Come si fa a scoprire le reali dimensioni del sensore ?
Non é scritto sulla scatola e neanche sul depliant pubblicitario. Quando lo trovi in pollici di diagonale è espresso in frazioni di pollice, esempio: 2/3 inch, fin qui può andar bene, in realtà il pollice utilizzato non è neanche il pollice standard (25,4 mm), ma un pollice privo di relazioni matematiche, basato su un ricordo storico !!
Per capire questa singolarità dobbiamo tornare ai tempi dei tubi catodici.
Nel 1950 viene sviluppato in RCA da Weimer, Forgue e Goodrich, il tubo “Vidicon” per riprese video, le loro dimensioni standard erano definite in frazioni di pollice, come 1/1.8 "o 2/3" ecc. Tale dimensione si riferiva al diametro esterno dell'involucro di vetro del tubo, la superficie sensibile al suo interno era ovviamente più piccola, non vi era una specifica relazione matematica tra il diametro del tubo catodico e le dimensioni della superficie sensibile, ma per ragioni meccaniche era circa due terzi (2/3"). I sensori CCD che a partire degli anni 80 hanno sostituito i tubi Vidicon manterranno tale standard per non creare confusione nel passaggio tra le due tecnologie di ripresa video. Sfortunatamente il mondo fotografico era diverso, non utilizzava misure frazionarie ma unitá di misura intere ed oltretutto espresse in millimetri del formato Leica (24x36), la fusione degli standard di misura ha determinato l'inizio del caos.
L'immagine è riferita ad un sensore da 2/3", un formato utilizzato da molte fotocamere compatte, come riferimento poniamo sullo sfondo il classico 24x36 mm (formato 35mm Leica).
L'area in giallo presenta il vero diametro di 2/3" = 16,9 mm, il rettangolo al suo interno (8,8x6,6 mm) rappresenta la reale area del sensore che ci viene venduto come 2/3": diagonale = 11 mm.
Per mitigare tale confusione si é coniato il termine di “sensor size” per definirne la "taglia", che come detto all'inizio del capitolo è svincolato da qualsiasi relazione matematica, rimane la consultazione di specifiche tabelle.
Le fotocamere in basso, reflex e compatte, vantano tutte una risoluzione di 20 Megapixel, utilizzando sensori diversi, la differenza sarà nella dimensione dei singoli pixel che dovranno popolare delle aree tanto diverse: 864 mm2 (Canon 6D) contro 28 mm2 (Sony HX300), un rapporto di area sensibile 30:1.
Il sensore di minor superficie raccoglie meno luce durante la fase di esposizione, rispetto al sensore più grande. Meno luce significa necessariamente maggior amplificazione, conseguentemente peggiora il rapporto segnale rumore e diminuisce la dinamica (latitudine di posa).
Canon 6D
Sony A58
Sony RX100
Nikon S3500
Sony HX300