leggi e modelli

1 Cos'è la Fisica

La Fisica è una scienza che si occupa di descrivere i fenomeni naturali. Ma "descrivere" cosa significa? E fino a che punto ci possiamo fidare di questa "descrizione"?

Soltanto un secolo fa era diffusa, nell'opinione pubblica, una fede assoluta nelle possibilità della scienza di risolvere ogni problema quotidiano. La convinzione che l'innovazione tecnologica avrebbe elevato l'Uomo ad uno stadio più elevato era radicata. Si arrivava a pensare che un matematico “infinitamente abile” avrebbe saputo predire il destino di ogni atomo dell'universo.Oggi viviamo una situazione opposta. Anche se il ritmo dell'innovazione tecnologica è più incalzante che mai, anche se è evidente il ruolo della scienza nelle trasformazioni che la società sta vivendo, la fiducia nella scienza si è in gran parte persa.

Il termine scienza è stato prima esteso a materie, pur rispettabilissime, che con il metodo scientifico non hanno niente a che fare, come le scienze della comunicazione o le scienze infermieristiche; poi ha iniziato a comprendere argomenti dichiaratamente antiscientifici, come le scienze occulte, le scienze divinatorie o le scienze orientali.

La colpa di questo stato di cose è in buona parte della comunità scientifica, che proprio all'inizio del '900 ha cominciato a pubblicizzare più i paradossi creati dalle nuove teorie che le lacune che venivano colmate.

L'immagine degli scienziati è diventata sempre più quella di depositari di un sapere inaccessibile; quella della scienza sempre più autoreferenziale.

Dov'è il limite tra lo scienziato, creatore di paradossi, e il mago, comunicatore con l'occulto?

Da quattro secoli, la risposta è univoca: la scienza segue il metodo scientifico.

Ma neanche il metodo scientifico gode di buona stampa. La comunicazione di massa scova puntualmente qualche scienziato che cerca di dimostrare che questa o quella legge fisica è falsa. Se neanche gli esperti sono d'accordo, come possiamo fidarci della Fisica e delle sue leggi?

In realtà, quello che la stampa non spiega è che quello scienziato strambo, che disperatamente lotta per dimostrare che tutta la comunità scientifica si è sempre sbagliata, è il pilastro su cui poggia il metodo scientifico. Questo non vuol dire che abbia ragione!

Per ogni Fisico che propone una legge, altri cercano di inventare esperimenti e situazioni in cui questa legge non viene verificata. E tutte le leggi fisiche vengono considerate valide solo fino a quando non vengono falsificate.

Si narra che Aristotele, uno dei padri fondatori della scienza greca, abbia affermato un giorno che le donne hanno meno denti degli uomini. Da scienziati moderni, noi sottoporremmo questa affermazione a verifica sperimentale e concluderemmo che è falsa, ma la scienza greca non funzionava in questo modo. Valeva il principio di autorità, e naturalmente Aristotele era il più autorevole di tutti.

Le leggi fisiche oggi accettate sono state sottoposte a tali e tante verifiche, che quasi tutti gli scienziati metterebbero la mano sul fuoco riguardo alla loro validità.

Modelli e leggi

    • Ma cosa intendiamo per legge fisica? Nella accezione moderna, è una relazione che lega due (o più) quantità misurabili come:. Di solito è espressa in linguaggio matematico (algebrico), ma non è stato sempre così: nel medioevo ad esempio, il linguaggio della scienza era il disegno piuttosto che l'algebra.
    • La caratteristica più importante delle leggi fisiche è che ci permettono di fare previsioni. Sono queste previsioni che vengono verificate con l'esperimento.
    • Il cardine della relazione tra mondo fisico e linguaggio matematico è il concetto di modello.
    • In questo libro, useremo la parola "modello" in un'accezione molto generale: Un modello è una sorta di "realtà virtuale", descritta da precise regole (matematiche).
    • Almeno nelle scienze esatte, come la Fisica, il modello è costruito in modo da poter essere trattato con il metodo ipotetico-deduttivo. Questo vuol dire che i risultati all'interno del modello sono dimostrabili come teoremi matematici. In altre parole, all'interno del modello le leggi valgono in maniera esatta.
    • Alcuni modelli descrivono la realtà fisica solo in maniera molto approssimativa, altri sono così precisi che è facile confonderli con la realtà.
    • Spesso un modello riflette la nostra concezione del fenomeno fisico che studiamo e contiene quegli ingredienti che noi pensiamo siano cruciali.
    • Quando un modello è particolarmente completo e aderente alla realtà, prende il nome di teoria fisica. Non dobbiamo commettere l'errore di confonderlo con la realtà fisica.
    • La legge fisica si riferisce quindi al mondo reale, mentre il teorema matematico ad un modello (i matematici direbbero un sistema assiomatico). La legge fisica è falsificabile, e in questo caso concludiamo che c'è uno scollamento tra realtà e modello, perché il teorema, in quanto dimostrato, è certamente valido all'interno del modello.
    • Prendiamo come esempio l' uomo vitruviano di Leonardo: questo disegno rappresenta le proporzioni ideali del corpo umano. Consideriamo due uomini vitruviani. Se il primo è più alto dell'altro per il 10%, anche il suo avambraccio sarà più lungo del 10%. L'uomo vitruviano è quindi un modello matematico secondo il quale, ad es., la lunghezza dell'avambraccio è in una precisa proporzione con l'altezza. Leonardo voleva dirci che tutti gli uomini rispettano esattamente queste proporzioni? Ovviamente no. Siamo noi che possiamo avvicinarci o meno all'uomo ideale pensato da Leonardo. Possiamo però dire che l'uomo vitruviano è "un buon modello" e utilizzarlo ad esempio nel disegnare un capo di vestiario.
    • Buon modello vuol dire che l'errore che commettiamo confondendo modello e realtà è più piccolo dell'errore che commettiamo nelle nostre misure sperimentali.
    • Un modello non deve forzatamente essere aderente alla realtà, può limitarsi ad afferrarne alcuni aspetti, che ai nostri fini sono sufficienti.
    • Nella moderna tecnologia, uno dei modelli più utilizzati in assoluto è quello di conduttore ohmico cioè di un conduttore elettrico che verifica la legge di Ohm (), la quale afferma che la quantità di corrente che passa attraverso un dato corpo è proporzionale alla tensione applicata ai suoi capi, e che la costante di proporzionalità R è caratteristica del corpo stesso. Questo semplice modello di conduttore è alla base della progettazione di tutti gli apparati elettronici che ci circondano, ma rigorosamente parlando non descrive nessun corpo reale. Semplicemente, si tratta di una approssimazione utile a prevedere teoricamente il comportamento di un circuito e tanto ci basta.
    • Il conduttore ohmico è il tipo di modello più semplice che possiamo pensare: si tratta di un'unica legge. Altri modelli sono molto più ricchi, e da un nucleo di regole inziali è possibile dimostrare al loro interno una quantità sbalorditiva di proprietà. È il caso della geometria euclidea, che da 5 regole base (gli assiomi di Euclide) fa discendere tutte le proprietà delle figure geometriche.
    • La geometria euclidea è una teoria matematica, ma diventa fisica nel momento in cui pretendiamo di descrivere la realtà fisica per mezzo di essa. Se ad esempio, per calcolare l'area della stanza in cui siamo, moltiplico la lunghezza di due lati consecutivi, sto descrivendo la realtà fisica con il modello della geometria piana applicato al pavimento della mia stanza; e approssimando la stanza con un rettangolo.
    • Quando un fisico parla di un determinato fenomeno, non sempre rende esplicito il modello cui si riferisce. In questo manuale cercheremo di evitare questa pratica per tenere sempre distinto il piano della realtà fisica da quello del modello su cui faremi i calcoli.
    • Persino fisici grandissimi, come Newton ad esempio, hanno confuso i loro modelli con la realtà, e così continuano a fare i loro seguaci. È un peccato di orgoglio e di ingenuità e finora si è risolto regolarmente in un errore. Nessuna delle teorie fisiche accreditate di descrivere esattamente il mondo reale ha poi resistito agli attacchi del metodo sperimentale e non c'è ragione di ritenere che lo stesso non succederà a quelle attuali.
    • Meglio pensare ai modelli come descrizioni, alcune davvero precise, della realtà. Nello stesso modo in cui una carta geografica è una rappresentazione del territorio, ma non riporta ogni particolare del territorio stesso, così una teoria fisica è una rappresentazione di un fenomeno fisico e ne coglie solo l'essenza.
    • Fino all'affermazione della teoria della relatività, agli inizi del secolo scorso, i fisici erano convinti di vivere in uno spazio euclideo, infinito, dove due rette parallele non si incontrano mai. In altre parole, lo spazio euclideo, quello che studiamo a scuola quando parliamo di geometria, è stato considerato un modello fisico valido per oltre due millenni. Si è però visto, attraverso alcuni esperimenti, che questo spazio non bastava a descrivere i fenomeni relativistici: il modello della fisica classica, con le leggi di Newton e la relatività di Galilei era stato falsificato! E prontamente sostituito da teorie alternative.
    • Oggi quindi sappiamo con certezza che la fisica classica non descrive esattamente la realtà. Ma la descrizione è comunque così accurata che il modello della fisica classica viene utilizzato tuttora ogni qualvolta che le velocità in gioco sono trascurabili rispetto alla velocità della luce e che le lunghezze in gioco sono maggiori di qualche micron. Anche in questo corso, ci muoveremo solo nell'ambito della fisica classica.
    • Nel momento in cui i primi esperimenti hanno cominciato a mettere in crisi la fisica newtoniana, i fisici hanno iniziato a proporre modelli alternativi. Alcuni di questi sono così accurati che attendono a tutt'oggi di essere falsificati.

Nascita e morte di una legge fisica

    • La fisica moderna nasce con l'adozione del metodo di Galilei. Il metodo sperimentale nella forma attuale è dovuto a Popper.
    • Il metodo sperimentale prevede un preciso percorso logico perché una semplice osservazione si trasformi in una legge fisica.
    1. Il primo passo è l'osservazione di un sistema fisico. Senza bisogno di un'idea preconcetta o di un riferimento teorico, ci accorgiamo che il nostro sistema gode di qualche proprietà. (Ad esempio, misuriamo gli angoli interni di alcuni terreni triangolari e ci accorgiano che la loro somma è costante).
    2. A questo punto, formuliamo una congettura: ci chiediamo cioè se la proprietà che abbiamo osservato sia valida in generale. Una congettura (i fisici usano spesso la parola ipotesi) è un'affermazione di cui ancora non abbiamo un vero riscontro: pensiamo che sia vera, ma potrebbe essere falsa. (L'affermazione "in tutti i terreni di forma triangolare, la somma degli angoli interni è 180o" è un esempio di congettura).
      1. Illustrazione 2: Tutti gli angoli dei quattro triangoli assommano a 720o. Sottraendo l'angolo giro al centro si ottengono 360o.
    1. Per chiarire la questione, dobbiamo ideare un esperimento il cui scopo è quello di falsificare la congettura, cioè di mostrare che le misure sperimentali sono in disaccordo con qualche conseguenza della congettura, la quale andrebbe quindi considerata falsa e scartata o corretta. (Se vale la congettura, allora i quadrilateri che contengono le proprie diagonali hanno somma degli angoli interni uguale 360o. Verifichiamo questa previsione misurando terreni opportuni).
    2. Se, nonostante gli sforzi, la congettura viene confermata invece che falsificata, allora diventa una legge sperimentale. Anche le leggi sperimentali devono continuamente essere sottoposte ad esperimenti di verifica (per meglio dire, a tentativi sperimentali di falsificazione).
    3. Per procedere oltre nella comprensione del fenomeno fisico, dobbiamo inquadrarlo in un modello, che nell'ipotesi migliore è una teoria fisica già esistente, ma che può anche essere costruito ad hoc. (Nel nostro caso, la geometria euclidea va benissimo).
    4. Se la legge sperimentale è dimostrabile all'interno di questo modello o teoria fisica, diventa una legge del modello o della teoria fisica. (La nostra affermazione è in effetti un teorema, già dimostrato da Euclide, all'interno del modello geometria euclidea).
    5. Se, arrivati a questo punto, un esperimento riesce a falsificare la legge, questa crolla portandosi dietro tutto il modello: se è dimostrato che dal modello segue la legge, e la legge viene falsificata sperimentalmente, allora il modello (o anche la teoria fisica) non può essere compatibile con la realtà. (Se consideriamo il terreno triangolare con estremi Quito, Libreville, Polo Nord, osserviamo che ha tre angoli retti! Allora, non solo la nostra legge non vale, ma dobbiamo concludere che il piano euclideo non è un buon modello per la superficie terrestre, che in effetti non è affatto piana).
    • In molti casi, teorie fisiche che descrivono fenomeni diversi vengono unificate in un unico modello.
    • Alcune teorie fisiche sono state completamente abbandonate. Nessuno parla più di fluido calorico o di etere, concetti molto in voga fino alla fine dell' '800. Più spesso le teorie vengono "corrette" o estese.

Linguaggio

    • La Fisica, nella sua accezione moderna, si occupa di quantità misurabili, e cerca relazioni tra queste quantità. Tanto le leggi che i modelli riguardano quindi di norma i numeri.
    • Galileo diceva che "il libro della natura è scritto in caratteri matematici". È un'affermazione ancora condivisa a tutt'oggi, anche se i caratteri sono oggi quelli dell'algebra e dell'analisi matematica piuttosto che "triangoli, cerchi, ed altre figure" come per Galileo.
    • La spiegazione di questa corrispondenza è abbastanza semplice, e non ha a che vedere con i disegni del Creatore: la matematica si è sviluppata avendo come argomento i modelli fisici. Non è tanto la natura ad essere governata da leggi matematiche quanto la matematica ad essere il linguaggio da noi creato per parlare della natura.
    • La matematica ha preso vita propria da molti millenni, ma ha continuato a godere di un travaso continuo di idee e stimoli dalla Fisica.
    • Il caso più rilevante per il nostro precorso è quello dell'analisi matematica, che è nata alla fine del 1600 per opera di Newton e Leibniz. È stata questa invenzione, fortemente motivata dalla necessità di formalizzare i concetti di velocità e accelerazione, che ha segnato la nascita della Meccanica.
    • Qui nasce una grande difficoltà: noi dobbiamo parlare degli ultimi tre secoli di sviluppo della fisica, senza poter utilizzare i corrispondenti sviluppi del linguaggio matematico, che non possono essere coperti interamente neanche da un corso universitario. Dobbiamo aggirare l'ostacolo!
    • In questo manuale, assumeremo prerequisiti minimi riguardo alle conoscenze matematiche. Piuttosto cercheremo, in un percorso "parallelo" a quello di Newton, di sviluppare il formalismo matematico che ci servirà.
    • Ma non saremo soli: In questo percorso saremo aiutati da strumenti di calcolo elettronico, primi tra tutti GeoGebra e Scratch.
    • Procederemo di esperimento in esperimento, cercando di essere il più aderenti possibile alla filosofia del metodo sperimentale.

Esperimenti

    • "Al Cern di Ginevra è stato individuato il Bosone di Higgs, che spiega la massa di tutte le particelle dell'universo. Era stato teorizzato ben 48 anni fa dallo scienziato inglese".
    • È quindi fallito l'ultimo tentativo di falsificazione del modello standard della fisica teorica che rimane un teoria fisica.
    • È stato un successo perché la particella è stata finalmente scoperta, o un fallimento perché la falsificazione non è riuscita?
    • Dal punto di vista di Higgs e del team del Cern, è stato un trionfo. Dal punto di vista del metodo sperimentale, poco più di un nulla di fatto: il modello standard della fisica teorica era una teoria fisica e tale è rimasta.
    • Come ha osservato Carl Popper, il metodo sperimentale è fortemente sbilanciato, perché la falsificazione (cioè l'esito negativo di un esperimento) ha un'importanza enormemente maggiore, dal punto di vista della filosofia della scienza (l'epistemologia) della verifica (cioè dell'esito positivo di un esperimento).
    • Nella pratica didattica, quando si effettua un esperimento a scuola, è spesso per confermare sperimentalmente la legge scritta sul libro. Questi esperimenti dimostrativi in classe hanno un grande valore didattico: servono a farvi "toccare con mano" un determinato fenomeno.
    • Nonostante la loro incisività tuttavia, questi esperimenti sono decisamente fuorvianti quanto al metodo: per Popper, la ripetizione di un esperimento in accordo con la legge da disprovare, non aggiunge nulla alla conoscenza del fenomeno.
    • Per comprendere a fondo il metodo sperimentale, è necessario proporre congetture e tentare di falsificarle sperimentalmente. Per questo motivo è necessaria una tua partecipazione attiva, sia proponendo congetture e modelli, sia ideando esperimenti in grado di falsificare le congetture altrui.
    • Lo spirito di questo manuale è quindi di testare (quando possibile) congetture piuttosto che leggi fisiche. In altre parole, non verificheremo leggi piovute dall'alto ma procederemo sistematicamente all'osservazione, alla formulazione di congetture e al tentativo di falsificarle.
    • Salvo rarissime eccezioni, i nostri esperimenti confermeranno le congetture trasformandole in leggi sperimentali. Ma non mancheranno le congetture errate, che saranno falsificate dall'esperimento, per illustrare nei fatti il funzionamento del metodo sperimentale.
    • Non c'è contributo migliore a questo progetto che una tua congettura. Non importa se giusta o sbagliata, perché ambedue sono una risorsa fondamentale per illustare il metodo sperimentale.