EUMIG una storia attuale
In seguito ad un alto tributo di sangue versato nella prima metà del XX sec. in Europa si approda all'idea di un unione tra gli stati del vecchio continente.
All’inizio del XXI sec. precisamente il 23 giugno 2016, inizia con un democratico referendum popolare il tentativo di smantellare quanto realizzato nella seconda metà del secolo precedente. Questo è un fatto.
Conosco molti amici/e che si fanno vezzo di guardare sempre avanti e non voltarsi mai indietro, sembra che al giorno d’oggi questo sia un vanto di cui andar fieri.
Zarathustra di Nietzsche, aveva sicuramente le idee più chiare quando parlava di “eterno ritorno”.
Non ricordo chi avesse detto: “chi non ricorda la storia non può costruire il futuro”, temo che tornare ai nazionalismi ripercorrendo le strade del passato non porterà nulla di buono, con buona pace per quelli che non si voltano mai indietro.
In seguito alla prefazione vorrei raccontare una storia che aiuti i miei amici a ritrovar memoria.
Austria XX sec. all’inizio del novecento con il I° conflitto mondiale si dissolve un vasto impero millenario e viene partorita una piccola Repubblica. Venti anni dopo anche quest’ultima si dissolve e alla fine del II° conflitto rinasce una seconda Repubblica.
Nelle poche parole precedenti viene condensato il dramma di una nazione all’interno di un più vasto dramma continentale.
17 aprile 2016 ritrovo al flohmarkt, una EUMIG, la storia di questa fotocamera percorre parallelamente le sorti della Repubblica Austriaca dalla fine dell'impero Asburgico alla fine del XX secolo.
Walter Sanftl 1° (1891-1946) non solo partecipa attivamente nello scrivere questa pagina di storia, fa di più, perchè le sue immagini sono inequivocabilmente il documento di qualcosa che “è accaduto”.
EUMIG - Eumigetta 1a - realizzata a Vienna nel 1951 ritrovata il 17 aprile 2016 flohmarkt Wien [€ 10]
Estetica monolitica in fusione di alluminio su cui torreggia un luminosissimo mirino.
Con una estetica monumentale e un contrastante rapporto armonico nelle forme, rappresenta una categoria autonoma e personale che non concede nulla ad estetismi omologati. Tutto punta sulla funzionalità seguendo le indicazioni della scuola Bauhaus, promotrice di una funzione razionale del designer. Degna di essere esposta al MAK "Museum für angewandte Kunst" Museo delle Arti Applicate di Vienna.
EUMIG eine Österreich geschichte
1919 - Genesi
22 febbraio, viene fondata a Vienna la EUMIG "Elektrizitäts- Und Metallwaren-Industrie-Gesellschaft m. b. H." da due amici che provenivano dalla Westinghouse, l'Ing. Alois Handler (1881-1960) e Karl Vockenhuber (1882-1951)
21 aprile, terminata la grande guerra, Walter Sanftl I° (1891-1946) ufficiale dell'esercito imperiale, si congeda dall'ex K.u.K. ed inizia una nuova vita nella neonata Repubblica Austriaca.
10 settembre, alla "Conferenza di Parigi" con il Trattato di Saint-Germain vengono stabilite le condizioni di pace con l'Austria in seguito alla fine della grande guerra, sancita il 3 novembre 1918 a Villa Giusti, Padova, dove era stato firmato l’armistizio italo-austriaco e conseguente abdicazione dell’imperatore Karl I°. Il 12 novembre 1918 veniva proclamata la Repubblica in Austria.
Con la capitolazione dell'impero Austro-Ungarico, la Monarchia Asburgica iniziata nel 1273 da Rudolf I° von Habsburg cessa di esistere dopo 645 anni (1918 l’abdicazione di Karl I)°.
L'Austria umiliata, dopo aver perso l'impero verrà drasticamente ridotta ad una piccola repubblica con la proibizione dal trattato di Saint-Germain di modificare la sua nuova condizione di stato indipendente, impedendole, l’eventuale unificazione con la Germania.
Nessuno era orgoglioso del nuovo mini-stato austriaco, sia i governanti che il popolo erano privi di sicurezza, avevano solo idee vaghe sul presente e sul futuro. Nemmeno i confini della neonata Repubblica erano stabiliti in modo definitivo, non si sapeva se il giorno dopo si sarebbe stati ancora cittadini dell'Austria o di qualche altro stato.
16 febbraio 1919, le prime elezioni nella nuova Austria Repubblicana assegnarono il 41% ai Socialdemocratici, 36% Democristiani, 18% Nazionalsocialisti.
Progressivamente crebbe l’ostilità fra le forze politiche austriache. La violenza in politica faceva ormai parte della quotidianeità.
Gli anni della grande guerra con tutti i suoi orrori portò ad uno straordinario imbarbarimento. Migliaia di uomini con anni di esperienza al fronte, addestrati al mestiere di uccidere erano diventati indifferenti al dolore altrui, costoro se ne andavano in giro disoccupati e vennero arruolati nelle varie brigate di volontari dei movimenti politici sempre più aggressivi.
Così nacquero varie formazioni armate paramilitari, delle quali le più importanti furono: la "Heimwehr " (milizie popolari) del partito Democratico, la "Schutzbund" (lega di difesa) dei Socialdemocratici, le “Frontkämpfervereinigungen” (lega degli ex combattenti), Ostmärkischen Sturmscharen (truppe d’assalto della marca orientale), a queste si aggiunsero le formazioni dei Nazionalsocialisti. Ognuno aveva il proprio esercito privato.
Nel loro insieme queste formazioni superarono di molto il numero delle forze armate austriache regolari.
Ma questo non era il solo problema, il costo della guerra si presentava altissimo, l'Austria presentava un economia distrutta della mobilitazione totale del paese nel conflitto, la totalità della produzione industriale era stata polarizzata nelle commesse militari. Donne e bambini costituivano la manodopera in sostituzione degli uomini mandati al fronte, la leva di massa si era trasformata in una ecatombe di oltre 1.200.000 morti e 3.860.000 feriti di questi un numero elevatissimo di mutilati.
Grandi masse di profughi di guerra si riversarono nella città di Vienna dove mancavano gli approvvigionamenti alimentari, il cibo era razionato e difficilmente reperibile. La popolazione di Vienna moriva letteralmente di fame.
Gli anni seguenti furono pieni di lotte politiche sanguinose tra socialdemocratici, austro-fascisti, democristiani e nazisti, le rivendicazioni dei movimenti operai e contadini, dei movimenti degli ex combattenti, che si scontravano con il militarismo di destra pangermanico. L’insieme di queste tensioni causò scompensi politici e istituzionali, si erano create condizioni da guerra civile.
Avviare un'attività nella disastrosa condizione sociale/politica di quel periodo in Austria era letteralmente un "impresa" non sotto il profilo giuridico di "attività economica" ma dal coraggio necessario per affrontare tale "impresa".
In questa atmosfera viene fondata la EUMIG mentre l'ing. Walter Sanftl I° inizierà la sua attività nella costruzione di grandi opere civili.
EUMIG
La produzione iniziale si adeguava elasticamente ai pochi materiali reperibili sul mercato dopo la guerra:
1919 Utilizzando ingegnosamente i bossoli della Hirtenberger che ormai a guerra terminata non servivano più a nessuno, iniziano la produzione di accendini !
1924 inizia la produzione di radio ricevitori "Detektor"
1931 inizia la produzione di proiettori "P1" e nel 1932 le cineprese "C1" La cinematografia diventerà il futuro core business della EUMIG
Walter Sanftl I°
1937 viene inaugurato il 10 ottobre il Reichsbrücke una tra le opere più importanti dell'ing. Walter Sanftl I°, che mai avrebbe immaginato essere di tale importanza di li a pochi anni per la liberazione di Vienna e la creazione della seconda Repubblica.
1938 - Anschluss
Le elezioni del 1933 in Germania creeranno non pochi problemi nel futuro dell’Europa, il nuovo cancelliere tedesco era fermamente convinto che gli abitanti del suo paese non avessero un sufficiente spazio vitale, questo per chi soffriva di claustrofobia era realmente un problema. Una delle promesse fatte ai propri elettori era proprio quella di ampliare la superficie del proprio paese per combattere questa sindrome claustrofobica, la cura nota con il termine “Lebensraum” veniva dettagliata dal cancelliere nel suo libro scritto durante i nove mesi di soggiorno a Landsberg.
BMW R12 (1935-1942)
Graben (BMW R12 nel fondo)
Graben - Anscluss eseguito
La giovane Repubblica Austriaca fu la prima ad entrare nelle mire del cancelliere tedesco. Kurt Alois von Schuschnigg cancelliere della Repubblica Austriaca dal 25 luglio 1934, fortemente antinazista riuscì ad opporsi alle pressioni del collega tedesco fino all'ultimatum del 12 febbraio 1938 di quest'ultimo, comunque il 9 marzo tenta una carta disperata: indire un referendum il 13 marzo per mantenere l'indipendenza dell'Austria.
Iniziarono violente manifestazioni di filonazisti austriaci in tutto il paese.
11 marzo, il cancelliere tedesco pretese le dimissioni di Schuschnigg e la nomina a cancelliere del nazista Arthur Seyß-Inquart o l'Austria doveva prepararsi ad affrontare una sanguinosa invasione armata, ben sapendo che l’Austria era troppo piccola e non armata per potersi difendere da tale soverchiante potenza militare.
Schuschnigg non riuscì a convincere Francia e Gran Bretagna ad aiutarlo, annullò il referendum e quella sera annunciò via radio le sue dimissioni per evitare spargimenti di sangue.
Arthur Seyß-Inquart si insediò come cancelliere ed eseguì gli ordini del cancelliere tedesco richiedendo a "nome del governo Austriaco" l'intervento armato tedesco quale aiuto per sedare i disordini, era già tutto pronto, la mattina del 12 marzo1938 la Deutsch Wehrmacht varcò il confine austro-tedesco.
L'Esercito Austriaco non intervenne, le truppe della Wehrmacht vennero accolte dal popolo con applausi, bandiere naziste e fiori. Questo è il motivo per cui l'annessione dell'Austria, venne chiamata Blumenkrieg (guerra dei fiori).
Dopo le dimissioni Schuschnigg, tentò la via dell'esilio ma fu catturato dai nazisti, ed inviato nel campo di concentramento di Dachau.
Austria non era più una Repubblica democratica indipendente ma divenne la provincia di Ostmark nella grande Germania, e Seyss-Inquart fu nominato governatore.
Il 10 aprile si terrà un plebiscito per ratificare l'annessione dell'Austria alla Germania nazista.
La scheda per votare, con un grande "sì" al centro e un piccolo "no" di lato.
La domanda era: "Sei d'accordo con la riunificazione dell'Austria con il Reich tedesco avvenuta il 13 marzo 1938 e voti per la lista del nostro Führer Adolf Hitler?"
Il processo di voto violò i più basilari concetti di democrazia e legalità: la domanda a cui si doveva rispondere suggeriva già fortemente la risposta positiva, lo stesso fece la grafica della scheda.
I funzionari erano presenti accanto alle cabine elettorali e ricevevano la scheda di voto a mano (a differenza di un voto segreto in cui la scheda di voto è inserita in una scatola chiusa).
Inoltre, gli ebrei, le persone "di sangue misto" e tutti quelli incarcerati per motivi politici o razziali erano esclusi dal voto.
Naturalmente stravinse il "sì": in Germania con il 99,60%, in Austria con il 99,71% dei voti.
I nazisti tedeschi volevano la trasformazione dell'Austria in una provincia subordinata. Gli austriaci dovevano diventare tedeschi, che lo volessero o no. Prima l'Austria fu chiamata "Ostmark" (Territorio dell'est), poi "Circoscrizione delle Alpi e del Danubio". Il nome tradizionale "Österreich" (Austria) fu ufficialmente abolito dietro minaccia di sanzioni.
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Titoli di coda:
Kurt Alois von Schuschnigg fu liberato dalle truppe americane il 5 maggio 1945, in seguito si trasferì negli USA dove divenne professore di Scienze politiche e di Diritto internazionale.
Quello stesso maggio 1945 Arthur Seyß-Inquart fu catturato dai britannici, in seguito fu condannato a morte al Processo di Norimberga nell'ottobre del 1946
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Nella primavera del 1936, Agfacolor è stata la prima pellicola invertibile prodotta, la sensibilità (5 DIN) era troppo bassa rispetto al bianco/nero, solo nel 1938 la sensibilità ha raggiunto 15 DIN (25 ISO) e ne ha reso possibile l'utilizzo, tra i primi utilizzatori di nuove tecnologie era sempre presente Walter Sanftl I°
Steyr 200 (1936-1940)
Dettaglio: Targa "W" nazione "D"
Comunque l'ingresso delle truppe tedesche nel marzo 1938 , aveva cambiato non solo la politica, ma anche la situazione economica. Il mercato per la produzione EUMIG era cresciuto, trovando nuovo spazio commerciale in Germania inserendosi tra la concorrenza tedesca. Nell'ultimo trimestre 1938 del solo l'apparato radio EUMIG 530W ne erano stati venduti circa 25.000 esemplari.
La EUMIG dovrà produrre su richiesta di Berlino il modello VE301 "Volksempfänger" (Radio del Popolo), verrà prodotta in 60.000 esemplari.
Il Volksempfänger era parte fondamentale della campagna di propaganda del "Terzo Reich" attraverso la radio, 80 milioni di persone sono state private di pensiero indipendente è stato quindi possibile sottoporli alla volontà di un solo uomo.
Tutti dovevano essere in grado di possedere una radio. Di conseguenza, molte aziende (28) compresa EUMIG sono state obbligate a produrre Volksempfänger.
Il costo era la metà di altre radio, a settembre del 1939, 12 milioni di famiglie tedesche possedevano la radio, la Francia ne aveva 5 milioni. Dal 1941 per la sicurezza nazionale verrà vietato l'ascolto di emittenti estere, "criminalità radio" punita con la detenzione
Ben presto l'euforia iniziale lascerà il posto alla tragedia.
Per il cancelliere il nuovo Reich unito non rappresentava la conclusione di un sogno. Per lui fu solo la l'inizio di un'escalation che prosegui con l'annessione della Cecoslovacchia e nel settembre 1939 con l'attacco alla Polonia, cioè con l'inizio della seconda guerra mondiale.
Ma quando gli austriaci furono trascinati nella seconda guerra mondiale la loro iniziale euforia per l'annessione alla Germania era già svanita.
Nella sua "Storia dell'Austria" Stephan Vajda scrive: "La prassi quotidiana del nazionalsocialismo si abbatté sull'Austria in tutta la sua cruda rozzezza. Il regime di Hitler, visto da vicino, non si rivelò né ricco di beni materiali o spirituali, né progressista e promettente. Il duro ordine militare tedesco era esattamente l'opposto della mentalità austriaca che per giunta veniva apertamente derisa dai superuomini germanici."
Con l'inizio della seconda guerra mondiale la produzione in EUMIG viene bruscamente fermata, molti dei dipendenti uomini di EUMIG vengono inviati al fronte.
Subito dopo la campagna di Polonia nel 1939 la EUMIG è stata dichiarata azienda per armamenti militari dalla Wehrmacht tedesca.
Handler dichiarerà: "Se dobbiamo essere un azienda di armamenti, produrremo solo armi di difesa, non produrremo armi offensive utilizzando le nostre esperienze nel settore tecnico".
Così EUMIG riceve commessa per la produzione di ricetrasmettitori per la Marina, e ricetrasmettitori a zaino per l'esercito, sensori di detonazione per le mine navali. Ogni apparecchiatura di guerra fabbricata da EUMIG portava il marchio "BNO" secondo la codificazione nazista dell'azienda.
N.B. l'abbreviazione in codice "xxx" veniva assegnato dai nazisti per nascondere il nome della società di produzione, per esempio Carl Zeiss Jena produceva durante il conflitto con il marchio "BLC" e Ernst Leitz diventava "BEH"
Nel 1941 entra nella società Karl Vockenhuber junior, figlio di Karl Vockenhuber senior, era stato congedato ed esentato dal servizio militare a causa di un infortunio in guerra.
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Ma le cose cambiano, il sogno del cancelliere stava trasformandosi nel peggiore degli incubi per lui e i suoi seguaci del regno satanico, il grande orso ferito a morte con un sussulto si rialza in piedi e nulla potrà più fermarlo.
L'Unione Sovietica fu attaccata all'inizio dell'estate del 1941 e per ben tre anni i sovietici si trovarono da soli a dover sostenere la forza d'urto della Wehrmacht, dal 1943 dopo la vittoria nella battaglia di Stalingrado, l'Armata rossa sferrò la controffensiva, avanzando inarrestabile in Europa orientale, bonificando i territori invasi dal nazismo e concludendo la guerra entrando a Berlino agli inizi del maggio 1945
Nell'estate del 1944 l'Armata rossa aveva completato la liberazione dei territori sovietici invasi nel 1941 ed avevano già bonificato nell'ordine; Bielorussia, Ucraina e Romania, era ormai chiaro che i tedeschi non riuscivano più a mantenere le posizioni nella parte orientale, nessuno poteva più contenere il dilagare dell'Armata rossa, era solo questione di tempo.
Nell’autunno del 1944 il personale cominciò a trasportare l'attrezzatura di valore da Vienna nelle regioni strategicamente meno interessanti, era stato trovato un grande capannone a Micheldorf in Oberösterreich in cui si poteva stabilire una succursale, iniziò la spola da Vienna e Micheldorf tra i bombardamenti impiegando un camion Saurer Diesel che alla fine percorse 800.000 Km ! Altra parte delle attrezzature verrà trasferita a Freistadt sempre in in Oberösterreich, i libri contabili degli ultimi mesi di guerra furono nascosti nell'abitazione privata di Alois Handler.
13 Febbraio 1945 tre bombe incendiarie colpiscono la sede in Buchengasse che viene distrutta per il 70%, ma la sede ormai era quasi completamente svuotata da macchinari e attrezzature !
Parte del personale EUMIG si trasferisce a Micheldorf, altri rimarranno a Vienna con i due amministratori per la ricostruzione della sede in Buchengasse.
1945 - Wien Befreiung
13 febbraio 1945 il maresciallo Rodion Malinowski comandante del 2º Fronte ucraino e maresciallo Fjodor Tolbuchin comandante del 3º Fronte ucraino prendono Budapest, un mese dopo, la mattina del 29 marzo 1945 l'Armata Rossa si presenta ai confini dell'Austria (Klostermarienberg - Burgenland) dopo una settimana i soldati sovietici arrivano alla periferia di Vienna.
Hitler ordinò: “ difendere la città fino all’ultima pallottola, fino all’ultima goccia di sangue, la lotta deve essere eseguita con tutti i mezzi fino alla fine, senza riguardo alla perdita di vite umane e di edifici. Prima che le infrastrutture (ponti, ferrovie ecc.) possano cadere nelle mani del nemico, devono essere distrutte “.
I Viennesi non si trovavano d’accordo con queste decisioni. La resistenza antinazista del gruppo "O5" guidati dal maggiore Carl Szokoll entrò in azione, dando inizio al piano "Operazione Radetzky" che prevedeva la difesa dei ponti sul Danubio da dove si pensava arrivassero i sovietici.
4 aprile 1945, il maresciallo Ferdinand Käs e il caporale Johann Reif riescono ad entrare in contatto a Hochwolkersdorf con l'Alto Comando del 3° Fronte ucraino del maresciallo Fyodor Tolbuchin e passano ai sovietici le informazioni sulla distribuzione delle truppe tedesche a Vienna, ciò permetterà ai sovietici di aprire varchi tra le difese naziste.
Ma il piano viene scoperto e gli ufficiali Alfred Huth, Rudolf Raschke e Karl Biedermann vengono arrestati, processati da un tribunale delle SS e impiccati ai lampioni pubblici, l'8 aprile a Floridsdorf. Il maresciallo Szokoll riesce a sfuggire all'arresto ed informare i sovietici dal fallimento dell'operazione Radetzky.
Una targa sulla Floridsdorfer Spitz ricorda dal 1964 l'esecuzione dei tre combattenti della resistenza.
Tra il 6 e il 9 aprile i sovietici avevano chiuso a tenaglia la città di Vienna, Malinowski da Nord, Tolbuchin da Sud, inizia la guerra urbana, casa per casa. La resistenza operò nelle retrovie del fronte tedesco, attraverso opere di sabotaggio alle strutture logistiche e di difesa della Wehrmacht. I viennesi anziani che conoscevano il ceco o il polacco guidarono le truppe russe attraverso i distretti Viennesi.
Nel tentativo di ostacolare il dilagare dell'attacco sovietico, i tedeschi fecero saltare in aria diversi ponti sul Danubio, ma il 13 aprile l'Armata Rossa riuscì a conquistare l'ultimo ponte rimasto intatto, il ponte Reichsbrücke impedendo ai tedeschi di farlo saltare in aria, i sovietici entrano prepotentemente in Vienna.
La conquista del Reichsbrücke aprì la strada al successo sovietico, l'offensiva dell’Armata rossa costò la vita a 18.000 soldati sovietici e si concluse con la disfatta nazista, il 13 aprile 1945 - Vienna era libera
Il dr. Joseph Goebbels, ministro della propaganda del Reich nazionalsocialista, scrisse: i sobborghi viennesi hanno innalzato in gran parte la bandiera rossa a favore dell’Armata sovietica, per cui naturalmente a Vienna la situazione si è fatta difficile. Ecco i risultati del cosiddetto humour Viennese che qui da noi è sempre stato vezzeggiato ed esaltato, contro la mia volontà, sulla stampa e alla radio. Il Führer ha già imparato a conoscere i viennesi. Sono gentaglia ripugnante, composta da una mescolanza di Polacchi, Cechi, Ebrei e Tedeschi.
I combattimenti nelle strade furono relativamente brevi, il maresciallo Tolbuchin non impiegò ne l’artiglieria pesante ne i bombardieri, per risparmiare la città. In nove giorni la battaglia intorno a Vienna era finita (per fare un paragone, l’assedio di Budapest durò 55 giorni e finì con la quasi totale distruzione della città; i morti furono più di 120.000).
Radio Mosca annunciò: La popolazione di Vienna e di altre parti dell’Austria ha appoggiato l’Armata rossa. I viennesi, contribuendo alla liberazione della città, si sono acquistati grandi meriti, hanno protetto monumenti culturali e impianti d’importanza vitale. Ma cosa più importante, hanno salvato l’onore della nazione austriaca.
Le forze alleate occidentali raggiunsero l'Austria un paio di settimane più tardi, il 27 aprile 1945 l'Austria fu dichiarata indipendente dalla Germania e fu istituita la seconda repubblica austriaca, due settimane dopo, il 9 maggio, l'Armata rossa schiaccerà definitivamente il nazismo in Europa con la resa di Berlino.
La conferenza di Mosca del 1943 dichiarava l'Anschluss nullo. La Dichiarazione di Mosca affermava che l'Austria era una Repubblica democratica e indipendente prima della guerra e che dunque la sua cattura era un atto di liberazione. Non era esattamente così, ma l'Unione Sovietica si assunse il ruolo di garante e il trattato fu accettato dagli alleati, questo evitò all'Austria il trattamento riservato alla Germania.
"Moskauer Erklärung" vedi foto ( Heeresgeschichtliches Museum)
L'Austria e Vienna furono divise in quattro zone di controllo dagli alleati: Francia, Unione Sovietica, Regno Unito e Stati Uniti, seguendo i termini della Conferenza di Potsdam (2 agosto 1945), l'interno del ring di Vienna fu dichiarato "zona internazionale".
Quei sette anni del regime nazista in Austria sono bastati a distruggere per sempre il sogno pan-germanico degli austriaci e dei tedeschi. Oggi non c'è più nessuno, né in Austria né in Germania, che ci vuole riprovare. Ed è sicuramente un bene, per tutti e due i popoli…
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Titoli di coda:
11 aprile 1946 il Reichsbrücke viene rinominato "Brücke der Roten Armee" (Ponte dell'Armata Rossa) tornerà al nome originale “Reichsbrücke” il 18 luglio 1956.
Rimane ad oggi il monumento agli Eroi dell’Armata Rossa “Heldendenkmal der Roten Armee”, nella Schwarzenbergplatz per commemorare i 18000 caduti sovietici per la liberazione di Vienna. Il monumento venne costruito nella primavera del 1945 e inaugurato il 19 agosto di quello stesso anno. Per la sua costruzione fu adoperata forza lavoro austriaca e prigionieri di guerra tedeschi. Sul piedistallo vi è un’incisione sia in russo che in tedesco che recita: “monumento in onore dei soldati dell’armata sovietica, caduti liberando l’Austria dal fascismo”.
24 maggio 1946 muore l'ing. Walter Sanftl I°
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EUMIGETTA 1a
Dopo la guerra, EUMIG viene riconosciuta dalle forze alleate come un'azienda puramente austriaca, costretta dai nazisti a condividere la propria produzione durante la guerra, dimostrando che non un centesimo di capitale tedesco era fluito in azienda, cosicchè la ricostruzione potè iniziare senza alcun intoppo.
L'attività in EUMIG riprese inizialmente a Vienna con 150 dipendenti per la produzione di meccanismi per l'esercito russo. L'approvvigionamento dei materiali veniva fatto con un vecchio camion e a piedi. Nel 1946 potranno essere riportate a Vienna le macchine trasferite a Freistadt (area russa), ma non sarà possibile effettuare il trasporto delle macchine precedentemente trasportate a Micheldorf (area americana) verso Vienna (area russa).
Durante il periodo di occupazione post bellica viene sviluppata la prima fotocamera in EUMIG.
1951 A Vienna nello stabilimento di Buchengasse nasce un reparto per il progetto e la produzione di ottiche in proprio, fu una scelta necessaria a causa del blocco negli scambi commerciali tra le diverse aree di controllo Est (sovietici) Ovest (alleti).
Prima del conflitto EUMIG utilizzava ottiche "Trioplan" della Meyer-Optik di Görlitz, quest'ultima dopo la caduta di Berlino era diventata VEB di Görlitz in territorio DDR, non era possibile approvigionarsi dei necessari obbiettivi.Il Trioplan era relativamente facile da replicare per via del suo schema semplice, tre lenti senza elementi cementati, fondamentalmente una versione moderna creato da Hugo Meyer nel 1916 della tripletta Cooke progettata da Harold Dennis Taylor nel 1893, inoltre EUMIG non aveva maturato il background per lo sviluppo di schemi ottici innovativi.
Pertanto EUMAR non è altro che una riproduzione del Trioplan. EUMAR sarà il primo obiettivo di produzione propria e verrà utilizzato sulla prima fotocamera sviluppata per l'occasione, la "EUMIGETTA 1a" presentata sul mercato nel 1951. Le lenti "EUMAR" venivano prodotte a Vienna in Buchengasse e assemblate con la fotocamera "EUMIGETTA 1a" nello stabilimento di Micheldorf. Ne verranno prodotte 8000 esemplari, due anni dopo nasce la Eumigetta 2 (16000 esemplari).
Scheda Tecnica EUMIG Eumigetta 1a - 1951 SN. 002292
Pellicola 120 [6x6], corpo in alluminio, mirino galileiano, 545 gr.
Ottica estraibile EUMIG Eumar sn.102174 80mm / f 5,6-22 (tripletta Cooke)
Otturatore centrale a ghigliottina, auto riarmante 1/50s + "B"
L'inserimento di EUMIG nel mercato fotografico degli anni 50 si rivela una scelta fuori tempo, nessuno in quegli anni potrà contrastare la rinascita tecnologica del Giappone, lo capirà la blasonata Carl Zeiss [Ikon] dominatrice del mercato dal 1926, anch'essa dovrà gettare la spugna di fronte l'aggressività del Sol Levante degli anni 50.
Ben presto lo capisce anche EUMIG che già nel 1954 cessa la produzione delle proprie fotocamere, dopo soli quattro anni di produzione fotografica.
Il test: 15 maggio 2016 - pellicola Kodak PORTRA 400 ISO - per le vie di Rimini e autoritratto con Eumigetta - 65 anni portati bene
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14 maggio 1955 viene firmato a Vienna al Castello Belvedere il Trattato di Stato austriaco (Staatsvertrag betreffend die Wiederherstellung eines unabhängigen und demokratischen Österreich), tra le potenze occupanti alleate e il governo dell'Austria.
Il trattato restituiva la completa sovranità alla Repubblica Austriaca dal 27 luglio 1955 con la condizione che doveva rimanere uno stato neutrale.
In seguito alla stipula del trattato gli Alleati lasciarono il territorio austriaco il 25 ottobre 1955; il 26 ottobre è festeggiato come festa nazionale (chiamata Giorno della Bandiera fino al 1965).
In realtà, tale commemorazione non ricorda il ritiro delle truppe alleate, ma la Dichiarazione di Neutralità dell'Austria, che fu sancita il 26 ottobre 1955.
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Dopo il 1955 EUMIG focalizzerà la produzione sui sistemi cinematografici dove diventerà leader di mercato, Nel 1975 EUMIG era diventata il più grande produttore al mondo di proiettori cinematografici, con una produzione di circa 500.000 proiettori all'anno, e circa 5.000 dipendenti.
Negli anni 80 l'ingresso della finanza nei processi produttivi coglie impreparati i vertici aziendali ed in seguito a Joint Venture (Polaroid, ecc...), acquisizioni aziendali (Bell & Howell, ecc...), cessioni di rami aziendali (Schrack AG, ecc...), la Eumig si ritrova in breve tempo a dissolvere finanziariamente quanto era stato realizzato nei suoi 60 anni di attività tecnologica e nel 1985 dovrà cessare la propria attività. 13 febbraio 1986 il marchio EUMIG viene cancellato dal registro delle imprese.
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Titoli di coda:
Domenica 1 agosto 1976, il Reichsbrücke, opera ingegneristica dell’Ing. Walter Sanftl I°, che aveva assistito a tutto il percorso del conflitto e unico ponte che spavaldamente aveva fatto il suo dovere fino in fondo resistendo ai tentativi nazisti di abbattimento e permettendo così la liberazione finale della città di Vienna, crolla da solo in acqua nelle prime ore del mattino su tutta la larghezza del Danubio.
EUMIG MUSEUM
http://www.eumig.at/index.php?option=com_content&view=featured&Itemid=172
EUMIG VE301 "Volksempfänger"
http://www.welt-der-alten-radios.de/geschichte-volksempfaenger-22.html
Wien Befreiung
https://de.wikipedia.org/wiki/Wiener_Operation
https://it.wikipedia.org/wiki/Offensiva_di_Vienna
April 1945 - Historische RK 1945 - Presse-Service
https://it.wikipedia.org/wiki/Occupazione_alleata_dell%27Austria
Reichsbrücke
https://de.wikipedia.org/wiki/Reichsbr%C3%BCcke