e ‘n maiele spesso ce fa l’bagno.
Da me, dua nun ce vonno le bestie,
l’rigagnlo è limpido e pulito…
L’Agnello disse: –Accetterò l’invito
quando c’avrò sete e tu ‘nc’avrè feme.
Alessandro Germini, 1^D