Nacque in inghilterra per riferirsi ad autori che non erano Simbolisti né Decadenti, e volevano fare una letteratura nuova: Joyce, Eliot, Woolf.
Non è chiaro delimitare cosa sia Modernismo in Italia: dalla maglia larga del “tutto ciò che segue il romanticismo” (“decadentismo”), alle maglie strette, cioè solo le avanguardie “il futurismo o il surrealismo”.
Con Modernismo noi intenderemo sicuramente quegli autori contrari alle avanguardie, che però proponevano una evoluzione tematica e formale: Pirandello, Svevo e Montale.
Non si può tracciare una poetica del modernismo, perché possono seguire programmi letterari molto diversi (più esplicito Joyce, più moderata la Woolf), ma si possono distinguere marche caratterizzanti.
La CULTURA è diversa dalla precedente generazione:
FILOSOFIA Nietzsche, Bergson e Freud FISICA Einstein e Quantistica. Relatività e Osservatore: norma non è più oggettiva ma dipende da osservatore (soggettivismo).
NEGA IL POSITIVISMO: cose oggettive, pesabili, misurabili, ma dopo Freud e Nietzsche la visione del mondo e la verità diventano SOGGETTIVE.
Cambiano le leggi della PSICOLOGIA. L’inconscio rivoluziona il modo di scrivere e di pensare, ma l’uomo non è più “padrone in casa sua”(Freud).
Pensate al ruolo dell’infanzia nella letteratura (Saba, Joyce, Svevo, Kafka). L’infanzia è fondamentale perché è il momento in cui si formano le nevrosi dell’uomo adulto. Pensate all’importanza della tematica del rapporto padre figlio in autori come Joyce, Svevo e Pirandello, Tozzi o ai rapporti uomo-donna (Musil, Woolf, Montale).
Si è creato un nuovo paradigma epistemologico, a cui si accompagna un cambiamento sociale.
La rivoluzione in campo delle telecomunicazioni (il telegrafo e il telefono, la radio FISICA), i trasporti con le macchine a vapore (i transatlantici, il treno roma parigi da 4 gg a 20 ore, l’orient express), la produzione di beni di consumo abbattono la penuria di tutti i secoli precedenti.
La vera grande svolta si ha in questo periodo. Oggi internet, lo smartphone, la new economy offrono un cambiamento, un cambiamento antropologico culturale e sociale, quantitativo e non qualitativo, tutto sommato più limitato.
De Benedetti ha studiato la correlazione tra le scoperte della Fisica e i Romanzi.
FILOSOFIA Psicanalisi e Relatività scardinano i personaggi monolitici del realismo, scompaiono quei personaggi monolitici (POSITIVISMO): si accetta l’uomo come un fascio di contraddizioni (Musil, Montale).
Virginia Woolf dopo aver visto una mostra di nuovi pittori, espressionisti disse: “la natura umana è cambiata” le leggi ferree che ne regolavano l’esistenza si sono sgretolate.
Auerbach dedica un capitolo di Mimesis a Virginia Woolf, in cui sottolinea che nel romanzo modernista i grandi fatti storici cessano di essere grandi fatti storici. Le catastrofi del destino non contano più, conta il quotidiano e l’attimo qualunque. Ogni momento è carico di vita. È una frattura con il passato.
Caratteristica è la parola d’ordine Fare il nuovo come diceva Ezra Pound (Eliot-Montale), ognuno recepiva il nuovo in modo diverso ma era comune a tutta la generazione del primo 900
Tratti caratterizzanti e contrastivi:
TEMPO: Le avanguardie pensavano di capire le tendenze e anticipare il futuro: per loro il tempo è lineare. Per i modernisti no (Svevo, Montale la casa dei doganieri)
ÉPATER LES BOURGEOIS: i futuristi pubblicano manifesti, provocano, hanno pretese di rottura, hanno bisogno di fare gruppo. I modernisti no, spesso sono isolati e moderati (Pirandello vs futuristi in Serafino Gubbio)
PASSATO: i futuristi vogliono fare tabula rasa, ripartire da zero. I modernisti come Pirandello o Proust pensano che alcune tendenze del passato siano buone (Verga. Flaubert etc.)
L’avanguardia ha una posizione oltranzista, ma è un fenomeno che non lo caratterizza.
Ha anzi numerosi punti di collegamento con l’esperienza precedente del decadentismo (Marinetti e d‘annunzio erano amici).
OGGETTIVITÀ
Positivismo e Naturalismo e Verismo Pirandello dice: “sì a Verga no al Verismo” oggettività rigettata. Figura ricorrente del medico che non capisce nulla, che ha la pretese di valutare in termini oggettivi l’animo umano, è uno scienziato dell’800 e ignora la psicanalisi (Tu Ridi, Svevo)
FORMALE
Ma Pirandello loda Verga nei Malavoglia perché è un “romanzo fatto a caso” e rifiuta le regole ferree, l’architettura stabile del romanzo realista dell’ottocento.
ESTETISMO
Pirandello rifiutava anche l’estetismo, pilastro del decadentismo. Rifiutava la concezione estetica: stronca Pascoli. D’Annunzio dice “il Verso è Tutto” con la V e la T maiuscola, Svevo dice che scrivere è un’operazione igienica. Estetismo respinto: Letteratura per Svevo equivaleva a un clistere!!! scrivere fa bene: posizione che condivido pienamente. La scrittura è un momento di abluzione mentale. Svevo scriveva per non impazzire. Cfr il clistere con “il Verso è Tutto”.
PROTAGONISMO E MARGINALITÀ’
Il simbolismo ha una concezione protagonistica e soprannaturale del poeta: il poeta vate, il poeta profeta. Gli scrittori modernisti sono borghesi.
Scrittori vengono da una società democratica di massa Giolittiana. (STORIA)
DIFFERENZE SOCIALI
Qui emerge anche la differenza sociale: i decadenti sono patrizio-borghesi.
Pensate a come scrive D’Annunzio: si vede che sa il greco e il latino, ha studiato gli autori “primitivi” (rubando il termine alla storia dell’arte, adora i preraffaelliti femme fatale etc.), e sfoggia, ostenta, si rivolge a un pubblico che vuole essere élite. Pensate a una poesia di Montale, Saba o Ungaretti: autori che sapevano poco e male il latino. Montale e Saba erano ragionieri. I poeti non hanno più una solida cultura classica, non partono dai classici, partono semmai da Baudelaire, e la lingua è una lingua diversa.
Pascoli D’Annunzio e Carducci provengono da una società in cui votava il 2% della popolazione, sono rappresentanti di una società patrizio-borghese.
Svevo e Montale (commercianti) Tozzi (contadino) hanno un’altra origine, piccolo borghese, democratica e di massa. Pensate alla differenza enorme di Joyce con Wilde (dandy, meglio di D’Annunzio ma sempre dalla stessa parte).
Il decadentismo va da Myricae di Pascoli 1891 o dal Piacere di D’annunzio 1889 all’Alcyone di D’Annunzio del 1903. Croce pensa che il ‘900 non sia di qualità e stima decadente ogni sua opera. Il marxismo (Lukacs) era contrario alla letteratura del 900 perché soggettivistica e privata, disprezzava il collettivo e non era impegnata nel socialismo (cfr. Montale).
Fino a dove arriva il modernismo? dal 1905 (fu Mattia Pascal in Italia) fino a Musil (‘30) o Finnegan’s wake 1938, Proust Svevo... si crea in Europa un’area di grandi scrittori che hanno scritto prima della Seconda guerra mondiale. Sono “europeisti”, sono liberali, in genere parlano delle nevrosi causate dalla modernità.
Il Neorealismo (dopoguerra) è un fenomeno molto diverso. Propone uno scrittore impegnato, impegnato nel sociale, con idee politiche ben precise e pone fine al modernismo (Fenoglio, Pavese, Levi fa discorso a sé).
(RAPPEL A L’ORDRE, in arte in politica etc ) Stile classico, tradizionali, meno cosmopolita, antimodernisti e antieuropeisti, più legato alle esigenze del popolo (populiste), legate al fascismo in italia. Secondo Ungaretti è il punto di riferimento, La ronda (neoclassicisti come Cardarelli) e tutti gli ermetici (dagli anni ‘30 Quasimodo, Luzi). Si caratterizzano come Rifiuto delle letterature europee, ritorno alla letteratura nazionali, accuse ai filo-stranieri.
Saba, che pure ha aspetti modernisti come la psicanalisi freudiana essendo di Trieste, è uno scrittore che presenta anche aspetti antimodernista: rifiuto dell’innovazione e avanguardie, rifiuta anche l’ermetismo (troppo vicino al surrealismo). scrive come un autore triestino che ha imparato l’italiano a scuola sui grandi testi dell’800. Rifiuta il cambiamento, l’innovazione e si rifà a Petrarca (scrive il canzoniere), Leopardi e autori dell’800.
Levi.
Il primo Svevo (Senilità) non presenta una rottura così forte con la struttura tradizionale del romanzo come ne La coscienza di Zeno: i primi romanzi hanno una struttura classica: analogamente Pirandello prima del Pascal (o ancora Henry James e Conrad).
Temi decadenti che respira l’aria del modernismo. Checkov: non punta sulla trama ma sulle atmosfere, sugli stati d’animo, somiglia a Joyce dei Dubliners. La struttura è ancora realistica, rappresentazione della società borghese realista, ma presenta un rifiuto della trama strutturata che è di gusto modernista.
Gli anni 60/70 ripetono per certi versi le stesse dinamiche. Accanto agli autori di avanguardia del gruppo 63 ci sono autori neomodernisti: Volponi ( Le mosche del capitale letteratura in fabbrica) , Amelia Rosselli (suo padre e suo zio sono i fratelli Rosselli, martiri antifascisti e fondatori della pastasciuttata antifascista).
Per gli USA è una stagione dorata: Philip Roth della Pastorale American. mette insieme la lezione di Faulkner (Joyce americano) con i realisti francesi (Balzac, Flaubert).
Descrizione della fabbrica di guanti della pastorale americana è Balzac, rapporto padre-figlia è classico tema modernista.