Sul finire degli anni 30 inizia alla Zeiss Ikon AG Dresden* il progetto per la realizzazione di una fotocamera reflex visto il successo della Kine-Exakta di Ihagee(1936) e Praktiflex di Kamera-Werkstätten (1939) inizialmente sottovalutate.
N.B.* "Ikon" nell'intenzione di Zeiss dovrebbe ricordare "Eikon", la parola greca per "immagine", ed il logo rappresenta la lente posteriore dello schema ottico del "Tessar"
Il "Syntax-Projekt" l'embrione che porterà alla Spiegelcontax (sintesi tra Spiegel "specchio" e Contax) prevede la modifica della Contax II a telemetro, il responsabile del progetto sarà Hubert Nerwin.
L'idea era di utilizzare un prisma di Goulier* (vedi nota 1 fine articolo), per creare dei riflessi multipli e raddrizzare l'immagine restituita dallo specchio reflex da inserire nella Contax II a disposizione, ma la modifica meccanica si rilevò più complessa del previsto, l'otturatore sul piano verticale la necessaria mirror-box non permettevano l'inserimento delle parti necessarie, era necessario riprogettare tutto.
01 settembre 1939 Il Führer del III Reich inaugura la II guerra mondiale - La Germania invade la Polonia.
Le strutture della Zeiss vengono utilizzate per scopi militari, tuttavia nel settembre del 1941 viene presentata una domanda di brevetto per la Syntax, la guerra in corso non permette l'avanzamento della richiesta, si racconta che nel 1944 era stato approntato un prototipo funzionante sul corpo modificato della Contax II, ma il bombardamento di Dresda, il 13 e 14 Febbraio 1945 distrugge tutto il lavoro, compresa quasi tutta la documentazione progettuale fatta fino a quel momento per la Syntax.
08 maggio 1945 Resa della Germania.
La Germania viene divisa in un certo numero di territori occupati, ciascuno sotto la giurisdizione di una delle potenze vincitrici alleate, l'impianto Zeiss Ikon AG Dresden, il più grande produttore di fotocamere in Europa con 3400 dipendenti, viene rilevato dai sovietici e i migliori tecnici fuggono a Stoccarda, Germania occidentale.
Rimangono a Dresda una parte dei tecnici del vecchio gruppo Syntax. Il progetto verrà rielaborato totalmente, il responsabile del progetto diventerà, Wilhelm Winzenburg (1895-1972). Il nuovo progetto da adesso si chiamerà Spiegel-Contax (Contax a specchio).
Nel settembre 1946 il nuovo progetto era stato sviluppato e brevettato, la Contax S (S = Spiegel), che corrispondeva approssimativamente alle dimensioni della ex Contax II era adesso con otturatore orizzontale invece che verticale, con tendine di stoffa invece che metalliche, le ottiche avevano innesto a vite M42x1 invece che a baionetta, queste modifiche hanno permesso di posizionare sul top della fotocamera il pentaprisma per raddrizzare l'immagine restituita dallo specchio reflex.
Il pulsante di scatto è sul lato anteriore invece che superiore, lo specchio che devia l'immagine, dopo lo scatto non ritorna automaticamente nella sua posizione. Caricando l'otturatore lo specchio si abbassa.
Nel 1948, la prima presentazione della Contax S alla fiera di St. Eriks a Stoccolma, Svezia
N.B. il colosso Zeiss si è trovato diviso esattamente a metà, così come era accaduto per Berlino, ed allo stesso modo, cosi come aumentavano le tensioni politiche, aumentava l'animosità tra i due rami della Zeiss-Ikon ormai in concorrenza tra loro.
Fu in questa atmosfera tesa che Zeiss Ikon Dresden ha presentato, alla Fiera campionaria St.Erik di Stoccolma, una delle fotocamere più significative della storia: la Contax S, per la concorrente Zeiss Ikon (Stuttgart) fu un autentico shock !
Nessuno si aspettava che Zeiss-Ikon Dresden, privo di personale chiave, strutture, ed i benefici di un mercato libero, riuscisse ad ottenere tale miracolo.
La presentazione ufficiale della Contax S la prima moderna SLR 35 mm dotata di pentaprisma avvenne alla fiera di Lipsia del 1949, Nello stesso anno la Zeiss Ikon Dresden inizia la produzione in serie del Contax S, ed inizia anche un periodo dominato dalla causa legale tra Zeiss Ikon Dresden e Zeiss Ikon AG Stuttgart per l'assegnazione del marchio.
La Contax S rappresenta non un punto di svolta nella fotografia, ma bensì due, uno in progressione e l'altro in regressione.
Guardatela bene la Contax S del 1949, la linea di questa macchina sarà la linea di tutte le macchine giapponesi da qui in futuro, mentre la produzione tedesca orientale non svilupperà alcunche e quella tedesca occidentale svilupperà macchine sempre più goffe e pesanti.
Dopo la seconda guerra i giapponesi Canon/Nikon scimmiottavano le fotocamere a telemetro tedesche, nel 1954 Asahi Optical Co. entra nel mercato delle fotocamere reflex, la sua Asahiflex , copia della Praktiflex, da il via alla rinascita giapponese, da quel giorno saranno i giapponesi a dare il tempo.
La Zeiss Ikon occidentale non riuscirà più a ritrovare se stessa e risponderà presentando macchine come:
Contaflex (1954), seguirà Contarex (1958) e ancora Icarex (1966). Infine la Carl Zeiss capisce che la sua produzione è fuori mercato, lavora in perdita i suoi prodotti non reggono la concorrenza nipponica e nel 1972 la Zeiss Ikon sarà costretta a gettar la spugna e chiudere l'attività in Germania.
Le linee di prodotto Zeiss Ikon vs Asahi Optical confrontate nel decennio del sorpasso (1954-1964)
1954 Zeiss Ikon Contaflex; pentaprisma, no ritorno specchio, ottica non intercambiabile
Asahiflex; no pentaprisma, ritorno automatico dello specchio, ottica intercambiabile.
1957 Zeiss Ikon Contarex; monta un atroce esposimetro al selenio "il ciclope"
Asahi Pentax; esposimetro esterno e un elegante pentaprisma
1964 Asahi Spotmatic; dotata di esposimetro TTL, adottato due anni più tardi dalla Zeiss Ikon Icarex
In dieci anni si sono invertiti i ruoli, i tedeschi sono costretti a rincorrere la tecnologia giapponese, che oltretutto detiene quote di mercato sensibilmente più elevate.
N.B. il raffronto è stato fatto solo con un costruttore, Asahi Optical, ma la realtà era molto peggiore perchè bisognava confrontarsi anche con Nikon, Canon, Minolta, Olympus, Yashica.
I giapponesi non temevano più il confronto con i tedeschi, il peggior concorrente di un giapponese era un'altro giapponese.
1954 Contaflex
1958 Contarex
1966 Icarex
1954 Asahiflex
1957 Pentax
1964 Spotmatic
PENTACON
Alla fine la controversia legale, viene infine coniato il nome "Pentacon" creato da Penta prism + Con tax, con il logo della torre Ernemann della Zeiss di Dresda, ed iscritto come marchio nel mese di ottobre 1952.
L'accordo legale prevedeva che le fotocamere per il paese di origine (DDR), potevano portare inciso Contax, mentre le telecamere di esportazione dovevano mostrare Pentacon inciso dal 1953.
Comunque per le varianti estere di queste fotocamere i buontemponi della DDR hanno utilizzato diversi altri nomi, per esempio "Consol", "Hexacon", "Corbina", "Ritacon", "Astraflex", "Super-D", "Vericon", Cal-Flex", alcuni corpi addirittura non portano alcuna incisione, insomma una gran confusione, probabilmente creata scientemente.
Contax / Pentacon
Periodo di produzione: settembre 1949 al marzo 1962
Numero di fotocamere prodotte: 187.000 di cui 26287 Contax e 160703 Pentacon
RECTAFLEX
Se la Contax è ritenuta la prima SLR dotata di pentaprisma bisogna ricordare che già nel giugno 1947 era stata esposta alla 25a Fiera di Milano il prototipo della Rectaflex (Recta: Dritto + Flex: Riflesso)
La Rectaflex, assieme alla Contax S presentata nel 1948, fu la prima SLR 35 mm equipaggiata con pentaprisma per la visione ad altezza occhio.
Nel giugno 1947, la prima presentazione della Rectaflex alla 25a Fiera di Milano, Italia
Siamo davanti alla contesa di un primato: la Contax vanta un brevetto anteriore (1946), il prototipo della Rectaflex fu presentato per primo (1947), la Contax arrivò sul mercato prima della Rectaflex ...
La questione non è tanto nel primato delle date ma piuttosto che il prodotto nazionale Rectaflex era una macchina più innovativa e perfetta nella realizzazione:
- ritorno dello specchio al rilascio del pulsante di scatto (specchio Contax rimane up fino al riarmo otturatore)
- messa a fuoco con stigmometro; brevetto Rectaflex n. 442828 del 2 dicembre 1948 (non lo stigmometro di Lucien Dodin utilizzato da altri costruttori)
- movimenti meccanici su rubini
- Innesto obiettivi a baionetta: ottiche Schneider, Angenieux, Zeiss
Prezzo inferiore alla Contax; prezzi del 1950 - Fifth avenue New York
Contax S + 50mm F2.0 Zeiss = 475$
Rectaflex + 50mm F2.0 Schneider = 295$
Inoltre l'industria fotografica tedesca è disorganizzata e quasi annullata dai bombardamenti, la Germania è lacerata dalla divisione in zone di influenza e non è capace di soddisfare la richiesta di fotocamere e obiettivi proveniente dai diversi paesi europei e di oltre Atlantico.
Con il prodotto Rectaflex disponibile e le condizioni della Germania la situazione è perfetta per ritagliarsi una fetta di mercato.
Ed ancora; il nome Contax rimarrà stampato sulle fotocamere solo fino al 1952, come abbiamo detto sopra per ordine del tribunale internazionale sull'assegnazione del nome, con il nuovo logo Pentacon il prezzo della fotocamera scende da 475 $ a poco più di 100 $, la macchina è sempre la stessa ma con il nuovo nome non la vuole più nessuno.
La società Rectaflex si costituisce sul finire del 1946 in attività fino al 1955 con sede in Roma (via monte delle capre) - Capo Progettista e amministratore Telemaco Corsi (1899-1978), con lo scopo di produrre, partendo da brevetti dello stesso Corsi, la prima fotocamera italiana di tipo reflex.
Telemaco Corsi era persona di notevole carisma, leader nato, dotato di notevole creatività, la cosa straordinaria di questo prolifico inventore era che "non era ingegnere" e ancora più interessante è che l'idea di costruire una macchina fotografica SLR 35 mm, non solo non emerge da un professionista, ma è stato concepito in una cerchia di amici, un gruppo di fotografi appassionati provenienti da ambienti diversi.
Il progetto quantomeno ambizioso era quello di creare in Italia la reflex 35 mm ideale, perfezionando il progetto base tedesco di Leica e Kine-Exakta.
Il sogno di questo gruppo di amici ha creato la fotocamera reflex 35 mm più avanzate al momento.
Il design fu affidato al famoso architetto Gio Ponti (1897-1979).
Giugno 1947, presentazione del prototipo alla fiera di Milano, sebbene con un vistoso problema di nascita prematura: il pentaprisma non correggeva l'inversione laterale (vedi nota 1 fine articolo), ma il modello di produzione presentato il 26 maggio 1948 sempre alla fiera di Milano, risolve il problema.
La produzione in serie inizia nel gennaio 1949. Come è finita ? come in tutte le commedie italiane:
Telemaco Corsi e i suoi ragazzi avevano dimostrato che in Italia non mancavano ingegno, creatività e competenze meccaniche ma sfortunatamente gli eventi dimostrano che mancava organizzazione e la necessaria contabilità aziendale, nel 1952 un ordine speciale del governo americano di fornitura 30.000 fotocamere US Army per la guerra di Corea, viene consegnato con grande ritardo e problemi, che causano l'annullamento dell'intero ordine, segue un periodo di contrasti fra l’amministratore Corsi e il responsabile commerciale Baume, questa fase di crisi societaria sfocia nella messa in liquidazione dell'azienda Rectaflex (1955).
Un magnifica occasione perduta !
Nota 1: pentaprisma a tetto
La visione reflex nel prototipo rectaflex (1947) presentava una singolare peculiarità: immagine correttamente raddrizzata sul piano verticale (cielo in alto, terra in basso), ma invertita sul piano orizzontale ... da farsi venire il mal di testa se si provava a fare un inquadratura verticale !
Avevano utilizzato un pentaprisma semplice che provoca pari riflessioni per i piani orizzontale e verticale, ma la rotazione per riflessione di uno specchio inverte solo il piano orizzontale, infatti quando vi lavate i denti non vi vedete a testa in giù, ma se presentate un giornale di fronte allo specchio dovrete leggere le lettere al contrario.
Nella sua banalità questa cosa era sfuggita a Telemaco e suoi ragazzi, ma in poco tempo fu trovata la soluzione, che in effetti era già stata inventata nel 1850, da Charles-Moyse Goulier (1818-1891), colonnello di artiglieria, geodeta e topografo francese, inventore di nuovi metodi di rilevamento e numerosi strumenti, tra cui il pentaprisma, utilizzato per scopi militari fin da 1850 circa, per creare le squadre a prisma dei periscopi, collimatori ottici...ecc...
Con il pentaprisma semplice si ottiene un’immagine raddrizzata ma ancora invertita orizzontalmente. Per ottenere un’immagine completamente corretta bisogna modificare - utilizzando il sistema del prisma di Amici - la terza faccia del pentaprisma (quella superiore) e sdoppiarla in due facce riflettenti a 90° tra loro, in maniera che l’immagine possa subire una ulteriore riflessione e quindi l’inversione destra-sinistra ed arrivare all’ultima faccia con visione rettificata. Questo sistema prismatico si chiama prisma di Goulier o pentaprisma a tetto (roof penta-prism).
Il primo brevetto di un disegno del pentaprisma a tetto per applicazione fotografica è stato ottenuto dall'architetto tedesco Kurt Staudinger il 28 luglio 1932. Chiamato " Pentagon ", e da lui proposto ai più importanti produttori tedeschi di macchine fotografiche, che non lo hanno accettato. Inoltre tale brevetto era decaduto, avendo la Germania perso la guerra e i vantaggi sui brevetti industriali, pertanto l'utilizzo di tale brevetto era anche libero ... open source :-)
La visione reflex: consiste in uno specchio a 45° il quale riflette su un pentaprisma l’immagine proiettata dall’obiettivo. Il pentaprisma fa sì che l’immagine stessa ruoti di 90° nel piano verticale e di 180° in quello orizzontale. Il pentaprisma a tetto di Goulier (roof pentaprism) risolve il problema dell'inversione orizzontale
Pentaprisma semplice
Pentaprisma a tetto (roof pentaprism)