Sessismo evolutivo

Maschio e femmina sono convenzioni. Le rane non hanno caratteri sessuali e si potrebbero dividere tra sesso 1 e sesso 2. I funghi hanno degli isogameti, tutti equivalenti, e alcune specie arrivano a 100 sessi diversi (almeno così ho letto in Entangled Life, Merlin Sheldrake, un libro straordinario). In genere gli esseri evoluti hanno due soli sessi, riconoscibili così: il maschio ha gameti piccoli e numerosi (spermatozoi), le femmine hanno pochi gameti più grossi (ovuli). Avendo tanti spermatozoi il maschio può ingravidare molte femmine. Questo, secondo Richard Dawkins, l’autore di Il gene egoista, sarebbe la causa della sottomissione femminile. A me, al contrario, sembra piuttosto la sua conseguenza: il maschio sottomette la femmina e di conseguenza è costretto ad aumentare le sue probabilità di riproduzione.


Siamo gorilla evoluti, ma pur sempre gorilla. Il gorilla è a capo di un gruppo, è grosso e cattivo e si evoluto per esserlo. Come ricompensa domina l'harem. La femmina non è selezionata dal maschio (che fa buono tutto) e ha sviluppato scarsi caratteri sessuali secondari (tette e culo, per intenderci). O meglio: la seleziona affinché sia docile e più gracile di lui. Siccome regolarmente il gorilla stupra tutte le femmine, ha evoluto un pene piccolo e non invasivo (del tipo: mordi e fuggi), la cui erezione è affidata all'osso penico e non certo a interminabili preliminari. Produce legioni di spermatozoi, il cui primato è però dello scimpanzé, che conserva i suoi gameti in palle di dimensioni pazzesche.

Quest'ultimo particolare è dovuto all'alto numero di partner diverse da fertilizzare, piuttosto che al tentativo di avere maggiore successo riproduttivo con una singola partner. Ciascun gorilla si garantisce così una numerosa discendenza in modo autocratico, a scapito della selezione femminile e del rapporto, più simile a un'inseminazione artificiale, che a una giro di valzer. Le gorille infatti hanno sviluppato soluzioni adattative differenti.

Ora facciamo un minuto di silenzio per le giovani gorilla.


Uomo e Donna Sapiens invece si sono selezionati a vicenda. Per esempio a nessuno dei due piace il pelo, a quanto sembra, o non dappertutto. Non ci sono harem. I rari casi di harem nella storia sono stati piuttosto espressioni di status symbol gorilleschi, come quelli dei re orientali, la cui volontà di mostrarsi come gorilla non riguardava solo la sfera sessuale, ma anche l’ostentazione della forza bruta. Spesso per altro questi “gorilloni” preferivano la compagnia dello stesso sesso. Il corteggiamento tra uomo e donna in media è lungo e il rapporto dovrebbe esserlo: la donna si deve lubrificare e dilatare, l'uomo raggiungere l'erezione e l'orgasmo al tempo giusto. L'orgasmo femminile, a suo modo un mistero evolutivo, è inutile alla procreazione (come tragicamente risaputo), potrebbe forse favorire un rapporto più lungo e duraturo al fine di massimizzare la qualità della discendenza, e non la quantità. Secondo Richard O. Prum, in L’evoluzione della bellezza (un altro libro straordinario), il risultato a cui siamo arrivati è merito della selezione femminile: piano piano la donna ha piegato le esigenze dell'evoluzione verso il piacere e la bellezza, ha "disarmato" i violenti gorilloni, che si sono molto "effemminati". Certo tutti noi conosciamo un "gorillone", che si comporta esattamente come un maschio dominante, o che millanta di comportarsi come tale, salvo poi frignare come uno scolaretto al primo due di picche di traverso. Questo per dire che la donna non subisce come la gorillina, ma seleziona e, se la dà, la dà a chi preferisce. Non è necessario per darla essere una sfacciata, come invece ha il coraggio di scrivere Dawkins, a cui le femministe avranno recapitato un centinaio di teste di cavallo come minaccia:

Chiameremo le nostre due strategie femminili ritrosa e sfacciata e

le due strategie maschili fedele e seduttore.

Le regole di comportamento dei quattro tipi sono le seguenti.

Non abbiamo bisogno di leggere tutto il passo per immaginare le regole di comportamento dei quattro tipi. Per altro mi lasciano perplesso anche gli stereotipi di maschio fedele e di maschio seduttore. La selezione “maschile” è esigente quanto la selezione "femminile", e la gorillina ha dovuto mutare i propri caratteri sessuali quanto il gorillone: forme sinuose, seni prosperosi, fianchi larghi sono tra i primati prerogativa unica delle femmine sapiens. L’uomo a differenza del gorilla seleziona eccome, non tratta ogni buco come galleria. I gusti maschili non sono però affatto stereotipati e infatti le donne si presentano in una bella sfilata di varianti di “caratteri sessuali secondari”, per soddisfare ogni palato, soprattutto se poi si vuol mettere in cantiere un bebé. Questo è magistralmente dimostrato dal perfezionismo patologico delle categorie dei siti porno.

Anche la selezione femminile sembra omogenea nel tentativo di degorillificare il maschio, ma sulle misure del pene è ancora confusa. Cioè, le misure contano, ma non per tutte allo stesso modo. L'Evoluzione Maschile in imbarazzo sfodera ogni peso e misura del prodotto, a caso, cercando di intercettare il gusto della Selezione Femminile. A parte una cosa: alla sapiens piace più grosso di quello del gorilla (quanto ce l’ha grosso? Googlalo!).

In conclusione: selezione e evoluzione. Maggiore è il grado di sottimissione, minore è la selezione e senza selezione non c'è evoluzione. Siamo molto diversi dai nostri cugini gorilla: niente harem ma collaborazione. Infatti non siamo neanche una specie particolarmente fertile né prolifica. Dal solo versante maschile contiamo cilecche, spermopenie, swipe a sinistra. L'evoluzione ci sta dicendo: valutate con attenzione i rapporti stabili e cercate coscientemente i figli. Sarebbe molto interessante vedere se così sono anche altre specie "coniugali": mitigato dimorfismo maschi-femmina, cooperazione per la crescita della prole, scarsa prolificità e spermopenia. Specie che puntano sulla qualità della famiglia.

Specie in cui maschio e femmina sono convenzioni.