Giovane non scarso a scuola diplomato con qualche anno di troppo, trova dopo mesi di toffaggio da moffo il suo primo impiego a voucher come promotore di servizi porta a porta presso una cooperativa che lavora per una agenzia di comunicazione che ha un appalto con l’Enel.
La famiglia, indigente, spende i risparmi per comprargli un bel vestito giacca&cravatta nerantracite per il prestigioso impiego all'Enel.
La gente per lo più gli chiude la porta in faccia, perché ne girano di voci di sedicenti promotori di servizi autentici topi d’appartamento
(alcuni lo sputano direttamente dal balcone).
La madre intanto petula per tutto il vicinato l’imminente carriera del figlio all'ENEL magnifica e progressiva.
Un giorno, strozzato dalla bramosia di riscatto su una società che l'ha sempre relegato ad asino, dai sensi di colpa nei confronti della speranzosa madre, che molto ha sofferto, dai debiti da pagare, sfrutta la sua posizione di promotore di servizi porta a porta e la nomea che l’accompagna, incominciando davvero a rubare.
Fine.