Robert Capa - 2

Arrivato a New York inizia una collaborazione con " Life ", nel frattempo la seconda guerra divampava in Europa e pochi anni dopo Capa attraversa nuovamente l'Atlantico.

Il Ritorno

1943 da marzo a maggio, realizza un reportage fotografico sulle attività belliche degli alleati in Nord Africa.

1943 luglio, raggiunge la Sicilia al seguito delle forze alleate, rimarrà in Italia fino a febbraio 1944.

NOTA: Il 10 luglio 1943 le forze alleate, sbarcarono in Sicilia, tra Licata e Siracusa con una operazione aeronavale, nome in codice “Husky”.

Gli uomini impiegati a terra furono più di quelli che avrebbero partecipato, undici mesi più tardi, allo sbarco in Normandia: 160.000 soldati conquistarono l'isola in 39 giorni, trovando in Sicilia una resistenza minore di quella prevista.

Gli effetti dell'operazione Husky andarono ben oltre il successo militare, lo furono ancor di più politicamente, perchè segnarono l’inizio della fine per il regime fascista, precedentemente minato dal drammatico fallimento dell'operazione “Barbarossa” e l'annientamento delle forze italiane “ARMIR” da parte Sovietica, che costarono la vita di 100.000 soldati.

Ed ancora subirà l'onta del bombardamento di Roma “città eterna” il 19 luglio. In un crescendo di disfatte, il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio votava la sfiducia a Mussolini e il Re ne ordinava l’arresto, nominando Pietro Badoglio 1° ministro.

Il 3 settembre, Badoglio si affrettava a firmare la resa agli alleati con l'accordo di annunciare l'armistizio cinque giorni dopo, 8 settembre. Due giorni dopo il feldmaresciallo Albert Kesserling riceve ordine di insediare il comando militare tedesco a Roma, disarmare l'esercito italiano ed iniziare la deportazione di 600.000 soldati in Germania. L'Italia a questo punto diviene effettivamente una nazione occupata.

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Il reportage di Robert Capa sullo sbarco Anglo-Americano in Sicilia iniziò nel rispetto del suo stile temerario con un volo in paracadute, e atterraggio su un albero, dove rimane sino all'indomani, quando gli altri tre paracadutisti che erano con lui lo trovano e lo aiutano a scendere. Il gruppo viene ospitato per tre giorni da un contadino siciliano, fin quando arrivano i militari della prima divisione americana. Unitisi a loro, Capa e i suoi compagni, possono avanzare verso gli obiettivi militari della campagna di Sicilia.Da Slightly out of focus «Eravamo alla periferia di Palermo, i tedeschi erano stati isolati e ciò che restava delle forze italiane non aveva intenzione di combattere. La jeep che mi ospitava, seguiva i primi carri della seconda divisione corazzata lungo il percorso verso il centro della città. La strada era fiancheggiata da decine di migliaia di siciliani in delirio che agitavano fazzoletti bianchi e bandiere americane fatte in casa con poche stelle e troppe strisce. Avevano tutti un cugino a "Brook-a-leen". Ero stato all'unanimità riconosciuto come siciliano dalla folla in festa. Ogni rappresentante della popolazione maschile voleva stringermi la mano, le donne più anziane darmi un bacio e le più giovani riempivano la jeep di fiori e frutta. Nulla di tutto ciò mi fu di un qualche aiuto per scattare fotografie».

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Capa, continuerà a risalire l'Italia al seguito degli alleati, raccontando il conflitto nell'Italia continentale, sotto alcune immagini di Salerno, Napoli, Cassino, fino allo sbarco di Anzio “Operazione Shingle” del 22 gennaio 1944.

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Tra la moltitudine di immagini riprese in Italia, una in particolare colpisce, l'immagine ripresa da Capa il 2 ottobre: le madri al funerale dei loro figli adolescenti caduti nei combattimenti delle Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) riassume l'eroico sacrificio della popolazione della città di Napoli, la prima insorta contro i tedeschi che ha orgogliosamente dimostrato che un popolo può liberarsi da solo dalla tirannia di un oppressore ...

Gli alleati entreranno a Napoli il 1° ottobre trovando una città già libera dal giogo nazista.

Per questa storica insurrezione popolare, nel dopoguerra verrà conferita alla città di Napoli e la sua cittadinanza la Medaglia d'oro al valor militare.

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6 giugno 1944 D-DAY, lo sbarco in Normandia

Gli avvenimenti sono convulsi e si succedono senza sosta, richiedendo sempre la sua indispensabile opera di testimonianza fotografica. il 6 Giugno 1944 partecipa al sanguinoso sbarco con il primo contingente delle forze americane a in Normandia, tremila soldati lasciarono la vita sulla spiaggia, Capa sbarcò con la Compagnia E, 16° Reggimento, 1^ Divisione di fanteria americana a Omaha Beach, settore Easy Red, presso St. Laurent-sur-Mer.

NOTA: Omaha Beach è il nome in codice dato dagli alleati ad una delle cinque spiagge su cui avvennero gli sbarchi il 6 giugno 1944. La spiaggia, dell'ampiezza di 8 chilometri, si snoda da Sainte-Honorine-des-Pertes a Vierville-sur-Mer in Normandia.

La maggior parte delle foto scattate durante lo sbarco andò perduta per un errore del tecnico di laboratorio addetto allo sviluppo, scamparono alla distruzione solo undici fotogrammi danneggiati, che trasmettono comunque tutta la terribile drammaticità dei momenti del D-Day.

Immagine a sinistra: Robert Capa a Weymouth, in Inghilterra, il giorno dopo, 6 giugno 1944, ha nuotato fino a Omaha Beach con le truppe americane durante lo sbarco in Normandia.

Foto: David Scherman

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Infine tremila soldati lasciarono la loro vita sulla spiaggia.

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Al seguito delle truppe americane e francesi durante la campagna che si conclude con la liberazione di Parigi il 25 agosto 1944. Immagine a sinistra: Notre Dame de Cenilly-Francia, 28 luglio 1944, un agricoltore francese offre sidro ai soldati americani che si dirigono verso Parigi occupata.Immagini sotto: la rabbia dei francesi si sfoga su tedeschi prigionieri e collaborazionisti, mentre si combatte ancora casa per casa

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Paracadutato il 24 marzo 1945 con le truppe americane in Germania per ritrarre da vicino l'attraversamento del Reno (Operazione Plunder e Varsity), fotografa l'invasione degli alleati a Lipsia, Norimberga e Berlino.

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Possiamo cercare una ragione per il quale Robert Capa fosse sbarcato a Omaha con le prime ondate dell’operazione Overlord o perchè si fosse paracadutato in Sicilia nel luglio 1943 operazione Husky, ed in in Germania nel marzo 1945 operazione Plunder e Varsity.

Capa era un fotografo professionista ingaggiato dalla rivista LIFE e perciò, non essendo un fotografo di guerra militare, non aveva alcun obbligo di rischiare la propria vita in prima fila, ma in contraddizione con ciò, non perdeva occasione per partecipare alle azioni più rischiose per la sua stessa vita, raggiunse lo scopo all’età di 40 anni quando morì saltando su una mina nei pressi di Thai Binh (Vietnam) il 25 maggio 1954 durante la prima guerra d'Indocina.

Nel suo portafoglio trovarono solo una foto: quella di Gerda Taro.

Robert Capa raggiunge la sua amata Gerda Taro, morendo in circostanze simili a quelle che portarono alla morte della sua amata fotografa.

Alcuni sostengono che intimamente Capa non vedesse l'ora di "morire" per ricongiungersi a Gerda Taro.