Allenamento di mente o corpo?
Mente e Corpo non sono due unità separate, ma bisogna imporre una gerarchia molto rigida. Un fumatore, un alcolista o un tossicodipendente non sa controllore le “richieste” del suo corpo. E chi non ha una “mente forte”? Svogliati, inibiti... È un problema anche il contrario: chi dedica ogni attenzione solo agli stimoli della mente compromette la sua salute. Personalità equilibrate hanno una mente e un corpo forte. Il rapporto ottimale fra mente e corpo è analogo a quello fra madre e figlio: pensate a una buona madre e penserete a una buona mente!
Prova
•• Correte 5 chilometri al massimo delle vostre possibilità (oppure pensate al vostro anno scolastico), cercando di ottenere la massima prestazione possibile. Prendete i tempi parziali (o i voti) dei cinque chilometri, ma non guardateli. Alla fine esaminate la prova, calcolando la media che avete ottenuto e confrontandola con i passaggi dei vari chilometri; giudicatela secondo le considerazioni seguenti che vi guideranno alla scoperta dei vostri punti deboli:.
1. Primo km troppo veloce (primi voti buoni poi declino): troppo agonismo – troppa attivazione – troppa determinazione.
Siete il classico “partente folle”. Può darsi che ciò dipenda da un allenamento non ottimale (ritmi troppo veloci e poco fondo: poca costanza nello studio!).
2. Primo km troppo lento (non sei andato benissimo ma stai recuperando): scarso agonismo – scarsa attivazione – scarsa sicurezza. Non avete fiducia nelle vostre possibilità: FORZA CHE CI SIAMO!
3. I chilometri centrali sono troppo lenti (ti sei perso via dopo Natale): scarsa concentrazione. Non “addormentarti!”
4. Il penultimo chilometro risulta troppo lento (la scuola non è finita, non riposate sugli allori!) Avete sostenuto un ritmo eccessivo all'inizio e dovete tirare il fiato prima dell’ultimo sprint (cioè adesso!).
5. Il penultimo chilometro risulta il più lento, ma non di troppo: OK! È la condizione normale: L’ULTIMO CHILOMETRO BISOGNA SUDARLO!
6. L’ultimo km risulta nettamente il più lento (vi sentite scoppiati o già arrivati): scarsa concentrazione, poca voglia di vincere. Non si tratta di scoppiatura (in genere si scoppia prima e si riparte alla grande in prossimità del traguardo), ma di una scarsa carica agonistica: e dai! la media del sette non è il massimo! vi accontenterete del 7 anche al matrimonio?
7. L’ultimo km risulta troppo veloce: scarsa gestione della fatica. Arrivate troppo freschi: la media non punisce le sviste e non premia i “ritardatari”!
Morale della storia?
QUALUNQUE SIA IL TUO PROFILO, L’ULTIMO CHILOMETRO BISOGNA SUDARLO!