Montale e la città
La città nelle Occasioni di Montale
Negli Ossi di seppia Montale si illudeva ancora dell'utopia sociale e del volontarrismo etico di Gobetti. L'avvento del fascismo esaurisce le speranze. Se inoltre Ossi è una raccolta immersa nella natura marina, Occasioni si muove in un paesaggio urbano.
La rinuncia al paesaggio è una sconfitta. La grande poesia simbolista era rifiutata in Ossi, ma come scelta contingente: si lasciava aperta la speranza di un suo ritorno in un futuro migliore. Ora il simbolismo è definitivamente in crisi. Questa rinuncia è una scelta etica: la natura non può essere autentica, è la letteratura ad assumere il ruolo di difesa dei valori contro il fascismo.
Tuttavia la città non è positiva ma ambivalente: da una parte la civiltà e la cultura sono valori positivi, dall'altra la città è rappresentata come luogo angosciante e inautentico. La città è il teatro della società di massa: un nuovo modo di vivere imposto dal fascismo che appare insopportabile. L'esperienza della folla è invivibile: servilismo ed espressione negata. Gli "altri" non esistono, non sono nemmeno considerati vivi: sono automi, sono una minaccia, sono ombre.
mario sironi
Paesaggio Urbano
Addii, fischi nel buio, cenni, tosse
e sportelli abbassati. È l'ora. Forse
gli automi hanno ragione. Come appaiono
dai corridoi, murati!
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- Presti anche tu alla fioca
litania del tuo rapido quest'orrida
e fedele cadenza di carioca? -
paesaggio urbano con ferroviere
periferia