Carl Zeiss

Il Manifesto di intenti

Dalla sua nascita fino alla metà 19° secolo, la realizzazione di un sistema ottico era un "mestiere" essenzialmente tramandato tra generazioni. Non esisteva una reale progettazione, le innovazioni erano il risultato di prove e sperimentazioni, questo processo era lento e costoso, la realizzazione richiedeva tempo ed inoltre aveva raggiunto i suoi limiti di sviluppo non potendo considerare tutte le possibili variabili, qualcuno, alla metà del 19° secolo aveva intuito che ogni ulteriore miglioramento dei sistemi ottici si poteva ottenere solo tramite la teoria applicata alla progettazione ottica, per realizzare questo pensiero erano necessarie tre condizioni:

1- Era necessario un fisico che applicasse metodi scientifici di studio, ed elaborasse le formule matematiche per caratterizzare la fisica dell'ottica.

2- Per applicare tali teorie era necessario un chimico per creare e produrre le materie prime necessarie per rendere possibili i nuovi progetti elaborati.

3- Ed infine era necessario l'elemento catalizzatore per portare questa combinazione in pratica e creare una realizzazione senza pari.

La combinazione di questi tre elementi ha avuto un effetto dirompente nel mondo dell'ottica, in sintesi era stata creata la Carl Zeiss.

Fin qui la storia nota a tutti, meno conosciuta ma altrettanto importante era la visione sociale dei suoi fondatori.

Allo scopo di salvaguardare nel tempo quanto realizzato viene assegnata alla società lo statuto di "Fondazione", in questo modo, viene garantito che le attività della fondazione siano definitivamente focalizzate sulla scienza e la tecnologia, mettendola al riparo da ingerenze politiche o smembramenti ereditari.

Lo statuto della Fondazione Carl Zeiss prevede che gli utili dell' impresa vadano a finanziare la crescita e la stabilità della stessa. Il resto dei profitti vanno in borse di studio per la ricerca scientifica e riforme sociali per i dipendenti, tra queste figurano:

- una giornata di otto ore di lavoro

- ad ogni dipendente viene retribuito uno stipendio minimo stabilito che non può essere ridotto in nessun caso.

- gli stipendi top non potevano superare il reddito medio dei lavoratori di più di un fattore dieci.

- ogni anno, i dipendenti ricevevano un supplemento di stipendio che era dipendente dal profitto generato dalla società

- ferie annuali retribuite di sei giorni

- una compagnia assicurativa per l'assistenza sanitaria

- un proprio piano di pensionamento o d'invalidità.

- se licenziamenti erano necessari, ai lavoratori interessati veniva riconosciuta una indennità

Tale preoccupazione per il benessere dei lavoratori era rara, ma è stata ricambiata con la maggior fedeltà dei dipendenti e attirando i candidati più qualificati.

Nel corso dei decenni, la consapevolezza di lavorare in un'impresa con particolari condizioni, la buona formazione specialistica, la conoscenza che i prodotti Zeiss erano molto speciali e i privilegi sociali disponibili, hanno creato una mentalità che si estendeva oltre ai lavoratori dipendenti anche alle loro famiglie.

Questa mentalità ha reso difficile per i gruppi politici e sindacali ottenere alcuna influenza sulla forza lavoro. Questo ha portato a considerare i dipendenti Zeiss appartenenti ad una "'aristocrazia operaia".

Tutto questo avviene prima del 1900 !

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