Filastrocca-staffetta: un "ponte di versi" tra primaria e secondaria
Gli alunni della classi quinte delle Scuole primarie e gli alunni delle classi prime della Scuola secondaria di I grado dell'Istituto Comprensivo Perugia 7, per il Progetto Continuità, hanno composto una filastrocca-staffetta: iniziata dai bambini delle quinte, è stata continuata e conclusa dai ragazzi della Secondaria. Ecco a voi i loro versi e il video realizzato dagli alunni delle prime.
FILASTROCCA DELL'ATTESA
Vogliamo scrivere una filastrocca,
un passa parola di bocca in bocca,
visto che, oggi, non ci stringiamo la mano,
aspettando un giorno, ormai, poco lontano!
Questo viaggio è una vera avventura
ci entusiasma e ci fa un po’ paura.
Aspettando la fine di questo cammino
una lacrima fa capolino.
Il ricordo degli amici lo porterò sempre con me
e nuove amicizie verranno da sé!
Le maestre e molti compagni dovrò salutare
ma non li potrò mai dimenticare:
mille esperienze abbiamo condiviso
e nemmeno la DaD ci ha diviso!
Anche se ci siamo dovuti “ attrezzare”
non abbiamo smesso di crescere, prima ancor che d'imparare,
tra poco una nuova strada intraprenderemo
e con lo zaino pieno di ricordi ed entusiasmo, la scuola media inizieremo!
La scuola media ci entusiasmerà
ma tanto impegno ci vorrà.
Tra compiti e studio tre anni passeranno
e sempre più veloci andranno.
Ci imbarcheremo in una nuova avventura
con coraggio e senza paura.
Dopo cinque anni di studio e conoscenza
ci sentiamo pronti per la partenza.
Non abbiamo appreso solo a leggere, scrivere e contare
ma anche quanto sia bello imparare.
Nella valigia per il nostro prossimo viaggio
metteremo impegno, rispetto e coraggio,
qualcuno anche un po' di ansia e paura
perciò auguriamo a tutti - Buona Fortuna!
Nell'attesa molto pesante, tutto diventa grande
Noi siam felici di accogliervi qui,
tante passioni troverete,
nuove persone conoscerete
con le parole ponti costruiremo
e sogni nel cassetto custodiremo.
Non si finisce mai di imparare:
cieli infiniti esploreremo
bui tormenti e brutti pensieri dimenticheremo.
Le pagine dai quaderni strappate
diventeranno pergamene dalle ali dorate.
E’ questa infatti una scuola eccezionale
che accoglie tutti in modo speciale
perciò con le rime vi spiego perché
è tanto bello quello che c’è
è vero studiare è proprio dura
ma come si fa senza cultura?
Oggi abbiamo mille opportunità
ma se la cava chi non sa?
Con un click troviamo le informazioni
ma dove stanno le emozioni?
Nel nostro zaino le metteremo
perché senza non impareremo:
la paura del prof., l’ansia dell’interrogazione,
ma il sorriso del compagno salva la lezione.
In Dad l’abbiamo capito bene
la scuola non solo serve
a insegnare pronomi e frazioni.
Vi ricordate come eravamo tristi e soli?
Ma ora un ponte ci ha unito,
continuiamo il viaggio con un grande sorriso.
I nostri cuori sono pieni di speranze…
Adesso pensiamo alle meritate vacanze!!!
Classi quinte delle Scuole primarie
e classi prime della Scuola secondaria
dell'Istituto Comprensivo Perugia 7
La Commedia. Il Racconto di un Viaggio.
La classe 5^A della Scuola primaria Nicholas Green alla fine dell'anno scolastico saluta le maestre con un bellissimo spettacolo. Buona visione!
Scuola primaria"Nicholas Green"
Classe 5^A
Un viaggio alla scoperta di noi stessi
Il video realizzato dalla classe 5^A
Clicca sull'immagine per avviare il video
Scuola primaria "C. Collodi Tempo Pieno", classe 5^B
L'anno di Dante
Un incontro da non dimenticare
Chi non ha celebrato il Sommo Poeta nel settecentesimo anniversario dalla sua morte?
Questo è stato l’anno di Dante Alighieri e il 25 marzo la giornata dedicata a lui: il Dantedì.
Abbiamo viaggiato con lui in dimensioni meravigliose grazie alla lettura della Divina Commedia, narrazione del viaggio immaginario di Dante di Gabriella Santini. Egli inizia il viaggio in un momento di crisi, stanchezza e incertezza che interpreta come una selva oscura nella quale incontra belve minacciose, ma soprattutto la sua guida: Virgilio. Nel viaggio attraversa Inferno, Purgatorio e Paradiso incontra mostri e personaggi, angeli e demoni uscendo dal buio “A riveder le stelle”
Vogliamo offrire un piccolo contributo spiegando a modo nostro alcune espressioni dantesche e modi di dire che usiamo ancora oggi senza rendercene conto.
Alla fine del cammin di una primaria coraggiosa
ci ritrovammo per una selva buia e dubbiosa:
ci aspettava una media spaventosa?
Quante belve avremmo incontrato
da far “tremar le vene e i polsi”?
D’un tratto tra i cespugli scorgemmo le maestre:
ci guidarono a salutare il quadrimestre.
Ci accompagnarono commosse e fiduciose
fino alle fauci per noi minacciose
“Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”
La scritta ondeggiava sopra l’ingresso,
nessun ripensamento era concesso!
Nell’oscuro cammino c’imbattemmo
in TV touch con schermi di fuoco,
libri e LIM che non erano lì per gioco!
Al pensiero di quelle mura
Si moltiplicò la paura.
Gente seria e imbavagliata
Aspettava la nostra entrata.
Qualcuno sembrava avere tre teste,
altri serpenti verdognoli come creste.
Alcuni piangevano, altri tremavano
mentre i professori sghignazzavano
In questa bolgia infernale
le parole del nostro mentore
risuonarono come grancassa
“Non ti curar di loro, ma guarda e passa”.
All’improvviso si fece avanti un tipo avventuroso e fiero:
parlando ci indicò le colonne dell’imbarcadero
“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtude e canoscenza”.
Capimmo che era arrivata l’ora di affrontare
la nostra adolescenza!
Si aprì la mente e si illuminarono i pensieri:
ci sentimmo un po’ come Alighieri
…e quindi riuscimmo “a riveder le stelle”!