I diagrammi cartesiani

Data pubblicazione: 27-nov-2010 20.36.14

Quando cerchiamo di verificare l'esistenza di una relazione tra due variabili, uno degli strumenti più efficaci che abbiamo è rappresentare le misure in un grafico.

Pensiamo al nostro foglio di carta come ad una porzione un piano geometrico, esattamente come una cartina geografica rappresenta una porzione della superficie terrestre.

In basso e a sinistra, riportiamo le scale graduate con i valori dell'una e dell'altra variabile, come fossero latitudine e longitudine della nostra cartina. Naturalmente, non è necessario che le nostre scale partano da zero, l'unica cosa fondamentale è che siano lineari, ossia che a distanze uguali corrispondano intervalli di valori della stessa grandezza. Ad esempio, se sul bordo inferiore abbiamo riportato il tempo e al primo cm corrisponde 1 min, anche al secondo cm deve corrispondere un intervammo di 1 min, e così per qualsiasi intervallo orizzontale lungo un cm.

La variabile rappresentata in orizzontale viene chiamata ascissa, o più familiarmente x, quella rappresentata inverticale ordinata, oppure y.

Per rappresentare una coppia di valori, ad es x=3 min y=6 cm punto

Partendo dal centro della data 1881 tracciamo una linea verticale verso l’alto, finché andrà ad intersecasi con la linea orizzontale che parte dal valore del numero di abitanti di quell’anno; essendo il valore di 430.00 la linea partirà tre millimetri sopra quella che indica il valore 400.000.

Facendo lo stesso per ogni anno otteniamo una serie di punti (derivanti dall’intersecazione per ogni anno delle linee «data» e «numero abitanti») che uniremo fra loro con una linea spezzata.

Il tipo di grafico disegnato si chiama DIAGRAMMA.