Il design progettato da Ryohei Suzuki del Takumar 2.4/58mm (1952-1962) composto da 5 elementi in 3 gruppi, deriva dal Voigtländer Heliar "variazione Oxyn", progettato nel 1903 da Hans Harting.
La variazione Heliar Oxyn può considerarsi una sorta di creatura mitologica, dall’accoppiamento di due schemi epici: Heliar e Dynar, prende vita Oxyn, un ottica per metà Heliar (doppietto frontale) e l’altra metà Dynar (doppietto posteriore).
D'altronde la stessa linea di ottiche "Takumar" portava un nome impegnativo ! Il nome venne dato in onore del pittore/fotografo Nippo-americano Takuma Kajiwara, fratello di Kumao Kajiwara, fondatore della Asahi Optical Company. La denominazione Takumar venne usato fino al 1975 per la famiglia di ottiche Asahi senza compromessi.
Il Takumar 2.4/58mm è stato il primo obiettivo con schema Heliar per il formato 35mm, prima di allora veniva impiegato unicamente per ottiche LF (Large Format), negli anni successivi il design Heliar verrà adottato in casa Asahi-Pentax per il macro e bellows 100mm f/4, da Canon FD 100mm f/4 e Nikon 105mm f/4 micro e soffietto.
L'uso principale dell'Heliar era (ed è) come obiettivo per ritratti. Usato a tutta apertura, l'obiettivo mostra un contrasto e una risoluzione leggermente ridotti (per gli standard odierni), senza essere un obiettivo soft focus. È sempre stato elogiato per la piacevole resa delle aree sfocate ("bokeh"). Entrambe le caratteristiche contribuiscono al "look Heliar". L'Heliar diventa gradualmente più nitido e raggiunge un'alta risoluzione man mano viene chiuso il diaframma, a quel punto è indistinguibile da un obiettivo moderno.
1900, Hans Harting (1868-1951) della Voigtländer modificò la tripletta Cooke brevettata da Taylor sette anni prima (1893 patent GB 22607), in senso simmetrico (gruppo anteriore uguale al gruppo posteriore), sostituendo la singola lente anteriore e posteriore della tripletta con gruppi cementati, tale configurazione ne correggeva l’aberrazione sferica e cromatica. US Patent: US716035A
Questa prima versione non raggiunse i risultati a cui mirava Harting, il design originale presentava una elevata somma di Petzval (curvatura di campo) e soffriva di un notevole astigmatismo. Inoltre l’aberrazione sferica, veniva sostituita da un evidente coma. Costringendo Harting a rivedere il progetto originale.
1902, Harting brevettò una versione aggiornata, adesso asimmetrica, cambiando il gruppo posteriore con l'elemento positivo che diventa biconvesso. La somma di Petzval veniva notevolmente ridotta e l'astigmatismo corretto, ma la coma rimaneva come prima. Quest’ottica venne denominata "Heliar", ed aveva un’apertura di f/4,5. British Patent: GB13441
1903, tuttavia, Harting continua a sviluppare la versione Heliar del 1902, e nel 1903 ne aveva modificato nuovamente il design, capovolgendo i componenti esterni (ovvero l'elemento positivo all'esterno) per avere il lato convesso delle curve cementate, rivolto verso il diaframma. Il nuovo design riusciva a correggere tutte le restanti aberrazioni.
Nonostante fosse un Heliar aggiornato, quest’ottica venne commercializzata da Voigtländer con la nuova denominazione "Dynar" limitandone l’apertura a f/6,0 in modo da presentare due ottiche in catalogo, potenza del marketing. US Patent: US765006A
Inoltre nello stesso 1903, Harting brevettò un design ibrido denominato "Oxyn" in cui il doppietto anteriore era simile a quello dell'Heliar e il doppietto posteriore simile al Dynar. US Patent: US766036
1925, in Voigtländer venne modificato il design Dynar portandolo a f/3,5. Questa volta, Voigtländer decide di tornare a chiamarlo "Heliar" cancellando definitivamente il nome meno popolare "Dynar", anche questa volta per ragioni marketing in quanto il nome "Heliar" si era ormai guadagnato una reputazione di riferimento.
1949, Albrecht Wilhelm Tronnier, aggiorna Heliar per Voigtländer creando il 105 mm f/3,5 con lenti rivestite. Questo obiettivo venne denominato "Color-Heliar" US Patent: US2645156
L'immagine che segue confronta il layout Asahi-Kogaku Takumar Vs Voigtländer Heliar-Oxyn.
N.B. le lenti Voigtländer sono tipo LF (Large Format), ridimensionate in scala per confronto
Note di utilizzo
Il Takumar 2.4/58mm presenta un singolare innesto filettato M37x1, in quel periodo gli innesti a vite erano 39x1 e 42x1, solo nel 1957 Asahi-Kogaku passa all’innesto M42x1 con la presentazione della Asahi Pentax.
Asahiflex M37x1 presenta un tiraggio di 45,46 mm (uguale a Pentax M42x1), un anello M37x1 > M42x1 rende possibile l’utilizzo per mezzo dell’adattatore M42x1 > E