Quest’anno le classi seconde  hanno partecipato a cinque lezioni di arrampicata in una vera palestra, ll Metropolitan Boulder di Pian di Massiano. Alla prima lezione ci hanno spiegato come funziona l'arrampicata: l’arrampicata, in inglese climbing, è uno sport moderno praticato principalmente in falesia. Affonda le sue radici in un alpinismo dapprima rivolto all'esplorazione di territori sconosciuti e considerati inaccessibili. L'arrampicata può essere praticata indoor o all'aria aperta, sviluppandosi in diverse discipline. Noi ne abbiamo sperimentate due, la Spped e la Boulder; ora ve le descrivo.

Speed: è una vera e propria gara di velocità su un percorso. Si tratta di una via di quindici metri che viene salita in modalità “duello”, stabilendo il tempo migliore tra due concorrenti per volta: gli specialisti della Speed “volano” di presa in presa salendo il percorso tra i sei e i sette secondi (attualmente il record mondiale si aggira sui 5 secondi e mezzo). Hanno un solo tentativo per fare la loro migliore prestazione ed arrampicano con la corda dall’alto, in modo che non devono assicurarsi alle protezioni man mano che salgono.

Boulder: dall’inglese boulder, cioè masso, è una tipologia di arrampicata su una parete alta 4-5 metri, piuttosto libera, senza l’aiuto di corde, caschetti e imbragature. I passaggi di boulder sono spesso molto complessi ed intensi e portano a sviluppare in maniera molto incisiva sia la tecnica che la forza di chiunque lo pratichi. Nelle palestre boulder, già ovviamente attrezzate con materassi, i passaggi sono determinati da una scala di colori che ne determina la difficoltà e solitamente sono molto brevi ed intensi.

Dopo questa spiegazione iniziamo ad arrampicarci su blocchi più facili e anche difficili, cimentandoci nella Speed e nella Boulder. All’inizio sembra difficile, ma piano piano diventa facile. Non abbiate paura di cadere, che tanto non succede niente!!! Per me questa esperienza è assolutamente da provare. Vi consiglio di andarci.

                                          Giulia Menchicchi, 2^A

Grifo latte

Le classi seconde alle fine di febbraio sono andate alla fabbrica della Grifo Latte per vedere come funzionano le macchina della produzione. Appena arrivati ci hanno spiegato la loro storia con un breve video. L’azienda fu fondato nel 1968 con delle mucche olandesi trasportate qui a  Perugia  e nel 1969 furono prodotti i primi formaggi, nel 1996 la cooperativa iniziò a produrre caciotte e pecorini grazie all’acquisizione del Caseificio di Fossato di Vico. Qualche anno dopo, nel 1999, venne acquisito lo stabilimento di Norcia che contribuì ad ampliare la gamma dei prodotti caseari. Nel 2008 viene acquisito lo stabilimento di Colfiorito per la pulitura e la commercializzazione di legumi e cereali, di origine esclusivamente umbra. Due anni dopo, nel 2010, viene acquisita la divisione gastronomia “Corradi Umbria e Sapori”, affermata azienda perugina che negli anni si è distinta con le proprie ricette e preparati, come le rinomate salse e torte al testo. Una delle curiosità che ci ha sconvolto di più è che ogni giorno portano 15 quintali di latte di mucca, ma non ci sono solo le mucche, ma anche bufale e pecore. Dopo questo video ci hanno messo delle cuffie per non far finire dei capelli dentro a liquidi, ci hanno mostrato come creano il cartone e come tolgono le risorse di scarto. Successivamente siamo andati a vedere le mucche, ci hanno detto che sono divise in due “gruppi” il gruppo delle più anziane e quelle delle più giovani e c’è un piccolo angolino per le mucche malate, ci hanno detto che le potevamo accarezzare sotto il mento e quando lo facevamo ci leccavano la mano.

Giulia Menchicchi 2A

  

Le Frittelle di San Giuseppe: gusto e tradizione alla pro Loco di San Sisto 

Il 18 marzo, come rappresentanza della Redazione, abbiamo partecipato alla manifestazione organizzata dalla Pro Loco di San Sisto in occasione della festa di San Giuseppe. La Pro Loco è un'associazione  che aiuta l’espansione del territorio di San Sisto, valorizzandolo con eventi. Verso le 15:00 ci siamo recati nella cucina della Pro Loco, dove di solito cucinano per la famosa Rassegna delle Sagre, manifestazione che chiude la stagione delle sagre umbre, pronti per partecipare al Laboratorio del gusto e preparare  le famose e buonissime frittelle di San Giuseppe. Appena siamo arrivati ci hanno fatto lavare le mani e abbiamo indossato un grembiule, dei guanti e una buffa cuffietta per i capelli, spiegandoci alcune tradizioni popolari di Perugia. Ognuno di noi aveva una postazione, dove si trovavano gli ingredienti necessari per preparare l’impasto, cioè: del riso cotto la sera prima con il latte e una scorza di limone; un uovo; del rum; una ciotola con la scorza di limone grattugiata; farina. Ci hanno spiegato, inoltre, che quella era la ricetta che preparavano tutte le nonne, però ognuno poteva aggiungere a piacimento uvetta, cannella, alchermes… Abbiamo inizialmente ammorbidito il riso con il rum; per dargli un po’ di profumo e un po’ di aroma, abbiamo aggiunto la scorza di limone.  Successivamente abbiamo diviso il bianco delle uova dal tuorlo. Il bianco lo abbiamo montato a neve, mentre il tuorlo lo abbiamo aggiunto direttamente all’impasto. Per ultima cosa abbiamo aggiunto il bianco dell’uovo montato a neve. Le abbiamo fritte e le abbiamo mangiate. Erano strepitose!!!! Un grande ringraziamento alla pro Loco di San Sisto per averci accolto con tanta gentilezza e disponibilità. E per averci insegnato a fare queste bontà! Vi lasciamo la ricetta, se per caso la vorrete rifare.

Viola Paradisi, Matilde Malorgio, Nicole Fettucciari, Luna Imasuen, Daniele Spaccini, Martina Bellavita - 2^D.

La ricetta

-300/340 g di risino cotto su un litro di latte con una scorza di limone;

- 200 hg di farina;

- della scorza di limone q.b;

- del rum q.b;

- 2 uova

La locandina dell'evento

Tutto pronto per iniziare

Ascoltiamo la spiegazione...

Al lavoro!!!

Al lavoro!!!

Buon appetito!

VIAGGIO NELLE SCIENZE

Gli alunni partecipanti al PON_Viaggio nelle Scienze organizzato dalla nostra Scuola, dopo aver conosciuto vita, esperimenti, scoperte ed opere dei più celebri scienziati della nostra storia, diventano gli intervistatori di questi importanti personaggi. Iniziamo da Eratostene di Cirene...

INTERVISTA A ERATOSTENE DI CIRENE

 Eratostene di Cirene fu uno scienziato greco che nacque a Cirene intorno al 276 a.C. Trattò varie discipline tra cui la grammatica, la filosofia, l’astronomia e la matematica. Inventò il mesolabio, strumento per trovare meccanicamente le medie proporzionali fra due segmenti e il famoso "crivello", per la ricerca dei numeri primi. Le nostre attività si sono focalizzate sulla misurazione della circonferenza e del raggio della Terra,  basandosi su una misura lineare (distanza tra Alessandria e Siene) e su una misura angolare (inclinazione dei raggi solari ad Alessandria nel giorno del solstizio d'estate, misurando l’ombra proiettata da un bastone piantato a terra). Ricavò un dato prossimo ad 1/50 la circonferenza del nostro pianeta, dal quale ricavò il raggio terrestre, differendo solo di circa il 5% rispetto al valore conosciuto oggi. Tutto ciò partendo da osservazioni, intuito e un semplice bastone, lo gnomone…

1)  Come ti è venuto in mente di misurare la circonferenza della Terra?

Non ho subito utilizzato la tecnica dello gnomone ma ho fatto alcune prove e solo quella

dello gnomone ha funzionato.

 2)  Come hai fatto a calcolare la circonferenza della Terra?

Ho piazzato lo gnomone a 90° rispetto al suolo, sia in Alessandria di Egitto sia a Siene e ho notato che a Alessandria c’era un’ ombra e a Siene no perchè i raggi solari erano perfettamente perpendicolari al terreno. Dopo una serie di calcoli sono riuscito ad arrivare al raggio della Terra.

 3)  Cosa è uno gnomone?

È un bastone piazzato a 90° dal terreno.

 4)  Dove sei nato?

Sono nato a Cirene, per questo mi chiamo così.

5)  Quali altre scoperto hai fatto?

Il crivello di Eratostene per conoscere i numeri primi.

6) Pensavi che da adulto saresti diventato famoso?

Non avrei mai pensato di Diventare così famoso, anche a distanza di tanti anni dalla mia nascita.

7) Che lavoro facevi oltre lo scienziato?

Facevo il bibliotecario ad Alessandria

8) Hai dei collaboratori?

Si, delle persone che mi aiutano nelle misurazioni.


Non perdetevi le prossime interviste per continuare il nostro Viaggio nelle Scienze...


Gli studenti e le studentesse del PON Viaggio nelle Scienze

I partecipanti al PON sperimentano l'uso dello gnomone nel parco della Scuola

Come ben sappiamo, quando si inizia a frequentare la terza media, si deve anche affrontare la fatidica scelta delle scuole superiori. Liceo scientifico, classico, linguistico, artistico e tante altre scuole ci possono rendere indecisi e confusi su cosa fare in futuro.

Potrebbe anche esserci la possibilità di non avere la minima idea di che scuola scegliere!

In questi casi è assolutamente giusto chiedere un piccolo aiuto.

La nostra scuola ci ha dato l'opportunità di confrontarci con una psicologa, per aiutarci a capire meglio noi stessi e a scegliere una scuola adatta a noi.

Posizionate le sedie in cechio, all’inizio abbiamo dovuto dire un pregio e un difetto di noi stessi e tra scherzi e risate sono usciti argomenti molto importanti che non ci saremmo mai aspettati dai compagni.

“Permalosa, altruista, vivace, originale, furioso, creativo, rabbiosa, perfezionista, pacifico, testardo, competitiva, simpatico,…”

Questi sono solo alcuni degli aggettivi che ogni alunno si è dato cercando di essere il più sincero possibile.

Dopo aver detto tutte le nostre qualità e i nostri difetti, ognuno di noi ha creato una mappa con il proprio nome al centro e con vari rami con su scritte le nostre caratteristiche essenziali, che ci descrivono al meglio.

Una volta creata questa mappa, dovevamo trovare un titolo che rappresentasse la nostra personalità o la nostra vita, e lì ne sono uscite delle belle!

Alla fine tutti noi avevamo una specie di tessera personale, con il nostro nome, il titolo della nostra persona e tutti i nostri tratti principali.

In seguito dovevamo unirci con i compagni che ci assomigliavano di più in base alle caratteristiche uguali.

Tutti cercavano chi più assomigliasse a se stesso, rimanendo stupiti delle persone con cui si raggruppavano, inaspettatamente.

Le persone che sembravano più calme erano con i più vivaci!

Dei bei gruppi fuoco e ghiaccio, introversi ed estroversi, creativi e banali, ma tutti con delle caratteristiche simili e in comune.

Ma la parte più interessante è stata quando tutti i gruppi hanno unito i loro titoli creandone uno solo, contenente tutti gli altri.

Un grande libro!

Abbastanza complicato: c’erano tutti i tipi di titoli, da quelli di 3 parole a quelli di 7 righe, come “Le meraviglie delle personalità diverse”.

E con dei titoli belli come i nostri, non poteva mancare una bella trama.

Il passo successivo, infatti, era quello di inventare una trama in base al titolo creato.

Sono venute fuori delle trame e delle storie molto interessanti che rappresentano a pieno noi stessi.

Ultime ma non meno importanti, le copertine: avevamo qualche minuto a disposizione per realizzare delle copertine che rispecchiassero il nostro “libro”.

Pose stravaganti, semplici, originali, drammatiche e tanto altro. E’ stata davvero una bella esperienza, tutti si sono divertiti  ed è stato un modo per conoscere meglio la classe. Sicuramente questa “seduta” ha aiutato molto i nostri insegnanti a capire come noi ci vediamo e cosa mostriamo all'esterno, ma ha anche aiutato a capire meglio noi stessi. 

Alice Pignanie Rebecca W. Zoungrana, 3^D

Il Cross della Memoria: in corsa per non dimenticare

Corsa campestre 27/01/2023

Ecco la data tanto attesa dagli studenti della Dante Alighieri…

Il Cross della memoria è una corsa campestre dedicata alla Giornata della Memoria che si celebra ogni anno il 27 gennaio. Gli studenti più meritevoli della scuola hanno gareggiato nell'area sportiva del Decathlon contro altre scuole. Partenza alle 8:45. Appena arrivati, il nostro prof. di Educazione fisica e quelli delle altre scuole ci hanno accolto parlandoci della Giornata della Memoria e del perché sia così importante parlare di quello che è successo per non dimenticare. Poi, consapevoli del significato della manifestazione, dopo aver fatto un po' di riscaldamento iniziale, gli atleti, con un po’ di ansia e tensione, si sono posizionati  sulla linea di partenza, in attesa delle famose tre parole: Pronti…Partenza…VIA! 

I primi a partire sono i maschi delle classi prime, che con grande tenacia hanno concluso i loro 800 metri. A seguire le ragazze delle prime e così via, per le seconde e le terze. Al termine della giornata gli atleti erano sfiniti, ma i loro sforzi sono stati ripagati dalle premiazioni. Soltanto i primi dieci sono stati premiati, ma tutti si ricorderanno che hanno corso per ricordare questo indimenticabile e triste giorno.

Le alunne Adriana e Elisabetta della 3^D, intervostate, hanno detto che è stata un’esperienza molto coinvolgente e che anche correndo si può celebtrare la Giornata della Memoria. Correre è manifestazione di vita, che deve vincere contro la crudeltà e il razzismo. Oltre alle medaglie individuali, sono state assegnate anche le coppe per le migliori scuole: la nostra scuola è arrivata seconda.

Giulia Menchicchi, 2^A

CHRISTMAS CAROL - ENGLISH VERSION

On the 15th December 2022, year 8 students went to the Brecht Theater to see a popular play in English : “A Christmas Carol”, by Charles Dickens.

Here is a short summary of the story.

The main character of “A Christmas Carol ”is Ebenezer Scrooge, known as Mr. Scrooge, who is a very mean, unkind and miserly person. He hates Christmas, he thinks it’s just a big waste of money. Ebenezer works with his clerk Bob Cratchit; he is very poor, but he’s a generous and kind man.

On Christmas Eve, Mr.Scrooge’s nephew visits his uncle and invites him to go to his house to celebrate Christmas day; he obviously refuses.

That night, the ghost of his dead friend, Jacob Marley, appears and tells Scrooge that three spirits will visit him. He advises Ebenezer to change his life and become more polite.

First, the Ghost of Christmas Past wakes up Scrooge and takes him to revisit his own past as a lonely and unhappy child. Then, they go to see Scrooge’s girlfriend who leaves him because of his love for money.

After that, Ebenezer meets the Ghost of the Christmas Present that brings him to Cratchit’s house. Here he sees that Bob’s family is happy even though they are poor. The only negative thing is that the youngest son, Tiny Tim, is ill and his family can’t pay for his care.

In the end, the Ghost of Christmas Future arrives. He shows people talking about a man who has died and they aren’t sad for it. Then Scrooge sees the grave of that man and he notices that there’s his name on it.

The next morning, when Ebenizer wakes up, he realises that it’s still Christmas morning and he’s very happy. He tries to be a better person and he wants to help everyone. He decides to pay the doctor for Tiny Tim and a lot of people change their mind about Mr. Scrooge.

 

In the play Mr. Oliver Page was Ebenizer Scrooge and he was amazing…all the actors were great!

We really liked this play and we understood everything…what a beautiful experience!

 

Miriam Forte 3^C, Caterina Pasquini 3^C

La scuola Dante Alighieri dice "NO" al cyberbullismo

Gli studenti della classi prime incontrano due rappresentanti della Polizia postale

Venerdì 28 ottobre gli insegnanti hanno invitato a scuola due poliziotti della Polizia postale di Perugia. Hanno riunito noi delle classi prime subito sulla scalinata principale della scuola e ci hanno spiegato come e con che cosa lavorano, come gestire il cyberbullismo e come comportarci in rete per essere più sicuri e non affrontare problemi con hacker e persone che vogliono ingannarci con diversi metodi a noi sconosciuti. Ci siamo confrontati sui rischi nascosti nei social, sulla pericolosità dei giochi online, sull'uso corretto delle chat private e dello smartphone. Hanno poi proiettato alla  TV touch il filmato che racconta la storia di Carolina Picchio:  una ragazza che si è suicidata per colpa di alcuni suoi amici che avevano pubblicato le sue foto private. A causa di quelle foto veniva insultata e perseguitata sui social, un vero e proprio atto di cyberbullismo. Il filmato mostrava anche un'intervista del padre di Carolina, che era disperato e affranto dal dolore. Dopo ci hanno chiamato a fare degli interventi sul video. È stata un'esperienza da ricordare e utile per la nostra vita. 

Matteo Maria Dozzini, Alessandro Mariani, Federico Mencarelli- 1^C

LA SCIENZA NELLE NOSTRE MANI (Progetto Erasmus) 


Il 27 ottobre, la classe 2B insieme alla Professoressa Annamaria Greco, ha ospitato dei professori spagnoli del progetto Erasmus nel laboratorio di scienze.

Lo scopo era quello di osservare le cellule vegetali di una cipolla.

Per realizzare tutto questo abbiamo utilizzato un microscopio, un vetrino porta oggetti e un altro vetrino per coprire, il colorante alimentare, uno spicchio di cipolla, una pipetta e delle pinzette.

Mentre la classe svolgeva il lavoro, i professori guardavano molto attentamente e qualche volta osservavano al microscopio.

E’ stata un’esperienza molto interessante e molto educativa, perché abbiamo approfondito il mondo delle cellule vegetali e siamo stati insieme ad insegnanti spagnoli che hanno potuto osservare una lezione italiana!

Lotti Francesca e Islami Ketlin, 2^B