Ivan Illich - PERCHE' DOBBIAMO ABOLIRE L'ISTITUZIONE SCOLASTICA
si «scolarizza» l'allievo a confondere insegnamento e apprendimento, promozione e istruzione, diploma e competenza, facilità di parola e capacità di dire qualcosa di nuovo.
Salute, apprendimento, dignità, indipendenza e creatività si identificano
degradazione si acceleri quando bisogni non materiali si trasformano in richieste di prodotti,
sono visti soltanto come risultati di servizi o di «trattamenti»
Oggi non è scolarizzata soltanto l'istruzione ma l'intera realtà sociale.
Ricchi e poveri dipendono nella stessa maniera da scuole e ospedali che governano la loro vita,
Essendo condizionati dalle istituzioni, entrambi i gruppi guardano con sospetto a ciò che si realizza indipendentemente da esse.
Le burocrazie hanno il monopolio dell'immaginazione sociale, che è alla base della versione moderna della povertà
Il morire e la morte sono passati sotto la gestione istituzionale dei medici e degli impresari di pompe funebri.
Una volta che una società ha trasformato i bisogni fondamentali in richieste di beni di consumo prodotti scientificamente, la povertà si definisce secondo parametri dei tecnocrati. Sono poveri quelli che non sono consumisti. In Messico è povero chi non ha fatto tre anni di scuola, a New York chi non ne ha fatti dodici.
i poveri dipendendo dall'istituzione, hanno raggiunto una nuova debolezza, quella di non potere mantenere sé stesso.
In USA la lotta contro la povertà produce in misura così rilevante dipendenza, frustrazione, rabbia e nuove richieste. Qualcuno pensa all'istruzione dei loro figli, o alle cure mediche, ma è una forma di dipendenza. Le istituzioni assistenziali hanno convinto la società della assoluta necessità morale delle loro prestazioni.
In seguito a 3 miliardi investiti dal governo, le istituzioni non hanno notato alcun progresso significativo nell'apprendimento dei piccoli «svantaggiati». anzi hanno trovaro anche BES. quindi nuove ragioni per pretendere dal governo sovvenzioni maggiori.