Cosa studia chi studia lettere moderne?

Cosa studia chi si iscrive a lettere moderne?

LETTERATURA MODERNA CONTEMPORANEA

Il concetto di modernità: secondo gli storici inizia nel 1492, ma seguendo il dibattito di oggi - anche accademico - la modernità parte dalla rivoluzione francese e dalla rivoluzione industriale:

l’affermazione della borghesia, l’affermazione del capitalismo (riv. francese e industriale) e sul piano letterario assume l’aspetto del romanticismo.


Si possono individuare tre grandi fasi:

il romanticismo: fine 700 fino al 1850 in cui il ruolo dei nobili è ancora più importante di quello dei borghesi: pensate al conte Manzoni, al conte Leopardi, al conte di Cavour.


  • 1856 modernità: Baudelaire, Flaubert e in italia Verga, il massimo rappresentante, seguono Pascoli e D’annunzio. è una storia molto complessa a sua volta suddivisibile in tappe successive


  • 1900 modernismo: Svevo e Pirandello e Joyce, Woolf, Proust, sono diversi da Flaubert e Verga.


  • 1940s neorealismo: fino al 55 Metello di Pratolini, film di Rossellini, De Sica e Visconti, romanzi di Fenoglio Pavese e primo Calvino.


  • 1956 neomoderno: neoavanguardie e neomodernisti (XX PCUS, Rivoluzione Ungherese, crisi di Suez e in letteratura La Bufera e altro, Antenati di Calvino, Pasolini, il verri e I Novissimi...).


Tra 60 e 70 si afferma una nuova fase del moderno che è il postmoderno, nasce una nuova civiltà. Tuttavia al di là di una serie di elementi innovativi, non ci sono i presupposti per considerarlo una nuova epoca. Non si vedono: né rivoluzione politica (paragonabile alla rivoluzione francese), né una rivoluzione economica (come quella industriale). Si discute se il postmoderno sia un’alternativa al moderno o una fase del moderno. Non sapendo scegliere gli si dà un non-nome.


IL POSTMODERNO si afferma nella seconda metà degli anni 70. Si afferma contro l’avanguardia: non c’è un conflitto di poetiche, la letteratura è una cosa volatile, fragile. Il postmoderno nega che ci possa essere una avanguardia: non c’è un futuro verso cui si tende (progresso) e verso il quale si possa “essere in anticipo”.


Caratteristiche della società postmoderna

  1. Fine dell’intellettuale (che era nato con Zola, parla di tutto, incide sulla democrazia, svolge una funzione educativa).

  2. Rivoluzione elettronica e innovazioni nella comunicazione è la caratteristica fondante

  3. La globalizzazione, anche la letteratura è globalizzata, pensiamo ai Nobel. La cultura è diventata planetaria e non ci sono più sbalzi del XIX secolo

  4. Costanti: capitalismo, produzione di beni (ora anche immateriali), democrazie liberali. La modernità era stata caratterizzata da beni materiali, settore guida era il metalmeccanico. Ora è il settore elettronico, dell’automazione, esso costruisce messaggi e strumenti per diffonderli. È la molla culturale e produttiva

  5. Le parole i segni (semiotica) sostituiscono le cose. Le cose diventano sempre più dette e sempre meno reali; cresce l’importanza del nome (cfr le marche, la moda). Perfino il denaro è immateriale.


il postmoderno in letteratura: il postmodernismo

Umberto Eco, tra i fondatori del postmoderno italiano, conclude il Nome della Rosa con una riflessione sibillina: stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus: la rosa c’era pure prima che le si desse un nome, noi possediamo solo nomi. Le cose ci sfuggono, le dimentichiamo e ci restano solo i nomi, abbiamo a che fare solo con le parole. da cui la teoria principale.

Da questa riflessione nasce l’intertestualità.

Il mondo è un grande testo, conosciamo il mondo come insieme di parole e linguaggi, che conosciamo le parole che hanno preso il posto delle cose.

  • L’intertestualità critica (cercare le parole di un autore come influenza di un altro) è conseguenza di questa impostazione filosofica, il mondo è intertestualità infinita.

l’esperienza reale evapora. nomina nuda tenemus. Viviamo esperienze virtuali, l’esperienza è smaterializzata, la società della rappresentazione è la nostra. è una vera rivoluzione antropologica, restano solo le parole, si ha l’impressione solo di raccontare cose che sono già state raccontate.

  • Tutto è metanarrazione si ri-racconta, e quindi marca significativa è il citazionismo: parole già usate, non facciamo altro che citare. Esempio di Eco.

Opere già scritte, riscritte riscrittura è altro aspetto: il pastiche parodia senza parodia: riprenderlo ri-raccontarlo senza intenzione di scherno. Il centro è qualcosa già scritto che noi riscriviamo in modo diverso.

Ad esempio Il nome della rosa è scritto da altri testi, cita altri testi: è un giallo, un poliziesco, uno storico, i personaggi citano Agostino, i padri della chiesa etc etc

  • Fine della distinzione tra letteratura alta e bassa, ricerca e consumi, per pochi e per tutti. La letteratura è desacralizzata e messa nelle mani del mercato


Questa tendenza smaterializzante si attesta con Calvino Eco e Tabucchi e Tondelli, come prima generazione: letterati profondi ma letterati per tutti. Non vogliono essere raffinati, squisiti rococò, vogliono essere per tutti.

Seconda generazione dei cannibali: riprendono da altre opere, altre parole, ri-raccontano come la generazione precedente, ma non dalla tradizione letteraria (che era la stessa del moderno: latino, greco classici etc). Ammanniti o Nove prendono come punto di riferimento i fumetti, la tv, la pubblicità, le serie tv, i documentari. Una letteratura che rifiuta la letteratura e il linguaggio letterario. Eco e Calvino avevano un linguaggio letterario a bassa intensità, ma sempre letterario. Ammanniti rifiuta il letterario: i personaggi parlano come una pubblicità e parlano del mondo della pubblicità, delle serie tv etc etc.

I postmodernisti scrivono sul linguaggio, sono sempre metanarrazione, prendono spunto da altre narrazioni. Per Luperini l’immagine che meglio rende l’idea del postmodernismo è questa: siamo prigionieri di un castello di parole, fatto solo di parole, e lo scrittore è rinchiuso al centro di questo castello di parole. La realtà è irraggiungibile.

GOMORRA

Poi dopo un 20 anni il clima cambia e nel 2006 esce Gomorra. Gomorra rappresenta qualcosa di terribile, sensibilmente materiale: la condizione del Sud. Saviano, dottorando a Napoli, cercava di lanciarsi come giornalista, con il suo motorino si recava sui luoghi dei delitti. Il luogo reale tende a riemergere. I fatti narrati sono fatti corposi, c’è il sangue, la morte, il denaro che scorre a fiumi, la corruzione, la malvagità. è una fase nuova, che qualcuno chiama neo-neorealismo: è fatta di inchieste, indagini giudiziarie etc.


POSTMODERNO è un periodo della civiltà che dura da 40 anni e può continuare.

Al suo interno esistono movimenti letterari diversi, tra cui:

  1. POSTMODERNISMO I e II generazione, poetica, durato circa 20 anni

  2. NEO NEOREALISMO da Gomorra


Fine linguaggio letterario specifico.-